Ex Fcu, sentenza rinviata al 5 settembre

Riunione interlocutoria in Regione, in vista del vertice programmato al Ministero. Chianella: «Giovedì spiegheremo tutto»

Condividi questo articolo su

di P.C.

C’era una bicicletta parcheggiata all’ingresso dell’assessorato ai Trasporti e di fronte un piazzale pieno di bus (quello di piazza Partigiani). Non un’immagine rassicurante per i pendolari umbri che ogni giorno viaggiano sulla Ferrovia Centrale Umbra e che temono che il loro destino sia su gomma, a partire dal 10 settembre.

SANT’ANNA CHIUSA DA FEBBRAIO (E LAVORI FERMI)

L’incontro Sopra, al primo piano, una riunione strategica per le sorti della ferrovia regionale, la penultima – visto che il vertice è stato aggiornato a mercoledì – prima dell’incontro decisivo al Ministero, per capire se questi benedetti 63 milioni di euro, frutto dell’accordo Regione-Ministero e annunciati ormai 8 mesi fa, arriveranno o no. E quando. E se pure arriveranno a stretto giro, bisognerà capire se si potrà gestire il cronoprogramma dei lavori tenendo il servizio attivo sulla tratta. Altrimenti, il 10 si chiude. Troppo importanti gli interventi di manutenzione richiesti per poter garantire un livello di sicurezza del trasporto su ferro. 

I BINARI ‘STORTI’ FRA TODI E TERNI

«Impegni saranno rispettati» All’incontro erano presenti – fra gli altri – Velio Del Bolgia (direttore regionale Busitalia), Ferruccio Bufaloni (nuovo amministratore unico di Umbria Mobilità, all’esordio in un vertice così importante), Mauro Fagioli (direttore del servizio ferroviario), il dirigente regionale Maurizio Angelici e ovviamente l’assessore regionale Giuseppe Chianella: «Gli impegni assunti dalla Regione Umbria sulla FCU non sono in discussione e verranno pienamente rispettati», aveva dichiarato alla vigilia dell’incontro, facendo riferimento specifico al finanziamento ministeriale finalizzato a ripristino, ammodernamento e messa in sicurezza dell’infrastruttura. «Si tratta di risorse che ci sono, che sono state già appostate in termini di competenza, e che saranno oggetto di un incontro al Ministero», ha aggiunto Chianella, che poi, a microfoni spenti, ha fatto intendere che l’incontro sarebbe già fissato per martedì prossimo, 5 settembre .

PARLA L’ASSESSORE CHIANELLA – IL VIDEO

Corsa contro il tempo La tensione, evidente, con la quale l’assessore Chianella ha brevemente parlato con i giornalisti presenti, dimostra però che la paura di non riuscire a tenere aperta la rete ferroviaria è forte. E anche la decisione di aggiornare la riunione a mercoledì sera, per poi riferire pubblicamente nella giornata di giovedì (probabilmente con una conferenza stampa) fa capire che le questioni sul tavolo sono tante e complesse. L’assessore – l’unico dei presenti che ha accettato di parlare – continua però a dirsi «fiducioso che questa infrastuttura continui ad essere un elemento importante per la mobilità dell’Umbria». Lo sperano tutti.

I sindacati Intanto però divampa la polemica politica. I sindacati temono la chiusura definitiva della Ferrovia Centrale Umbra: «Da almeno due anni, la manutenzione ordinaria delle linee è assolutamente carente, per non parlare della straordinaria, che è ormai un lontano ricordo. Questo comporta rallentamenti e chiusura di parte della linea, con relative conseguenze per il personale. Questa realtà oggettiva si somma all’incertezza sul futuro dell’azienda e alla totale mancanza di un piano strategico».

Lega Nord: «Dimissioni» «La decisione di interrompere il trasporto su tutta la linea ferroviaria regionale, qualora entro il 10 settembre non siano stati effettuati gli interventi di adeguamento che si attendono da anni – ha denunciato il senatore Stefano Candiani – certifica il fallimento della politica dei trasporti della giunta Marini. Negli ultimi mesi abbiamo documentato e denunciato più volte lo stato della situazione ed i pesantissimi disagi a cui sono sottoposti utenti e personale». Rincarano la dose i consiglieri regionali Mancini e Fiorini, che chiedono le dimissioni di Chianella: «Ha preso in giro i cittadini per due anni, minimizzando il problema».

M5S: «Quante consulenze» Dopo l’esposto alla Corte dei Conti, la consigliera regionale M5S Maria Grazia Carbonari ha annunciato l’invio di una richiesta alla Giunta per ricostruire meglio il quadro delle consulenze e dei rapporti tra Regione Umbria ed Ex Fcu: «Vista l’immensa ragnatela di società (anche estere e fuori regione, continuamente rimescolate con fusioni, acquisizioni, scissioni, trasferimenti) e persone (molte delle quali sempre le stesse) sarà un lungo e complesso lavoro – ha scritto pubblicando copia della richiesta – ma per comprendere veramente il presente, senza banalizzazioni o capri espiatori, è indispensabile indagare il passato, le scelte politiche e amministrative e, soprattutto, ricostruire dove sono andati i tantissimi soldi pubblici».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli