Ferito a caccia, si tenta di salvargli il braccio

Perugia: sempre gravi le condizioni del 50enne raggiunto da colpi d’arma da fuoco giovedì mattina a Gubbio. Timido ottimismo

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La sua battuta di caccia si è conclusa con diversi colpi ricevuti e il successivo trasporto in ospedale. Incidente nei pressi di Gubbio per un cacciatore di circa 50 anni: l’uomo, nella mattinata di giovedì, è stato centrato in più parti del corpo ed ora si trova in prognosi riservata al ‘Santa Maria della Misericordia’ di Perugia – dove è arrivato grazie all’elisoccorso Icaro, in un primo momento era stato portato al nosocomio di Branca – dopo l’intervento iniziale del dottor Antonio Galzerano in rianimazione e la successiva operazione dell’equipe di ortopedici guidata da Auro Caraffa. Il rischio più consistente – informa l’azienda sanitaria perugina – per l’uomo è legato ad una grave lesione ad un braccio.

Aggiornamento venerdì mattina

Restano gravi – e la prognosi ancora riservata – le condizioni dell’uomo di 50 anni rimasto vittima giovedì mattina di un incidente di caccia nel comune di Gubbio. Il paziente si trova ricoverato nel reparto di rianimazione del Santa Maria della Misericordia di Perugia, dove è stato trasportato in elisoccorso dopo un primo intervento dei sanitari dell’ospedale di Branca. L’uomo – riferisce l’ufficio stampa dell’azienda ospedaliera – è stato sottoposto ad un lungo intervento chirurgico ad un braccio che presentava un quadro clinico particolarmente preoccupante per una frattura da scoppio di radio e ulna con danneggiamento dei muscoli flessori ed estensori. Una equipe di chirurghi ortopedici ed anestesisti è stata impegnata per il salvataggio del braccio e lo stesso professor Auro Caraffa, direttore della struttura di ortopedia e traumatologia, che ha coordinato l’attività in sala operatoria, è soddisfatto per lo stato vascolare della mano, anche se «resta da valutare l’evoluzione clinica del caso». L’equipe che ha eseguito l’intervento, costituita subito dopo la messa in sicurezza del paziente in sala rossa del pronto soccorso era composta dai dottori Luca D’Abbondanza, Leonardo Lepri, Mirko Dogana, Jiulien Teodori e Giuseppe Logrieco, Giulia Pedini e Flavia Falchetti.

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