Fere, surreale ripresa con mini contestazione

«Senza orgoglio e dignità, che giocate a fa’», lo striscione esposto. Direttore sportivo, spunta la figura del materano Nicola Salerno

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di S.F.

Lo striscione

Pochi, ma nel deprimente silenzio del Liberati si sono fatti sentire. Tutto inutile ormai, la meritata retrocessione serie C è concretizzata e c’è poco da fare, se non prepararsi a trasferte in quel – poi si vedrà la suddivisione dei gironi – di Arzachena, Albissola Marina o Pesaro. Fatto sta che un piccolo gruppo di tifosi lunedì pomeriggio hanno accolto la Ternana con un po’ di insulti, qualche commento ironico – nel mirino Finotto – e un semplice, chiaro striscione posizionato ai distinti ‘A’: «Senza orgoglio e dignità, che giocate a fa’», il messaggio esposto. Intanto la società, parole di Stefano Bandecchi a parte, è a caccia della persona da affiancare a Luigi De Canio nella gestione sportiva: spunta il nome di Nicola Salerno, classe ’56 protagonista di recente al Brescia.

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I rossoverdi lunedì

La surreale ripresa Stadio semi deserto e niente contestazione ‘pesante’ per la squadra. O meglio, portata avanti da non più di quattro-cinque persone giunte al Liberati per piazzare lo striscione e, successivamente, lanciare qualche parola ‘colorita’ nei confronti dei rossoverdi – molte defezioni, Repossi, Montalto, Valjent, Gasparetto, Favalli, Paolucci, Piovaccari e Sala- presenti: niente di clamoroso insomma, con tanto di uomo Digos a controllare che tutto filasse liscio. Come detto ci sono stati circa venti minuti nel quale Defendi e compagni hanno preso un po’ di insulti mentre svolgevano il classico riscaldamento, mentre il trainer lucano è entrato sul terreno di gioco più tardi. Non sono mancate le risate, ma non quando i giocatori si sono girati alla loro sinistra per vedere i supporter che posizionavano lo striscione; a bordo campo Adriano Montalto, che si è intrattenuto con il magazziniere Alberto Pesca e Maurizio Caccavale. Su di lui c’è il concreto interessamento – rumours di una presunta clausola rescissoria con la discesa in C, smentita – della Salernitana.

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Montalto, Pesca e Caccavale

Inutile a questo punto pensare a tattiche, giocatori e altre questioni riguardanti la mera sfera tecnica. La Ternana retrocede con la seconda peggior difesa di sempre nel torneo cadetto, dato che ha annullato e di che tinta il buono score offensivo stagionale, mettendo in mostra a Vercelli – l’errore, clamoroso, dell’ex Spal e la dormita difensiva nel gol di Germano gli apici – tutte le mancanze di una delle annate peggiori della storia societaria. E alla fine l’imprenditore livornese dovrà cambiarlo davvero il cartellone allo stadio, ma per metterci la lettera C. Da segnalare che continuano i provini per il settore giovanile: lunedì a Terni c’erano anche i ragazzi della Mariano Keller di Napoli.

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I rossoverdi

Caccia al ds Come detto, è ora di valutare il disastro compiuto – colpevoli in primis, ovviamente, i vertici della società – e agire di conseguenza. In che modo? Intanto andando a completare l’organico dirigenziale, privo al momento di un direttore sportivo dopo il licenziamento di Luca Evangelisti (il contratto sarebbe già stato risolto). In tal senso in via della Bardesca il pensiero sarebbe andato anche su una figura ben conosciuta da De Canio, Nicola Salerno, suo concittadino. Chissà, non è l’unico, visto che c’è un ex Sassuolo svincolato. Smentiti contatti con Danilo Pagni, già ds rossoverde. C’è chi però deve pensare al presente ed è l’Avellino di Claudio Foscarini: venerdì sera – gli irpini devono vincere per evitare cattive sorprese – possibile arrivo in città di 1900 tifosi biancoverdi.

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