Evaso 43enne rumeno dal carcere di Orvieto

Era in permesso e sarebbe dovuto rientrare nel carcere di Orvieto, ma ha fatto perdere le sue tracce. «Tecnicamente si tratta di evasione e questo non può che avere per lui gravi ripercussioni se non si costituisce al più presto». Questo l’appello di Donato Capece, segretario generale del Sappe (Sindacato autonomo polizia penitenziaria).

Il permesso «Questa è la sesta evasione – ricorda Capece – nell’ultimo anno dal carcere di Orvieto, dopo quello avvenuto non più di due mesi fa. Si tratta di un altro detenuto rumeno di 43 anni, ristretto per innumerevoli furti e ricettazione, con fine pena 2023 evade dal permesso premio di 8 giorni concessogli dal Magistrato di sorveglianza. Il detenuto avrebbe dovuto trascorrere le ‘ferie’ di ferragosto dalla sorella residente a Napoli e avrebbe dovuto far rientro il 18 agosto al carcere orvietano. Indiscrezioni non ancora confermate, racconterebbero di un’evasione pressoché annunciata, visti i rapporti con il rumeno evaso 2 mesi fa e vista la richiesta, accolta dalla direzione di Orvieto in occasione dell’uscita del detenuto per il permesso, di prelevare tutti propri soldi depositati sul conto corrente e molti dei propri oggetti personali depositati presso il magazzino detenuti. Incredibile come nell’ultimo anno, i permessi concessi dal Magistrato di sorveglianza ai detenuti di Orvieto abbiamo portato a sei evasioni, con buona pace del lavoro delle forze dell’ordine impegnate quotidianamente nell’assicurare malviventi alla giustizia».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli