Ex Fcu, tutti i problemi del servizio sostitutivo

Ritardi, coincidenze perse, obliteratrici mancanti, tutti i disagi nel giorno del ‘battesimo’ del servizio sostitutivo ex Fcu

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di P.C.

Ci sono due bus per ogni treno Fcu. A volte anche di più, negli orari di punta, quando centinaia e centinaia di studenti vengono scarrozzati da una città all’altra per raggiungere gli istituti superiori. C’è tutta la buona volontà dei lavoratori dell’azienda, che per velocizzare il servizio si dividono i passeggeri (e le relative fermate) a seconda della destinazione. Inevitabile, però, che il primo giorno di attività del servizio sostitutivo su gomma lungo le stazioni della tratta ferroviaria ex Fcu fosse ricco di insidie, disagi e disservizi.

LA CONFERENZA STAMPA, IL CRONOPROGRAMMA LAVORI

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Il tavolo della conferenza

Studenti e lavoratori Dati Busitalia parlano – relativamente al 2016 – di 550 abbonamenti annuali per studenti di scuole superiori e circa 100 per studenti universitari. Parliamo quindi di circa 650 pendolari abituali, a cui vanno aggiunti quelli saltuari, che alternano mezzi privati a quelli pubblici. C’è poi tutta la popolazione di lavoratori che arriva nel capoluogo dalla provincia. Sulla linea ferroviaria, nel 2016 ci sono stati 1.089.420 passeggeri, fra pendolari e occasionali. Una cifra che ovviamente calcola tutti i viaggi, anche della stessa persona, ottenuta conteggiando le obliterazioni dei titoli di viaggio.

Le obliteratrici A proposito dei titoli di viaggio: il primo momento di forte imbarazzo si è verificato quando, salendo sui bus noleggiati per espletare il servizio sostitutivo, i pendolari si sono trovati davanti non la tradizionale macchinetta gialla ma un controllore in carne ed ossa. Il che può far piacere dal punto di vista umano, ma crea problemi sul versante tecnico: i titoli di viaggio multicorsa non prevedono obliterazione manuale. Se ‘bucati’ con la vecchia pinzatrice utilizzata dal personale ferroviario, non entrano più nelle macchinette. Il problema diventa più grave con i biglietti da 10 corse, che rischiano di diventare inutilizzabili, ad esempio, sul minimetrò e sui bus urbani.

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cu bus sostitutivi no obliteratrice

Manca l’obliteratrice

Il comitato pendolari «Non voglio fare la parte di chi critica al primo disagio, quindi le dico subito che non esprimerò giudizi di merito prima di un paio di settimane: voglio dare il tempo a Busitalia di superare l’impatto iniziale». A parlare è Andrea Meniconi, presidente del comitato pendolari ex Fcu Alto Tevere. «Mi limito a raccontare quello che è successo a me, senza la pretesa di essere esaustivo sul tema: io ho preso il secondo treno, anzi mi scusi (si corregge; ndr) il secondo pulmann, che doveva arrivare a Sant’Anna alle 8.45. L’ho preso a Pierantonio. Siamo arrivati con circa 30 minuti di ritardo. Ma quello prima era arrivato con dieci minuti di ritardo. Considerando che era il primo giorno ci può stare».

Le scelte delle famiglie «Tenga conto – puntualizza Meniconi – che tanti studenti si sono fatti accompagnare dai genitori nel primo giorno di scuola, anche in virtù di questa annunciata nuova modalità di trasporto pubblico, che esordiva proprio all’apertura delle scuole. Non abbiamo fatto riunioni, non conosco le esperienze degli altri pendolari. Per quello che ho visto, avverto che molti utenti non sono soddisfatti e temono ulteriori problemi per l’inverno: rischiamo ritardi e forti disagi. Tenga conto che senza pensiline in molti punti i pendolari ex Fcu sono costretti ad aspettare i bus in mezzo alla strada, senza pensiline, con tutto quello che ne consegue».

Gli studenti «Non possiamo non dirci perplessi e amareggiati in merito alla situazione della Fcu – scrivono i ragazzi di Altrascuola, Rete degli Studenti Medi Umbria – da tempo infatti il servizio di trasporto su ferro che attraversa la nostra regione da nord a sud necessita di una manutenzione e di un miglioramento sia delle linee sia delle vetture e, in merito a questo problema, non possiamo che essere soddisfatti degli investimenti che la Regione sta facendo su questa infrastruttura. Lascia però perplessi il fatto che, ad oggi, primo giorno di scuola, il servizio, su cui ogni anno fanno affidamento tra i 500 e i 1000 studenti solo nella fascia dell’alta Umbria non sia stato attivo, sostituito da autobus. Arrivano inoltre segnalazioni da parte di molti studenti circa ritardi e disservizi del servizio sostitutivo su gomma. Ci auspichiamo che Fcu ricominci presto la sua attività e che nell’immediato la Regione e Busitalia provvedano a correggere i problemi del servizio sostitutivo, nell’interesse degli Studenti e della cittadinanza tutta».

Le coincidenze Proprio grazie agli studenti sono arrivate le prime segnalazioni a Busitalia: i disagi sono stati raccontati agli autisti e ai controllori, che li hanno riportati alla direzione movimento. A Deruta, ad esempio, la fermata del servizio sostitutivo è troppo lontana da quella del servizio urbano comunale. E in molti hanno perso la coincidenza. Il traffico e la necessità di dover toccare tutte le stazioni ha fatto accumulare ritardi e fatto perdere delle coincidenze. «Il fatto che ci siano stati meno abbonamenti indica chiaramente una scarsa fiducia nel servizio», dice Costanza Spera di Udu.

La Terni-Cesi «Procedere con la massima urgenza alla interlocuzione necessaria per il ripristino della fermata del trasporto sostitutivo nella zona di Terni Nord, nel quadro di una ripresa complessiva di un confronto sul tema della metropolitana Terni – Cesi». Lo chiede al sindaco e alla giunta con un’interrogazione presentata ieri, il consigliere comunale del gruppo del Pd Francesco Filipponi. Nella premessa dell’interrogazione, Filipponi ricorda che «sono previsti dei lavori sulla ferrovia centrale umbra e che il servizio viene quindi sostituito dal trasporto su gomma, ma che nel percorso organizzato per il servizio sostitutivo non è al momento prevista la fermata presso la stazione di Cesi, la quale copre una fascia molto ampia di territorio ricompreso nella zona Nord della città, dove vivono ormai circa trentamila persone». Filipponi ricorda che «molti residenti della zona sono fruitori di questo servizio e pertanto dovrebbero al momento raggiungere o la stazione centrale di Terni o quella di San Gemini. Infine la stazione di Cesi è dotata di ampio parcheggio, utile alla sosta».

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