Esordio bagnato per Umbria Jazz 2019

Due scrosciate, nulla di più, che non hanno fermato lo spirito della manifestazione nel primo giorno di concerti – Foto e video

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Lo spirito c’è, come sempre, i turisti pure; purtroppo stavolta c’era pure la pioggia all’esordio di Umbria Jazz.

Due scrosciate, nulla di più, la prima intorno alle 18 la seconda poco prima delle 21: momenti clou perché corrispondono rispettivamente con l’esordio dei Funk Off (che tradizionalmente apre ogni edizione) e con l’inizio dei concerti serali. Ma il popolo del jazz non si e demoralizzato: ombrello, giacche e via a ballare sotto la pioggia. Figurarsi quindi se si facevano impressionare i musicisti, che hanno continuato imperterriti nei punti clou del centro – Giardini Carducci e piazza IV Novembre – mentre nell’Arena Santa Giuliana c’era già una lunga fila per Max Gazzè ed Alex Britti.

E a onor del vero non si sono scomposti nemmeno i tanti turisti che pensavano al cibo più che al jazz, seduti in uno dei tanti locali che affacciano sul corso Vannucci. Come al solito, più che i concerti a pagamento, la vera essenza di Umbria Jazz sono quelli gratuiti, che trasformano la città in una jam session a cielo aperto. Peccato che la pioggia abbia penalizzato in particolare i musicisti di strada, costretti – loro sì – a interrompere le loro esibizioni.

Ma per fortuna siamo riusciti a immortalarli nel video che vi proponiamo, che si apre con le prime immagini di Umbria Jazz 2019, che quest’anno ha avuto la sua anteprima a Ponte San Giovanni, giovedì sera, con il concerto di Michael Supnick, che con la sua band è stato poi sul palco dei Giardini Carducci per il concerto del venerdì sera, mentre in piazza IV Novembre si esibivano Ray Gelato & The Giants.

Il ‘battesimo’ del venerdì era stato dato i Giardini Carducci da ‘Accordi e Disaccordi’, gruppo ormai legato da diversi anni a Umbria Jazz che era partito proprio da corso Vannucci prima di arrivare al palco principale, e alla Bottega del Vino da Koku Gonza, che poi si è trasferita all’Arena per aprire simbolicamente il palco del ristorante, in attesa di Max Gazzè e Alex Britti con la Robben Ford Band

 

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