Finto cieco a Terni: faceva il guardalinee

L’uomo è stato arrestato dai carabinieri. Nel tempo aveva incassato 130 mila euro fra pensione e accompagnamento. Sequestrati conti e libretti. Nei guai anche la compagna

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Nel tardo pomeriggio dì giovedì i carabinieri del comando stazione di Terni hanno arrestato un 58enne – originario di Padova, ma residente da tempo in città – raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare emessa nei suoi confronti dal gip del tribunale Simona Tordelli, su richiesta del pm Marco Stramaglia, per truffa aggravata continuata in concorso ai danni dello Stato.

Il falso cieco in versione guardalinee

Falso cieco L’uomo – l’operazione è stata denominata non a caso, ‘A prima vista’ – è accusato di aver truffato lo Stato «avendo fraudolentemente percepito dall’Inps una pensione d’invalidità civile». Denunciata anche la compagna, 50enne dominicana, per lo stesso reato: secondo gli inquirenti era «pienamente consapevole» del raggiro messo in atto dal partner e lo avrebbe anche supportato direttamente.

130 mila euro Il 58enne, gravato da numerosi precedenti per reati legati agli stupefacenti e contro la fede pubblica, è accusato di aver simulato, dal febbraio 2008 ad oggi, di essere cieco assoluto ottenendo illecitamente la relativa indennità pensionistica – invalidità ed accompagnamento – per un totale di circa 130 mila euro.

Marcucci, Capasso, Pacetti

Le indagini sono state illustrate dal comandante provinciale dell’Arma di Terni, Giovanni Capasso e dai comandanti del Norm, Mirco Marcucci, e della stazione carabinieri di Terni, Piero Pacetti. Lo scorso febbraio i militari, durante uno dei tanti servizi di controllo del territorio, avevano notato il soggetto in giro per la città, mentre svolgeva le normali attività quotidiane in piena autonomia e senza il supporto di alcuno.

Sospetti Un comportamento che strideva in maniera evidente con le difficoltà che lo stesso aveva evidenziato nelle diverse occasioni in cui, negli ultimi anni, si era recato in caserma per l’espletamento di vari atti di polizia giudiziaria: ossia quelle di un non vedente, con tanto di occhiali scuri, che necessitava costantemente di un bastone e della guida della propria compagna per muoversi o anche solo per apporre una firma. Le indagini, sviluppate con servizi di pedinamento corredati da fotografie e videoriprese, hanno permesso ai carabinieri di documentare come l’uomo fosse in grado di portare tranquillamente a termine tutte le incombenze giornaliere «con atteggiamenti ed azioni palesemente proprie di una persona pienamente vedente e non afflitta, come risultava dalle sue certificazioni, da un deficit visivo del 100%».

Faceva il guardalinee Addirittura l’arrestato veniva osservato e ‘registrato’ dai militari mentre svolgeva tranquillamente ed in maniera impeccabile le mansioni di ausiliario dell’arbitro, nella fattispecie di ‘guardalinee’, nel corso di un incontro di calcio giovanile: segnalava correttamente la fuoriuscita del pallone dalla linea laterale del campo alzando la bandierina, seguiva l’azione dei calciatori muovendosi lungo la linea laterale del campo ed alla fine dei tempi regolamentari, invertiva la sua posizione in campo spostandosi nella parte longitudinale opposta a quella precedentemente tenuta, il tutto senza l’ausilio di accompagnatori o strumenti tecnici.

Truffatore seriale Negli ultimi cinque anni il 58enne è stato già denunciato da diversi uffici di polizia di tutto il territorio nazionale per la commissione di oltre 20 episodi di truffa, alcuni dei quali completamente incompatibili con la sua presunta cecità totale. I numerosi elementi probatori raccolti dai carabinieri hanno fatto emergere come l’uomo, con la complicità della compagna, «con una ben collaudata e sistematica azione di simulazione nei momenti opportuni della sua condizione di cecità, induceva con artifizi e raggiri l’Inps ad erogargli indennità pensionistiche non dovute che, dal 2008 ad oggi, gli hanno permesso di intascare quasi 130 mila euro».

Il sequestro Sulla scorta degli elementi di prova emersi dall’attività investigativa, il gip di Terni ha disposto nei confronti del finto invalido la misura cautelare degli arresti domiciliari, il sequestro di tutta la documentazione medica ed amministrativa relativa alla sua invalidità ed, in base agli accertamenti effettuati dal Nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza di Terni, il sequestro conservativo presso banche ed uffici postali dei conti correnti, dei libretti di risparmio nominativi e al portatore, dei fondi azionari ed obbligazionari, delle cassette di sicurezza e quant’altro riconducibile all’indagato ed alla sua compagna. Il tutto con un obiettivo: recuperare l’ingente somma, frutto della truffa perpetrata ai danni dello Stato.

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