Umbria, politiche: l’affluenza tiene

Dato definitivo si ferma al 78.23%. In provincia di Perugia c’è il 78.71%, mentre in quella di Terni il 76.88%. Nel 2013 aveva votato il 79.5% (con urne aperte anche lunedì)

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Sono 672.314 gli umbri che nella giornata di domenica 4 marzo sono chiamati a votare per le elezioni politiche – di cui circa 9 mila nuovi elettori – dando il via alla 18esima legislatura della Repubblica italiana. umbriaOn seguirà l’andamento del voto nel corso della giornata.

Dato definitivo In Umbria, per la Camera dei deputati, ha votato il 78.23% degli aventi diritto (dato aggiornato dal Viminale in tarda nottata). Superiore la percentuale nella provincia di Perugia con il 78.71%, mentre in quella di Terni il dato si è fermato al 76.88%. Nel 2013 il dato si era attestato – in quell’occasione il voto era ‘spalmato’ su due giorni, domenica e lunedì – al 79.53% per l’Umbria e 75.19% nazionale (manca una sola sezione, c’è il 72.91%). Dati più elevati solamente in Veneto (78.72%) ed Emilia-Romagna (78.26%).

Senato Per quel che concerne il Senato ha votato il 77.96% degli aventi diritto (dato precedente 79.10%). In provincia di Perugia il 78.46%, mentre in quella di Terni il 76.58%. Numeri in calo su entrambi i fronti rispetto alle ultime elezioni.

I singoli Comuni In provincia di Perugia è a Scheggino dove c’è stata la maggior affluenza per la Camera dei deputati (83.33%), seguito da Montone (82.44%) e Vallo di Nera (82.37%). Il dato più basso è di Poggiodomo (55.91%), poi Passignano sul Trasimeno (71.90%) e Scheggia e Pascelupo (72.47%). In provincia di Terni spiccano San Venanzo (83.38%) e Alviano (81.50%), giù Otricoli (74.94%) e Ficulle (75.03%).

Alle ore 19 in Umbria, per la Camera dei deputati, ha votato il 64,86% degli aventi diritto (65,23% in provincia di Perugia e 63,80% in quella di Terni). Il dato nazionale si attesta al 58,42%. Nel 2013 in Umbria, alle ore 19 aveva votato il 51,62%.

Code ai seggi Disagi, in particolare nel primo pomeriggio di domenica, vengono segnalati da una lettrice di umbriaOn: «Per votare alla sezione 95 della scuola Orazio Nucula di Terni occore fare una fila di un’ora, mentre le altre sezioni all’interno della stessa scuola sono semivuote. E ho visto diverse persone desistere». Il problema, in realtà, sembra interessare numerose sezioni elettorali in tutta Italia e sarebbe in parte da ricondurre al nuovo meccanismo che prevede il ‘tagliando antifrode’ – per evitare il voto di scambio – su ciascuna scheda. Le operazioni di registrazione e di rimozione del tagliando, quest’ultima spesso condotta lentamente e con cautela per evitare di danneggiare le singole schede, avrebbero richiesto in molti casi più tempo del previsto.

Ore 12 In Umbria alle 12 ha votato il 20,55% degli aventi diritto al voto. La percentuale nella provincia di Perugia è pari al 20,83%; mentre in quella di Terni al 19,78%. Nel 2013 alle 12 aveva votato il 15,42%, ma in quell’occasione i seggi erano aperti sia domenica che lunedì. Il prossimo aggiornamento sull’affluenza ai seggi sarà alle 19 e, definitivamente, alla chiusura delle urne che avverrà alle ore 23.

Ore 9 Le procedure di voto sono state avviate regolarmente in tutta l’Umbria. Le prefetture di Perugia e Terni non segnalano, al momento, alcuna anomalia nelle 1.005 sezioni distribuite sul territorio regionale. 

ALCUNE FOTO DAI SEGGI IN UMBRIA

Gli eletti L’Umbria contribuirà al nuovo parlamento con 9 deputati (3 dall’uninominale e 6 dal proporzionale) e 7 senatori (2 dai collegi uninominali e 5 attraverso il proporzionale).

Gli elettori In provincia di Perugia gli elettori per la Camera sono 496.455, mentre quelli per il Senato 461.173 e potranno esprimersi nella 710 sezioni elettorali articolate sul territorio. In provincia di Terni – 295 sezioni in totale – per la Camera saranno chiamati al voto 175.859 cittadini, mentre per il Senato gli elettori sono 164.018.

Il sistema maggioritario La nuova legge prevede un sistema misto, sia alla Camera che al Senato. In entrambi i casi, 1/3 dei seggi è assegnato con il sistema maggioritario e i 2/3 con il sistema proporzionale. Per quanto riguarda il sistema maggioritario, si tratta di un’elezione uninominale perché in ogni collegio c’è un solo candidato per ciascuna lista singola o coalizione di liste. Ogni collegio uninominale elegge uno e uno solo dei candidati, ovvero colui – o colei – che ottiene più voti.

Collegi umbri In Umbria i collegi uninominali relativi alla Camera dei deputati sono tre (Umbria 1: Perugia, Media Umbria e Trasimeno; Umbria 2: fascia est che comprende Città di Castello, Foligno e Valnerina; Umbria 3: aree Terni, Spoleto, Orvieto, Todi). Due quelli per il Senato (Umbria 1 e Umbria 2, rispettivamente centro nord e centro sud della regione).

Il sistema proporzionale Per quanto riguarda il sistema proporzionale, fra tutte le liste che supereranno una soglia minima di voti, i seggi saranno assegnati secondo la proporzione dei voti che ciascuna otterrà a livello nazionale. Il sistema proporzionale è chiamato plurinominale perché in ogni lista sono presenti da un minimo di due a un massimo di quattro candidati. A ciascuna lista sarà assegnato il numero di seggi corrispondente ai voti ottenuti e questi saranno ripartiti secondo la circoscrizione geografica di riferimento; saranno quindi eletti i candidati in base all’ordine in cui compaiono in ciascuna circoscrizione. Ordine che l’elettore non può modificare.

No voto disgiunto Il ‘Rosatellum’ non contempla il cosiddetto voto disgiunto: non sarà quindi possibile votare per un candidato all’uninominale e, contemporaneamente, un partito al di fuori della coalizione che lo sostiene.

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