FarmaciaTerni, Ricci: «’Salvezza’ e rilancio»

Terni, il nuovo amministratore unico – dimissionario da Afas – si è presentato alla stampa: «Analisi a 360° poi piano industriale triennale»

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Bilancio 2017 approvato – con la precedente gestione targata Sciamanna che evidenzia risultati del tutto positivi – e subito si apre una nuova pagina per FarmaciaTerni. Il nuovo amministratore unico Federico Ricci si è presentato alla stampa mercoledì mattina, chiarendo subito che «la situazione è difficile ma faremo tutto quanto è nelle nostre possibilità per salvare, risanare e rilanciare l’azienda delle farmacie comunali di Terni». Ricci lascia Afas – la municipalizzata delle farmacie di Perugia – «per ragioni di opportunità, non di incompatibilità. Il mio mandato è già nelle mani del sindaco Andrea Romizi».

VIDEO – PARLA FEDERICO RICCI: «ECCO COSA FARE»

«Lontani dai vecchi criteri della politica»

Ad introdurre il nuovo manager delle farmacie è stato l’assessore comunale a bilancio e partecipate, Fabrizio Dominici: «Nella scelta abbiamo adottato criteri manageriali, non quelli basati sulle ‘vecchie conoscenze politiche’. L’obiettivo che abbiamo stabilito è una riorganizzazione funzionale alla crescita, non solo al risparmio dei costi. Con la nuova gestione di FarmaciaTerni parte anche una fase di ricognizione per programmare il futuro».

CHI È FEDERICO RICCI

«Situazione difficile»

«Da umbro – ha esordito Ricci – ho il grande orgoglio di assumere questo incarico in una città a cui sono molto affezionato. Voglio dedicarmi in maniera importante a questa nuova sfida, da qui le dimissioni da Afas. La mia linea è rispetto della legge, basso profilo e massima attenzione ai numeri. A questo tavolo è seduto il direttore dell’azienda, Nicola Nulli Pero, a testimonianza della grande unità di intenti per risanare e rilanciare l’azienda. Con l’azionista (il Comune di Terni, ndR) e in particolare l’assessore Dominici, c’è totale sintonia. La situazione di FarmaciaTerni è difficile ed anche per questo c’è bisogno del contributo straordinario di tutti per risalire la china». Presenti al tavolo anche i componenti del collegio sindacale della società e il presidente della III commissione consiliare Leonardo Bordoni.

Il piano di rilancio

«Da subito, anche se entriamo ‘in corsa’ visto che i primi due mesi del 2019 possono considerarsi già trascorsi, metterò in campo una due diligence contabile, gestionale e organizzativa per poi giungere alla definizione del piano industriale che in tre anni rilanci FarmaciaTerni. Vogliamo tornare a produrre valore economico e sociale e ci sono già idee per tornare in ‘linea di galleggiamento’. Ai cittadini-clienti ternani lancio un appello: dateci fiducia, acquistate da noi anche per ciò che attiene il benessere nel suo insieme, non solo i farmaci. Da parte nostra metteremo il massimo impegno per migliorare i servizi con professionalità. La nostra ‘corsa’ non è sulle altre farmacie del territorio, ma sulle grandi catene e le grandi strutture. Vogliamo giocarci al meglio la nostra partita: Terni deve tornare ad essere orgogliosa delle sue farmacie comunali che devono rappresentare di nuovo una ‘cassaforte’ per la città».

«Salvare l’azienda»

«I primi due mesi del 2019 – ha aggiunto Federico Ricci – sono stati molto difficili, lo sappiamo. Ma appena avremo rimesso ‘la testa fuori dall’acqua’, il che non vuol dire essere in salvo, approderemo a quel piano industriale su cui abbiamo già le idee abbastanza chiare. I primi mesi non saranno comunque caratterizzati da operazioni straordinarie».

Il ‘cambio di passo’

FarmaciaTerni entrerà a pieno diritto in quella ‘Terni Holding’ che l’assessore Dominici ha annunciato per coordinare l’intero comparto delle municipalizzate e anche alcuni servizi: «La nostra concezione – ha detto il titolare del bilancio – è e resta manageriale. Terni Holding può condurci a quel ‘cambio di passo’ annunciato dal sindaco Latini all’inizio del proprio mandato. Producendo ricchezza ma anche attraverso la gestione, stabile ed anche temporanea come potrebbe accadere per la Cascata delle Marmore, dei servizi che interessano il nostro territorio, strettamente connessi al Comune di Terni».

Pd all’attacco: «Questa non è sudditanza verso Perugia?»

Decisamente critico con la scelta il capogruppo del Pd in Comune, Francesco Filipponi: «La nomina di Federico Ricci, amministratore dell’azienda che si occupa delle farmacie di Perugia, è un chiaro atto di sudditanza a Perugia da parte della giunta Latini. Abbiamo sentito per giorni urla contro la Regione sui temi della sanità, i trasporti, i canoni idrici, invocare a più riprese l’autonomia di Terni, dipingere Perugia come matrigna, per poi arrivare a nominare a capo delle farmacie di Terni il vicepresidente di Perugia. Al sindaco chiediamo se non ci fossero in tutta Terni, o anche in altri contesti, manager e professionisti in grado di assicurare autonomia, che non avessero legami con situazioni potenzialmente configgenti, considerando che Afas gestisce anche le farmacie di Magione, Città della Pieve e Todi. Ci domandiamo quali politiche di espansione anche geografica possa portare avanti FarmaciaTerni e se questi non vadano a cozzare con quelle di Afas. Siamo di fronte a un potenziale conflitto di interessi evidente a molti ma non al sindaco di Terni. Siamo altrettanto preoccupati – aggiunge Filipponi – dall’annuncio dato dall’assessore alle partecipate su una gestione in house da parte di Terni Reti della Cascata delle Marmore. Un annuncio mentre sono ancora in itinere le procedure per l’assegnazione della gestione della Cascata al vincitore di una gara pubblica. L’amministrazione comunale sta giocando con il fuoco, rischia di incenerire tutto il lavoro fatto per rendere, in questi anni, la Cascata uno dei siti a maggiore affluenza di turisti paganti. I dati degli accessi di gennaio e di queste prime giornate di febbraio sono chiarissimi: c’è un crollo di visitatori allarmante che, ormai, ha compromesso tutta la stagione 2019. Una responsabilità gravissima, con il Comune di Terni che ha perso introiti cospicui, con il territorio che ha perso arrivi turistici e i quaranta posti di lavoro della precedente gestione».

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