Farmacie Terni: «Asset pubblico da tutelare»

Torna d’attualità il tema con l’insediamento della giunta. La Cgil: «La dismissione ci vede contrari per numerose ragioni. Valore assegnato poco attendibile»

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In attesa della sentenza del Tar Umbria, chiamato – questa la premessa della Cgil di Terni – entro breve a pronunciarsi su alcune controversie legali legate alla vendita delle farmacie comunali, la vicenda torna a scaldare il dibattito cittadino e interviene anche la Cgil di Terni, da sempre contraria alla privatizzazione. Il sindacato, che aveva già contestato alla vecchia giunta Di Girolamo di aver prima approvato le delibere per il mantenimento in house dell’azienda farmaceutica, con la formula della Srl (Società a Responsabilità Limitata), per poi operare un clamoroso dietro-front trasformandola in una Società di Capitale al fine di favorirne la cessione di quote, torna infatti alla carica contro i nuovi venti che spingono a favore della vendita.

della Cgil di Terni

Attilio Romanelli – Cgil Terni

La dismissione di un asset pubblico strategico come quello delle farmacie comunalici vede contrari per numerose ragioni, a partire da quello che riteniamo essere, nel merito e nel metodo, un improprio stravolgimento della forma societaria di FarmaciaTerni, che ha comportato per l’azienda pubblica l’accollo di oneri impropri che ne hanno pesantemente penalizzato il bilancio. Inoltre il valore assegnato all’intero sistema aziendale, stimato intorno ai 9 milioni di euro, è poco attendibile e decisamente al rialzo, come ha riscontrato anche la Corte dei Conti nella bocciatura del piano di riordino delle casse comunali, richiamando espressamente i temi di valutazione dell’azienda farmaceutica comunale.

TERNI, SINDACO E ‘PARTECIPATE’: «C’È UN CAMBIO DI MENTALITÀ»

Le farmacie pubbliche, anche in considerazione dell’aumento della popolazione che per motivi economici rinuncia alle cure mediche, costituiscono ormai un punto fermo all’interno della rete dei servizi di prevenzione, di cui non va sottaciuta l’importanza del ruolo sia nella promozione del farmaco, sia rispetto al calmieramento dei prezzi.

Auspichiamo pertanto un’azione politica volta alla tutela di un asset pubblico fondamentale come quello delle farmacie comunali, anche nel rispetto di valori come la coerenza, dato che proprio il sindaco, nella campagna elettorale da poco conclusa, affermava che le aziende partecipate del Comune ‘rappresentano un valore prezioso’ e ‘indispensabili strumenti di attuazione di obiettivi strategici per le politiche di governo della città’.

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