Ex Novelli, tavolo al Mise il 24 luglio

Lettera di dipendenti e sindacati al ministro Di Maio: «Garantisca la sua presenza all’incontro, serve il suo aiuto per fare chiarezza»

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L’incontro al Mise richiesto nei giorni scorsi da Regione e sindacati si farà, il 24 luglio, l’obiettivo ora è portare al tavolo direttamente il ministro. Per questo i lavoratori dell’ex gruppo Novelli, ora Alimentitaliani in fallimento, oltre che di Fattorie Novelli Spoleto e Casalta, insieme a Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil, hanno inviato una lettera aperta a Luigi Di Maio.

La convocazione Nella missiva i dipendenti sottolineano «tutti i sacrifici fatti in questi anni (da luglio 2012 ad oggi)», e chiedono al ministro che al tavolo ministeriale «sia assicurata la sua presenza» . «La strada è notevolmente in salita – si legge nella lettera – con le procedure concorsuali in essere, gli ammortizzatori sociali a rischio e le relative politiche attive per il ricollocamento delle persone in cigs, i bandi predisposti con affitti di ramo d’azienda con scadenza 27 luglio 2018 per Alimentitaliani, I’incertezza sull’esercizio provvisorio, la marrcanza di prospettiva futura, le diverse curatele fallimentari di Castrovillari e Terni, i custodi delle società agricole Fattorie».

L’appello I lavoratori ricordano anche i sequestri delle società agricole e l’esclusione momentanea di queste ultime dal ramo d’azienda dell’industria, in quanto dovranno seguire un altro iter. «È quindi indispensabile per noi – continuano – fare chiarezza e avere al tavolo oltre le istituzioni e le organizzioni sindacali a tutti i livelli anche le curatele e i custodi coinvolti. Vorremmo porre alla sua attenzione anche Ia mancarza di eventuali anrmortizzatori sociali per i dipendenti delle Fattorie (con contratto agricolo)». Per questo a Di Maio viene chiesto oltre ad un diretto interessamento, anche la sua presenza al tavolo. «Certi che – concludono dipendenti e sindacati – la difficile situazione la veda comunque impegnata ad aiutarci a trovare soluzioni importanti per il futuro di tanti lavoratori e di tante famiglie».

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