La camera ardente doveva aprire alle 16 di lunedì presso l’oratorio di Santa Maria Regina, a Terni. La stessa serata erano previsti ricordi in musica, parole e immagini in memoria di Francesco Falcioni, morto venerdì scorso a 66 anni in seguito ad un incidente stradale accaduto al confine fra la provincia di Terni e quella di Viterbo. Tutto è stato però rinviato a data da destinarsi perché lo ha deciso la procura di Viterbo che non ha ancora dato il nulla osta al trasferimento della salma del musicista e insegnante ternano, conosciuto e stimato da tanti. Il motivo: per l’autorità giudiziaria servono ulteriori accertamenti relativi al sinistro mortale – in particolare la dinamica – che lo ha visto coinvolto venerdì mattina lungo la superstrada Terni-Orte (ss 675) all’altezza della galleria Capobianco di Orte (Viterbo). Falcioni, in sella alla sua moto Bmw 1200, aveva perso il controllo del mezzo, cadendo e finendo contro uno dei basamenti del tunnel. Un impatto che non gli aveva lasciato scampo. Le indagini sull’accaduto sono in capo alla polizia Stradale di Terni.
Aggiornamento: stallo superato
Martedì mattina si apprende che la procura viterbese ha liberato la salma e dalle ore 14 verrà aperta la camera ardente presso la parrocchia di Santa Maria Regina, a Terni, dove chi vorrà potrà salutare per l’ultima volta Francesco Falcioni.