Ex Dicat a Terni, motorini e depositi

Visita della I° commissione consiliare per valutare lo stato di degrado: all’interno della palazzina non manca nulla. Sdogati: «Materiale cartaceo e archivi, grave carenza spazi»

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di S.F.

Una ‘bella’ deiezione prodotta da non si sa chi nella zona d’ingresso, tanto per iniziare con giusto spirito l’avventuroso sopralluogo organizzato la scorsa settimana per dare un’occhiata a come procede il degrado nella palazzina. Ex Dicat a Terni e quarto tentativo d’alienazione del Comune, prosegue il processo di studio della I° commissione consiliare: mercoledì mattina, tra nuovi scooter trovati, degrado e chili di documenti d’archivio, spazio alla perlustrazione in compagnia di due agenti della polizia locale per verificare lo stato – pessimo – della struttura. Poi discussione a palazzo Spada sui problemi legati archivi con il dirigente Luciano Sdogati.

EX DICAT E NUOVE DESTINAZIONI D’USO, IL COMUNE CI RIPROVA

Piani e degrado Che la situazione non potesse – le visite all’interno della palazzina, utilizzata come ‘rifugio’ non sono mai mancate- essere rosea era scontato e non serviva di certo il sopralluogo per rendersi conto del contesto di totale degrado. Fatto sta che il Comune vuole venderlo a poco più di un milione di euro, con aggiunta di una serie di destinazioni d’uso – ristoro, servizi socio-sanitari, per renderlo più appetibile: missione di una certa difficoltà a vedere le condizioni attuali. Dal piano terra fino in cima non c’è un singolo locale ‘vergine’ da un certo grado – molto elevato – di deterioramento generale, con tanto di scoperta di un nuovo scooter parcheggiato nella palazzina. Venti minuti di sopralluogo bastano e avanzano, si torna a palazzo Spada dopo aver visionato una discreta stesa di materiale cartaceo, materassi, reti, tre ciclomotori e altri oggetti di varia natura.

AREA EX DICAT, CEPLAST IN CAMPO?

Pausa ristoro e palla a Sdogati Nel percorso di ritorno si transita per largo Frankl e vuoi che i consiglieri non si fermino in un locale della zona per un break di quindici minuti abbondanti? Chiaro che sì. L’attività tecnica della commissione riprende dunque alle 10 per discutere in particolar modo della problematica legata agli archivi, tirata in ballo in occasione dell’appuntamento – l’assessore Sandro Corradi non ha partecipato al sopralluogo causa impegno in riunione di giunta – di venerdì scorso: «Il grave problema è quello della carenza di spazi – ha sottolineato il 61enne dirigente del Comune – per gli archivi. Siamo titolari di quelli di palazzo Spada e di via Giannelli, sono in ordine. La questione è diventata difficoltosa quando c’è stato il trasferimento negli uffici nuovi di Corso del Popolo: fu deciso di spostare i documenti, in forma temporanea, in alcuni locali». Citati in tal senso Piediluco ed ex Dicat, appunto. 

SOPRALLUOGO ALL’EX DICAT, LA GALLERY

Maratta e Cpi In merito al capannone che Enrico Melasecche (IlT) e Federico Brizi (FI) avevano portato all’attenzione della commissione venerdì, Sdogati dà risposta negativa: «Non mi risulta. Dico invece che c’era stata una nostra richiesta per avere a disposizione gli spazi che furono impiegati per il corso di laurea in scienze e tecnologie della produzione artistica, in via Casale. Per quel che concerne il nuovo palazzo comunale di Corso del Popolo, non c’è un locale per l’archivio». Patrizia Braghiroli (M5S) attacca su un’altra questione: «A palazzo Spada c’è un archivio, bene, ma siete in possesso del certificato di prevenzione incendi? Fatecelo vedere, perché si tratta di sicurezza. Credo che ne sia sprovvisto». Marco Cecconi – per lui niente pausa ristoro a largo Frankl – ha tagliato corto: «C’è solo da capire l’esatto stato dell’arte per gli archivi, punto».

Luciano Sdogati

Dematerializzazione Ultima parola ancora a Sdogati: «L’archivio corrente è all’interno dei servizi di riferimento, poi in un secondo momento passa ad essere deposito. Cpi? Non ho conoscenza di certificati anticendio, ma dovrebbero essere presso la direzione lavori pubblici». Infine un tentativo d’accenno sulle mosse future: «Sulla dematerializzazione stiamo andando avanti. Per ora ci sono depositi temporanei, non archivi». Venerdì la discussione proseguirà in una nuova seduta.

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