Festival del calcio: «Addio Perugia»

Nonostante una delibera di giunta già fissava le date per la manifestazione il prossimo settembre, l’evento si trasferisce a Firenze. Riccini Ricci: «Difficoltà in Umbria»

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Un ritorno dalle vacanze che rischia di essere più movimentato di quanto si potesse prevedere. C’è una bella grana che attende l’assessore al marketing Michele Fioroni non appena rientrerà nel capoluogo. Una grana grossa quanto un campo da calcio.

L’organizzatore Alessandro Riccini Ricci

Festival del calcio Già perché sembra ormai essere tutto pronto per la terza edizione del festival del Calcio, l’iniziativa targata Riccini Ricci che, dopo due «felici edizioni perugine», però, quest’anno si svolgerà a Firenze. Città culla del Rinascimento, anche del calcio, come si legge sul sito internet della manifestazione, con una passione sfrenata per la sua versione storica che, proprio a Firenze, richiama tantissimi turisti e appassionati. Beati i fiorenti, allora, che potranno godere del magnifico evento. Ma che cosa è successo che ha portato alla rottura dei rapporti tra l’amministrazione perugina e il camaleontico Riccini Ricci, già ideatore e fondatore di eventi culturali importanti come il Batik festival e IMMaginario?

L’assessore al marketing Michele Fioroni

La delibera di giunta Al momento non è ancora dato sapere. Le uniche fonti ufficiali, quali sono le delibere comunali, parlavano, lo scorso 31 maggio, di una terza edizione del Football fest tutta perugina, in programma dal 14 al 17 settembre 2017. E, ancora, con un comunicato stampa, il comune affermava: «Anche quest’anno la città di Perugia è pronta ad ospitare il Festival del calcio e dello sport (Football fest), giunto alla sua terza edizione. L’evento è in programma dal 14 al 17 settembre e verrà anticipato dall’amichevole di calcio “Memorial Pazzagli”, di scena il 17 giugno presso lo stadio Santa Giuliana. Ad illustrare la pratica in giunta è stato l’assessore Michele Fioroni, il quale ha ricordato come il festival preveda quattro giorni di incontri, interviste, spettacoli; protagonisti a teatro ed in piazza giornalisti, esperti, professionisti. All’interno del festival spazio per il gioco, dalla playstation al subbuteo, dal bubble soccer al biliardino. Non solo calcio al Football fest, visto che, grazie alla collaborazione con Coni e Comitato paralimpico ci saranno attività dedicate a tanti altri sport».

Il mistero dell’estate Forse che queste uscite pubbliche non siano state concordate? Che ci fosse aria di maretta tra Riccini Ricci e l’assessore Fioroni, d’altronde, non è una novità nonostante, ricorda qualcuno, tutte le richieste dell’organizzatore siano state più che soddisfatte, dall’utilizzo gratuito delle sale comunali al Santa Giuliana, dallo sfruttamento, sempre gratuito, dell’immagine della città fino al supporto tecnico. Ma, evidentemente, tutto questo non è bastato e forse, all’orizzonte, il Football fest ha trovato un’amministrazione più ricettiva e disponibile per quanto riguarda la concessione di spazi, visibilità e comunicazione.

Andrea Romizi

La perdita Intanto, mentre l’organizzazione prende tempo, il mistero si infittisce e lascia con l’amaro in bocca tutti quegli appassionati di pallone che speravano di poter incontrare di nuovo eroi del calibro di Gianni Rivera, presente già all’edizione 2016. Nonostante la grossa perdita per Perugia, in fondo Firenze non è poi così lontana.

Chiarimenti: «Difficoltà in Umbria» Dopo una giornata di polemiche e commenti roventi, alla fine Riccini Ricci ha affidato il suo pensiero a un post su Facebook per chiarire come stanno le cose: «Perugia è la mia città. E io amo lavorare nella mia città. Anche quando le condizioni non lo rendono semplice. Il Festival del calcio è nato a Perugia da un’idea (e dal sacrificio) di una serie di persone. Intorno al Festival sono state coinvolte varie istituzioni e vari imprenditori.  Il Festival è una manifestazione che si regge quasi esclusivamente su risorse private. E dobbiamo fare i conti e cercare le condizioni migliori per sopravvivere. Firenze è un’opportunità nata mentre in Umbria eravamo in difficoltà. È – ammette – vero, abbiamo ottenuto una delibera il 31 maggio, il Festival avrebbe dovuto svolgersi tra il 15 e 18 giugno e i tempi erano troppo stretti. Abbiamo spostato le date a settembre per provarci comunque, non ci siamo riusciti. Il sindaco Romizi è stato informato durante Umbria Jazz delle difficoltà di fare il festival a Perugia e del rischio di essere solo a Firenze. Correttamente ci ha detto che Firenze era una opportunità da cogliere e ci ha augurato in bocca al lupo. Lo ringraziamo per questi due anni di collaborazione, ringraziamo per averci provato con noi gli assessori Francesco Calabrese e Michele Fioroni. E L’irriducibile Fabi. E come diceva Boskov: ‘rigore è quando arbitro fischia.’ Aspettiamo il fischio».

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