Elezioni, a Terni il Pd perde le roccaforti

In molti quartieri tradizionalmente ‘rossi’ c’è il sorpasso del M55. A stupire è soprattutto il boom della Lega. I casi di Gabelletta e Cesure

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di F.L.

Il concetto è emerso con forza – sia a livello regionale che, più specificatamente, ternano – già dai macrodati degli scrutini delle elezioni politiche di domenica. Ma andando più nel dettaglio dei numeri c’è la conferma: le ‘roccaforti’ rosse del Pd non esistono più, neanche a Terni, dove in alcuni quartieri storicamente di sinistra e operai l’onda di M5S e Lega (nella quasi totalità dei casi il partito più votato nella compagine di centrodestra, tranne qualche rara eccezione nel centro città) ha travolto quelle che una volta erano delle certezze per l’apparato di partito di via Mazzini.

TERNI, LA LEGA VA IN FUGA E GLI ALLEATI LA ‘STOPPANO’

Terni, seggio Vittorio Veneto

Il verdetto L’analisi si basa sui dati analitici delle 129 sezioni del Comune, pubblicati dall’ufficio elettorale e dalla sezione Ict di palazzo Spada. Tra Senato e Camera non si notano grandi differenze, l’elemento comune è che i seggi in cui il Pd si conferma primo partito per numero di voti si contano quasi sulle dita di una mano. ‘Regge’ infatti ancora come primo partito votato, in termini assoluti, ad esempio, nelle frazioni di Marmore e Piediluco, in alcune sezioni di Cesi, Campomaggiore e via Tre Venezie (anche se in alcuni casi è un vero testa a testa con i grillini) o in altri singoli seggi delle scuole del centro città dove gli stessi 5 Stelle non sfondano, come la Mazzini, la Garibaldi o la Battisti, istituti in cui è comunque il blocco del centrodestra a primeggiare nettamente.

COMPLETATA LA ‘TRUPPA’ UMBRA IN PARLAMENTO

Terni, seggio Campitello

M5S al top Ma sono i pentastellati a fare la parte del leone, sempre in valori assoluti, nei restanti seggi, con la Lega spesso e volentieri subito dietro come secondo partito in termini di preferenze, a traino del centrodestra. E’ il caso, ad esempio, della scuola di Gabelletta: alla sezione 109, alla Camera, M5S ha ottenuto, su un totale di 943 voti ben 337 voti, la Lega ha fatto il record personale con 203 e il Pd si è fermato a 139 (al Senato 306, 178 e 136). Alla 100 di Campitello, sempre a mo’ di esempio, il partito di Di Maio ha ottenuto 172 voti, dietro la Lega a 132 e poi il Pd a 124. Numeri alti per i cinque stelle anche alla Matteotti, ancora alla scuola Alterocca di via Narni, a Borgo Bovio (all’81 della Oberdan 279 voti a M5S, 192 alla Lega e 162 al Pd, alla 82 dello stesso istituto 249 a M5s,147 alla Lega e 118 al Pd). Idem al seggio 89 della Giovanni XXIII di via dell’Aquila, a Borgo Rivo, dove 260 voti sono andati a M5S, 159 alla Lega e 134 al Pd.

Al Pd si seguono i risultati

Boom Lega Questi gli esempi più eclatanti, ma in sintesi nei quartieri dove il Pd poteva tradizionalmente contare sulle zoccolo duro di elettori – oltre ai già citati ci sono anche i casi di Quartiere Italia e San Giovanni, mentre sembra meno marcata la crisi a Cospea – oggi il vento tira altrove. E se era prevedibile il dato relativo ai pentastellati, a far mettere letteralmente le mani nei capelli, domenica notte, ai dirigenti di via Mazzini è stato balzo in avanti del partito di Salvini. Simbolico il caso della sezione 35 della scuola Marconi di via Rossini, a Cesure: qui la Lega si è posizionata prima con 95 voti, dietro M5S con 87 e Pd con 69.

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