Effetto concorsopoli: bloccato iter nomine

Umbria, la giunta toglie ad Orlandi la direzione sanità. Disposta la revoca degli atti già assunti per gli incarichi in ospedali e Usl

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L’inchiesta su ‘sanitopoli’ e ‘concorsopoli’ umbra, continua a produrre effetti a catena. Lunedì mattina la giunta regionale dell’Umbria ha approvato la rotazione ai vertici di alcune direzioni regionali e ed una parziale redistribuzione di competenze. Sulla base del nuovo assetto la direzione ‘salute, welfare, sviluppo economico, istruzione, università, diritto allo studio’ è stata affidata a Luigi Rossetti; la direzione ‘programmazione’ è stata affidata a Walter Orlandi (già plenipotenziario della sanità e indagato a piede libero nel contesto di ‘sanitopoli’); la direzione ‘organizzazione e risorse umane, finanziarie e strumentali, affari generali e rapporti con il Governo’ è stata affidata a Lucio Caporizzi. Confermati nelle rispettive direzioni Alfiero Moretti, a quella del ‘governo del territorio, infrastrutture e protezione civile’, e Ciro Becchetti alla direzione ‘agricoltura, ambiente e cultura’.

Bloccato il percorso delle nomine

Nel corso della stessa seduta, la giunta regionale ha dato mandato all’assessore Antonio Bartolini di «predisporre la sospensione e la revoca degli atti assunti dall’esecutivo, relativi alla presa d’atto dei lavori delle commissioni predisposte per la definizione della rosa dei nominativi per gli incarichi di direzione generale, sanitaria e amministrativa presso le aziende sanitarie regionali». In altri termini, si ferma l’iter per le nomine – gli incarichi commissariali scadranno tutti il 30 giugno – ai vertici di Usl e ospedali umbri.

Fiorini: «Primo obiettivo raggiunto»

«Era il minimo – commenta il consigliere regionale ex Lega – che la presidente Marini potesse fare davanti a uno scandalo di questa portata sui concorsi pubblici della sanità regionale. Quando ho visto che, questa mattina che la giunta regionale ha incaricato il neo assessore alla sanità Antonio Bartolini di predisporre la sospensione e la revoca degli atti assunti dall’esecutivo, relativi alla presa d’atto dei lavori delle commissioni predisposte per la definizione della rosa dei nominativi per gli incarichi di direzione generale, sanitaria e amministrativa presso le aziende sanitarie regionali sono stato soddisfatto per questo primo obbiettivo raggiunto. Martedì, quando sarà convocata l’assemblea regionale, mi aspetto che la presidente Marini e la sua giunta possano spiegarci meglio quanto sta accadendo in queste ore, a partire dalle indagini che vedono coinvolti i vertici politici del Pd umbro, mentre l’inchiesta si sta allargando e potrebbe occuparsi di filoni anche differenti dalla sanità».

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