Festival dei Due Mondi: «A che punto siamo?»

Il Movimento 5 stelle di Spoleto incalza la vice presidente della Fondazione, Maria Elena Bececco: «Tornerano le produzioni?»

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Dopo le ‘grane’ legate all’attività della magistratura contabile, che fra Fondazione e Associazione chiede indietro oltre 5 milioni di euro di finanziamenti pubblici stanziati nel 1999 e fra il 2005 e il 2007, ora è il Movimento 5 stelle di Spoleto a ‘pressare’ il festival dei Due Mondi, ponendo alcune domande alla presidente della Fondazione, Maria Elena Bececco.

Produzioni ‘in house’ «Lo scorso anno la giunta uscente del Comune di Spoleto – scrive il M5s – aveva dato come priorità il fatto che le produzioni degli spettacoli del Festival sarebbero tornate a Spoleto e tutta una serie di professionalità legate al teatro avrebbero avuto un nuovo vigore. Stiamo parlando di attrezzisti, scenografi, addetti luci, direttori di scena, sarte e tanto altro. Oggi, a circa 3 mesi dall’inizio della manifestazione a che punto siamo con questo progetto?».

Le domande I pentastellati pongono una serie di quesiti alla Bececco, che è anche vice sindaco di Spoleto: «Quando partiranno le produzioni delle scenografie per la prossima edizione del Festival e dove verranno realizzate? Quante saranno le maestranze coinvolte nelle produzioni e di quale tipologia lavorativa? Quali tipologie di contratto verranno utilizzate per la prossima edizione e per le successive? Per quanto riguarda i laboratori di scenografia di San Nicolò, a fronte degli stanziamenti effettuati per i locali di proprietà del Comune di Spoleto e per le informazioni in nostro possesso, ci risulta che i lavori siano terminati. Sarebbe pertanto opportuno che la Presidente della Fondazione Festival informasse la cittadinanza circa lo stato di agibilità degli stessi locali in maniera tale da capire se le produzioni possono già essere effettuate in loco oppure se il Comune di Spoleto ha in mente di effettuarle in altro sito sempre nel comprensorio del nostro Comune».

«Investire sul festival» «Sul versante spazi possiamo certamente dire che nessuno dei sindaci precedenti, e neanche la giunta uscente, ha mai avuto la minima idea di cosa succede all’interno di questa manifestazione che è una delle risorse più importanti per tanti lavoratori spoletini. Eppure il Presidente della Fondazione è proprio il Sindaco e il Comune detiene, o meglio dovrebbe detenere il controllo sulla Fondazione. Questi amministratori improvvisati non hanno idea delle condizioni del Teatro Nuovo ad esempio, ma potremmo dire lo stesso per il Caio Melisso, che dopo 60 Anni di festival e un restauro piuttosto recente, è ancora obsoleto, sporco, pericoloso, del tutto spoglio. Ha senso che non si è mai investito in infrastrutture fisse, ma ad ogni festival si noleggia tutto da capo e a fine festival si smonta tutto? Non si potrebbe investire in ammodernamento e sicurezza? La domanda è: a chi conviene?».

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