Ex mercato coperto, Terni non sa che fare

Tempi certi? Nessuno. Idee in campo? Poche e pure confuse. La situazione pare destinata a restare quella che è ancora per un bel po’ di tempo

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di M.T.

Tempi certi? Nessuno. Idee in campo? Poche e pure confuse. Per l’ex mercato coperto di Terni – costruito nel 1964 e chiuso il 9 luglio del 2011 – e la piazza che lo ospita, la situazione pare destinata a restare quella che è ancora per un bel po’ di tempo. Perché, per dirla tutta, l’idea che ci si fa, stando a sentire gli ‘addetti ai lavori’ è che non si sappia davvero cosa fare.

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«Rivitalizzare la piazza» Per dire: venerdì mattina della cosa si è parlato in commissione consiliare, a palazzo Spada. E alla fine si era esattamente al punto da cui si era partiti. Non un centimetro più avanti. Perché oltre alla ricostruzione della vicenda e alla necessità di inventarsi qualcosa per «rivitalizzare la piazza» – cosa sulla quale pare difficile trovare qualcuno che non sia d’accordo – non si è andati.

La storia Il vecchio mercato coperto – costruito nel 1964 e chiuso il 9 luglio del 2011 – con trasferimento di alcuni operatori commerciali nella scatola arancione, costata un milione e trecentomila euro, denominata ‘mercato comune’ e mai decollata – nacque da un progetto dell’architetto Sandro Giani e venne realizzato per dare una sede ‘decorosa’ ai venditori di frutta e verdura (anche se poi divenne un autentico supermercato ante litteram, visto che ospitò, al piano superiore, banchi di vendita di ogni genere alimentare, carne e pesce compresi) che prima di allora allestivano il proprio mercatino a piazza Solferino, che infatti nella tradizione popolare ternana veniva proprio per questo chiamata ‘piazza dell’erba’.

Il progetto

Superconti e Coop L’immobile è peraltro al centro di una disputa legale dopo che il gruppo Superconti (poi passato sotto il contro di Coop Centro Italia) il 18 settembre del 2009 se ne era aggiudicato il diritto di acquisto – dal Comune – per 8 milioni e 151 mila euro e aveva versato un anticipo di un milione:  il contratto definitivo si sarebbe dovuto firmare entro il 31 dicembre 2011 e c’era pure un progetto (bello) per il recupero. Tra Superconti e Comune, però, era poi cominciata una querelle che, ad agosto 2012, aveva portato il gruppo commerciale a dichiarare unilateralmente risolto l’accordo. Il Comune aveva fatto ricorso al Tar – chiedendo anche un milione e 146mila euro di danni – e la successiva sentenza (a gennaio del 2014) aveva riconosciuto «la sussistenza dell’obbligo in capo alla Grandi Magazzini Superconti di acquistare dal Comune di Terni il diritto di proprietà dell’immobile, unitamente al diritto di superficie del relativo sottosuolo per la durata di anni 50», previo il «pagamento del prezzo pari a 7 milioni e 351 mila euro al netto dell’anticipo di un milione già versato».

Ricorso Il 16 aprile dello stesso 2014, però, il gruppo Superconti aveva presentato un ricorso al Consiglio di Stato, che deve ancora pronunciarsi – «speriamo lo faccia entro l’anno», dice l’assessore Vittorio Piacenti D’Udaldi – e nel frattempo, come detto, Coop Centro Italia ha assorbito il gruppo Superconti e con il Comune aveva avviata una sorta di ‘trattativa’ per risolvere bonariamente la cosa. Ma se ne sono perse le tracce, mentre Coop sta programmando un investimento plurimilionario sul punto di vendita di via Gramsci. E sui tempi di decisione del Consiglio di Stato non si hanno informazioni.

LA COOP: «DIPENDE TUTTO DAL COMUNE» – L’INTERVISTA

I commercianti Le proposte, per ora, restano quelle già avanzate in passato: utilizzare il vecchio mercato coperto – in attesa di conoscerne il destino finale – per organizzarci delle mostre. Mentre c’è stato chi è tornato alla carica per chiedere che venga spostato il varco di accesso alla zona a traffico limitato – attualmente posizionato a piazza Corona – per permettere alle auto di circolare nella piazza. E amen. 

 

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