Ex Novelli, al Mise spiegazioni e dubbi

Nell’incontro di giovedì è stata illistrato lo stato dell’arte a sigle ed istituzioni. Segnali positivi, ma restano tante incertezze

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Si è svolto giovedì pomeriggio al ministero dello sviluppo economico, a Roma, l’incontro tra la curatela di Alimentitaliani, e organizzazioni sindacali nazionali e territoriali e le rappresentanze dei lavoratori, per l’aggiornamento della situazione dopo l’assegnazione dei bandi per l’affitto dei rami d’azienda della ex Novelli.

Essiccatoio e Pane, forse in autunno «La curatela – riferiscono le sigle in una nota – ha spiegato prima di tutto che due deicinque rami in affitto non hanno ricevuto offerte, cioè essiccatoio e pane. Per il pane, però ci sono state manifestazioni di interesse a partire dalle quali probabilmente in autunno sarà fatto un nuovo bando di gara».

Pet food «Per quanto riguarda il ramo Pet food – spiegano i sindacati – l’affitto è stato assegnato a Salmontrutta Srl, unico offerente. Si tratta di un’azienda ittica che nel piano industriale si è impegnata ad assumere sei dipendenti ma con possibilità, più avanti, di allargare il bacino occupazionale in relazione allo sviluppo previsto del business».

Le ‘uova’ «Per quanto riguarda le uova (mangimificio e pastorizzatore), entrambi i bandi hanno avuto i medesimi due offerenti ed entrambi i rami sono stati aggiudicati a Fattorie dell’Umbria Srl, controllata dal Gruppo Eurovo. Per il mangimificio saranno occupati due dipendenti e per il pastorizzatore 47, ovvero tutti i lavoratori previsto dal bando. In proposito la curatela ha preteso un impegno formale di fronte al giudice al mantenimento dei lavoratori previsti nel bando per tutta la durata dell’affitto e Fattorie dell’Umbria ha accolto la richiesta».

Quando si parte. Vendita in sospeso «Gli affitti – affermano le organizzazioni sindacali – saranno effettivi presumibilmente dal mese di settembre poiché dovranno essere esperite le procedure di cui all’articolo 47 legge 428 del 1990. Rimane aperto il nodo fondamentale dell’azione di nullità proposta dal tribunale di Terni che rende impossibile la vendita dei rami fino a che il giudizio non sarà definitivo e questo può richiedere diversi anni».

La mediazione e le incognite «La curatela di Alimentitaliani si è a questo scopo incontrata con quella di Gruppo Novelli per cercare di trovare una mediazione che consenta di procedere all’esdebitamento di Fattorie Novelli e ai bandi di vendita dei rami affittati. A questo proposito ci aggiorneranno quando la soluzione sarà individuata. Abbiamo chiesto anche al Ministero di interessarsi e farsi parte attiva in questa mediazione. In attesa della convocazione per l’esame congiunto – scrivono i sindacati – abbiamo preso atto di tutta la situazione e chiesto ancora al ministero di programmare un incontro con i nuovi affittuari e di vigilare sulla situazione del ramo pane, compreso il destino di Nuova Panem a Muggiò».

«Stringere i tempi» «Abbiamo chiesto alla curatela, infine, di fare il massimo perché entro la fine dell’anno questa vicenda veda una conclusione per evitare che si continui a disperdere il patrimonio sia economico che umano del gruppo. Anche l’avvocato Celestino, custode delle Fattorie, ha espresso perplessità e auspica in una sintesi delle curatele, per procedere prima possibile ad un bando di vendita, eseguendo comunque prima una procedura di ristrutturazione del debito. Il ministero riconvocherà il tavolo entro la metà di settembre, facendo prima un passaggio con Eurovo per il rapporto con Fattorie Novelli».

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