Ex mercato coperto, ‘timore’ Cassazione

Terni, commissione congiunta per fare il punto sulla partita giudiziaria tra Comune e Coop Centro Italia: «Rischio di allungare i tempi per anni. Né regali né sconti»

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di S.F.

«Anche se risultassimo vincitori al Consiglio di Stato, la controparte non realizzerebbe ciò che è previsto nel bando perché si rivolgerebbero alla Cassazione. Ipotesi drammatica perché allungherebbe l’iter giudiziario per ulteriori anni». ‘Timore’ Cassazione a palazzo Spada per la battaglia legale in corso tra il Comune e Coop Centro Italia (negli atti Grandi Magazzini Superconti S.p.A.) per il destino dell’ex mercato coperto: mercoledì mattina nuova commissione congiunta – coinvolte la I° e la III° – per capire lo stato dell’arte. In realtà nulla di nuovo e concreto, se non la manifestazione di preoccupazione per l’eventuale prosieguo della partita in tribunale. Posssibilità di risoluzione con transazione? Se ne vedono ben poche.

IL COMUNE IN PRESSING PER L’UDIENZA AL CONSIGLIO DI STATO: LA PRIMA ISTANZA DI PRELIEVO

Il funzionario Baroni e l’assessore Melasecche

Non c’è l’avvocatura comunale. Due istanze di prelievo

Piccolo passo indietro. Il Comune di Terni – avvocati Paolo Gennari e Francesco Silvi – ha depositato una doppia istanza di prelievo il 19 marzo e il 15 aprile per accelerare l’iter (il 13 dicembre c’era stato il rinvio in V° sezione giurisdizionale) e procedere con l’udienza di fronte al collegio giudicante presieduto dal magistrato Giuseppe Severini: nulla di fatto per ora, seppur l’assessore ai lavori pubblici Enrico Melasecche abbia parlato mercoledì mattina di «udienza prevista per settembre e sentenza, probabilmente, attesa per marzo/aprile 2020». Comunque vada i tempi non sono celeri e i due legali che difendono gli interessi di palazzo Spada hanno fatto sapere – non erano presenti – che «eventuali ipotesi transattive sono di competenza della direzione amministrativa o di altre direzioni». Loro non c’entrano nulla in sostanza. Da ricordare che questo ricorso è legato al numero 5676 del 2012, quello che coinvolge i mercatali difesi dall’avvocato Patrizia Bececco: in questo caso risultano l’atto di riassunzione e l’istanza di fissazione udienza depositati lo scorso 7 marzo.

IL RICORSO DEI MERCATALI AL CONSIGLIO DI STATO

Fabrizio Dominici ed Enrico Melasecche

La chance di risoluzione e l’idea Briccialdi «vaga»

Come uscirne dunque? Considerando che c’è forte pressione sull’amministrazione – da parte degli operatori che vivono la zona, ma non solo, c’è anche la situazione parcheggi – affinché la vicenda si sblocchi? «Occorre – l’intervento di Melasecche – che la giustizia faccia il suo corso, quando ci sono vicende giudiziarie di mezzo è così. Ricordo che l’intenzione di Coop è il trasferimento dell’attuale punto di via Faustini in piazza del Mercato e non ci sarebbe dunque un nuovo centro commerciale. Sto gestendo una serie di riunioni perché non si può sgarrare sul tema e c’erano delle diversità di opinioni con l’ex assessore al bilancio Fabrizio Dominici: l’idea dell’auditorium del Briccialdì lì era vaga e priva di alcun fondamento. Dobbiamo evitare di creare ulteriori danni all’amministrazione comunale». Risposta che non piace troppo al consigliere di Senso Civico Alessandro Gentiletti.

PIAZZA DEL MERCATO: «PERSI ANNI»

L’accordo transattivo: «Né sconti né regali»

Si rischia di rimanere in impasse ancora per anni. Non il massimo: «La giunta Di Girolamo – ha proseguito l’assessore ai lavori pubblici – tentò un approccio transattivo ma ci furono problemi. Stiamo riverificando la possibilità per sviscerare qualsiasi chance: l’ipotesi che l’iter arrivi in Cassazione e finire così al 2025 sarebbe drammatica per la città. Certo, non possiamo fare né sconti né regali. Chiaro che la transazione sarebbe auspicabile nell’interesse di tutti. Per quel che riguarda il parcheggio ci sono alcuni operatori che lo vorrebbero ad ore. Apertura della ztl? Andate a vedere la situazione in piazza del Mercato, si mettono auto ovunque e non c’è controllo. Piazza stramorta ma strapiena di veicoli».

DICEMBRE 2018, SPUNTA L’IPOTESI BRICCIALDI

Paolo Angeletti e Alessandro Gentiletti

L’assessore nel mirino: «Idea Briccialdi era da valutare»

Più di qualche dubbio – verrà fugato poco dopo quando la situazione è chiara – per il consigliere Alessandro Gentiletti di Senso Civico: «Perché in Cassazione? Per la Telfer però non avete atteso tutto questo tempo». Risultato? Melasecche che sbraccia e replica immediatamente senza attendere il suo ‘turno’. Miccia ormai accesa: «Lei è un provocatore», risponde l’avvocato quando viene stuzzicato sul lato professionale. «E no ad un altro centro commerciale, non cementificare. L’ipotesi Briccialdi tirata in ballo da Dominici era da valutare insieme perché serve immaginare una diversa piazza del Mercato». Verrà poi specificato che Coop Centro Italia potrà avanzare ricorso per Cassazione solo per una possibile violazione di giurisdizione e non certo nel merito: «Sì, ma è la stessa ricorrente ad aver scelto questo percorso», fa notare lo stesso Gentiletti. Anche Patrizia Braghiroli del M5S attacca: «Assessore, lei è maestro di polveroni politici e strumentalizzazioni. Qual è la vostra intenzione?», sottolinea dopo che Melasecche aveva usato questi termini per descrivere l’azione in corso dell’esponente di SC. Come di consueto è più pacato invece Paolo Angeletti di Terni Immagina: «Si può lasciare la struttura così e ipotizzare un doppio piano di parcheggi interrati? Per esperienza professionale so è che fattibile e nemmeno troppo costoso».

Le mani legate

Alla fine di comune accordo l’atto di indirizzo proposto dal capogruppo Pd Francesco Filipponi verrà ritirato – si lavorerà su un altro documento più attuale – in quanto superato ed ‘esaurito’: «Una ferita per il decoro della città. Serve trovare una soluzione – il breve commento di Valdimiro Orsino tra i Dem – nel rispetto delle regole». Pare un pochino difficile al momento, come conclude Melasecche: «La nostra capacità di trattare è vincolata alla legge. E se qualcuno pensa che io sia un difensore degli interessi della Coop si sbaglia». Va per le lunghe, ma non è una novità. Ha partecipato alla riunione delle commissioni anche il funzionario tecnico della direzione patrimonio Angelo Baroni.

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