Ex Novelli, TerniPan: «Ecco come procede»

Il Fatto Quotidiano dedica un articolo all’iniziativa dei dipendenti licenziati che, utilizzando l’indennità Naspi, hanno salvato l’azienda

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Dodici mila euro a testa – provenienti dal sussidio Naspi – per salvare il posto di lavoro a tutti coloro che erano stati licenziati e lanciare la nuova avventura. Ed i risultati, a sei mesi dall’aggiudicazione del bando di gara da parte della società costituita dai dipendenti con il supporto di Confcooperative, si fanno vedere: Il Fatto Quotidiano ha dedicato un articolo alla storia di TerniPan, ex Novelli e Alimentitaliani per parlare dell’iniziativa promossa dal manager ternano Emiliano Cariani.

LA RINASCITA GRAZIE AI DIPENDENTI, ECCO TERNIPAN

Emiliano Cariani

In 25 per il salvataggio

Tre fallimenti ed un rischio di chiusura, quindi la svolta grazie a 25 dipendenti – su 150 – che investono la Nuova assicurazione sociale per l’impiego per salvare l’azienda: «Siamo stati licenziati – spiega al FQ Marco Piciucchi, responsabile del reparto manutenzione – e abbiamo ricevuto il sussidio che ti assiste per due anni in attesa di lavoro. Noi abbiamo preferito richiederlo tutto subito e abbiamo messo 12 mila euro a testa. Così abbiamo salvato il posto di lavoro per tutti noi. La mia posizione è rimasta la stessa, anche lo stipendio è rimasto invariato. Abbiamo mantenuto il contratto nazionale dei panificatori. A volte, per la maggiorazione dei turni notturni, mi ritrovo in busta paga circa 1400/1500 euro al mese». Dalla TerniPan partono 150 quintali di pane fresco per i supermercati di Umbria, Lazio, Toscana e Marche, ci sono 68 dipendenti fissi e ulteriori 80 addetti ai trasporti.

La sfida

Il passato era ben diverso: «È stata per me – sottolinea Cariani – una sfida, ho 20 anni d’esperienza in materia di amministrazione e ho voluto evitare che un marchio storico e manifatturiero fosse depredato o trasferito altrove lasciando tante famiglie sul lastrico. Così ho convocato tutti i dipendenti più legati alla loro azienda in un’assemblea ad Amelia ed è nata la nostra cooperativa TerniPan». Un’azienda che fino al 2011 aveva circa 700 dipendenti e un fatturato di oltre 150 milioni di euro. «La ricetta – conclude Cariani – è una filiera corta, controllo diretto e alta qualità. È il segreto per fare crescere questa nuova cooperativa».

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