Elezioni, Nogarin ‘lancia’ De Luca a Terni

Il sindaco di Livorno in città per sostenere il candidato M5s: «Porterà freschezza e capacità». Dalle municipalizzate al lavoro, si guarda al modello toscano

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La campagna elettorale entra nel vivo e iniziano ad arrivare a Terni i primi ‘ospiti’ politici anche da fuori città. Domenica pomeriggio, al Michelangelo, è stata la volta del primo cittadino pentastellato di Livorno, Filippo Nogarin, giunto a sostenere la candidatura a sindaco, per il M5S, di Thomas De Luca. A introdurli il senatore Stefano Lucidi.

Il parallelo Terni e Livorno, due città distanti e diverse ma con molti temi comuni: municipalizzate, industria, questione ambientale, beni comuni, reddito di cittadinanza. «L’esperienza di Livorno può essere presa come modello” ha esordito De Luca, facendo riferimento, come primo esempio, all’Aamps, l’Azienda ambientale di pubblico servizio livornese risanata dai debiti. “La situazione delle partecipate a Terni è critica – ha detto il candidato – e richiede un’attenzione importante. Acqua, rifiuti e infrastrutture strategiche non possono essere affidate ai privati, Terni deve avere un’unica municipalizzata che riesce a gestire questi servizi. Questa è la vera chiave di rilancio per l’azienda». Salute, lavoro e giustizia sociale altri temi sui quali, secondo De Luca, «si possono apprendere soluzioni dall’esperienza livornese». «A nostro modo di vedere la città deve essere aperta a spazi di discussione per prendere ad esempio buone pratiche che sono già realtà in altre parti d’Italia. Filippo ha dimostrato di saper gestire una città con risultati importanti».

Il sostegno dalla Toscana Poi la parola a Nogarin, che ha ‘lanciato’ il potenziale collega. «Sono venuto volentieri a Terni – ha detto – perché so dell’eccellente lavoro fatto finora dal gruppo M5S e sono fiducioso che queste persone possano portare un rilancio vero. Attività come quelle fatte qui dal gruppo consiliare funzionano solo se si costituiscono politiche per il territorio. Non sono venuto qui per sbandierare le questioni di Livorno, ma per trasmettere che avere a disposizione persone fresche, giovani e capaci di avere una visione per il futuro è ciò che manca a questa realtà e a questa nazione. Una politica che dai territori si riconcquista credibilita».

Bordate al centrodestra Intanto la campagna elettorale ternana si ‘arricchisce’ di una polemica relativa ad un possibile confronto tra i candidati che, secondo De Luca, «noi di M5S riteniamo un diritto, ma che non ci è concesso da parte di altre forze politiche». Sul punto è intervenuto anche il candidato consigliere pentastellato Matteo Mercuri. «Stupisce – scrive in una nota – vedere come la richiesta di un confronto pubblico sui programmi e sull’idea di città abbia a tal punto spaventato il centrodestra da indurlo a buttare ‘la palla in tribuna’ sproloquiando di reddito di cittadinanza, che tra l’altro fa parte del contratto di governo firmato dalla Lega, in una città dove un giovane su due non ha lavoro. Faccio parte della lista dei candidati del M5S e probabilmente ho versato più tasse e contributi, nei miei oltre vent’anni di lavoro, di tanti altri delle liste di centrodestra. Ma questo è un dettaglio». Più importanti, secondo Mercuri, sono invece due domande. «Quando noi – continua – studiavamo atti e delibere che poi hanno portato alla fine del sistema Terni con con quasi due anni di anticipo, dov’erano costoro? Seconda, ed ancor più importante: qual è l’idea di città? Qual è l’idea di sviluppo economico, di sicurezza, di cultura, di comunità? Esiste? Se si, perché il buon Latini lascia che Forza Italia prenda in mano il microfono e chiuda al confronto? Chi è il candidato sindaco?».

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