Emissioni a Trestina: «Stop autorizzazioni»

Il comitato civico torna all’attacco dopo il consiglio comunale di lunedì: «Le motivazioni per la revoca ci sono tutte. Basta attese»

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«Le ispezioni effettuate in azienda, ancorché non ufficializzate ma secretate dall’autorità giudiziaria, hanno rilevato emissioni in atmosfera di sostanze oltre i limiti consentiti dalla legge ed è stata rilevata inoltre la presenza di sostanze non autorizzate, cos’altro occorre individuare e verificare?». Color Glass ed emissioni, il Comitato salute ambiente Calzolaro – Trestina – Altotevere sud torna all’attacco in seguito al consiglio comunale di lunedì: «Ci sembra che le motivazioni per la revoca delle autorizzazioni ci siano tutte e ed è arrivato il momento di adottare le determinazioni conseguenti per fermare queste emissioni fuorilegge a tutela della salute della popolazione di Trestina e dell’intera zona sud del Comune».

COLOR GLASS, LA DIFFIDA DELLA REGIONE

I fumi dell’impianto

Il problema e la politica Nella nota il comitato spiega «che il consiglio comunale di lunedì, nella parte dedicata alle comunicazioni dove è stata affrontata la questione Color Glass S.p.A. ha posto in evidenza, ancora una volta, che le preoccupazioni espresse dal comitato sono assolutamente reali e fondate. Il dibattito politico che si è sviluppato ha mostrato con chiarezza la difficoltà di taluni assessori e consiglieri comunali che nel consiglio comunale del 15 marzo hanno espresso posizioni critiche nei confronti del comitato, definendolo in vari modi, e accusandolo di fomentare nella popolazione, in maniera demagogica, sentimenti di paura, terrorismo ecologico, angoscia».

LA COLOR GLASS: «COLLABORIAMO»

«Saremo inesorabili» Il comitato puntualizza che «taluni consiglieri hanno perfino adombrato la legittimità di iniziative legali, da parte dell’azienda, per i volantini realizzati, finalizzati alla pubblicità di un convegno scientifico orientato a fornire alla popolazione una maggiore chiarezza e consapevolezza del problema. Ciò che avrebbe dovuto fare pubblica amministrazione invece di difendere tout court un’azienda che non osserva i parametri sulle emissioni stabiliti dalle norme e il tipo di materiale da lavorare. Non ci appassionano tuttavia i doppi salti mortali carpiati rovesciati e con avvitamento di taluni personaggi, ciò che ci preme invece è verificare la capacità di tutti, ognuno per le proprie competenze, di assumersi le responsabilità in maniera chiara e trasparente sulla nota vicenda. Sotto questo aspetto possiamo garantire che come comitato saremo inesorabili».

Trestina

Autorizzazione e revoche «Responsabilità – prosegue il comitato – che dovrebbero condurre gli amministratori comunali ed i responsabili di vari enti quali Arpa, Usl, Regione Umbria, alla necessaria determinazione di revoca delle autorizzazioni ad oggi erroneamente concesse e alla conseguente delocalizzazione dell’azienda. La tranquillità degli abitanti infatti non tornerà mai più ad essere tale, visto lo sviluppo della vicenda, che se non fosse stato per il comitato che l’ha manifestata con forza, non sarebbe mai salita alla ribalta. Ricordiamo a tal proposito la petizione di cittadini trestinesi, con tanto di firme, presentata all’amministrazione comunale fin dal 16 giugno 2016, che alla data odierna non ha ancora prodotto nessun tipo di intervento ma soltanto discussioni senza alcuna conclusione. Non ci fermeremo, sia ben chiaro».

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