Terni, cellule staminali «In grande difficoltà»

Terni, passa proposta di modifica statuto per ingresso nuovi soci: «Unicusano e Aiutiamoli a vivere. Altrimenti si rischia stop». Fiorelli in pressing su ex Milizia e futuro

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di S.F.

L’argomento principe era la modifica statutaria per consentire l’ingresso di nuovi finanziatori. Ma ben presto il tema si è allargato anche ad altro, come ad esempio la situazione dell’ex ‘Milizia’ – la palazzina tra via Campomiccioli e via Malnati, a pochi passi dal ‘Santa Maria’ – e le intenzioni di sviluppo per il futuro con un Claudio Fiorelli del M5S particolarmente attivo in merito: mattinata dedicata alla Fondazione cellule staminali a palazzo Spada durante la II° commissione consiliare. C’è stato il via libera all’unanimità sulla proposta di giunta, per il resto se ne parlerà ancora perché ci sono diverse questioni da chiarire.

NUOVI SOCI PER LA FONDAZIONE CELLULE STAMINALI, SI CAMBIA LO STATUTO

Mazzoli e Giuli

La difficoltà e il rischio stop

La richiesta è nata dalla stessa Fondazione – da tredici anni impegnata nel sostegno alla ricerca e allo sviluppo tecnico-scientifico per le staminali, malattie a base degenerativa, ingegneria dei tessuti e bioingegneria, a Terni si è lavorato in maggior misura sulla Sclerosi laterale amiotrofica, la Sla – per un semplice motivo, l’affanno finanziario. A fare un breve resoconto e far capire ai consiglieri la ragione di tale iniziativa è stato il vicesindaco Andrea Giuli: «Dal 2006 il Comune – ha ricordato – aderisce come socio fondatore e nel corso degli anni sono state sviluppate sperimentazioni farmacologiche e chirurgiche di successo. Da qualche tempo la fondazione cellule staminali – si arriva al punto – è in grande difficoltà economica e c’è il rischio serio che si possa interrompere tutta l’attività di ricerca. Di conseguenza il CdA ha proposto una modifica di alcuni articoli statutari – sono quindici – per dare la possibilità di ingresso a nuovi soci e in questo modo proseguire. Si parla dell’istituzione di nuove figure, ovvero i fondatori promotori come noi (e anche l’Istituto superiore di sanità, la fondazione Carit, la Diocesi e la Camera di commercio) e i fondatori partecipanti».

MAGGIO 2019, I NUOVI TRAGUARDI RAGGIUNTI

Stefano Bandecchi

Unicusano, Aiutiamoli a vivere e l’urgenza

Ulteriori delucidazioni sugli eventuali ingressi: «Si tratta di fondatori partecipanti che dovrebbero unirsi e in tal senso le richieste ufficiali/formali sono state due, entrambe provenienti da soggetti conosciuti in città. Hanno chiesto di poter far parte della fondazione». Chi sono? «Non è un segreto – ha continuato Giuli – che siano l’Unicusano e la fondazione ‘Aiutiamoli a vivere’». A capo ci sono rispettivamente Stefano Bandecchi, presidente della Ternana Calcio oltre al ruolo di ‘patron’ della Niccolò Cusano, e Fabrizio Pacifici. «Le modifiche statutarie – ha chiuso Giuli nel primo passaggio – sono urgenti». Fin qui tutto liscio. Il problema è il resto: programmi e situazione attuale della palazzina lungo via Malnati. A farsi avanti per chiedere lumi sulla vicenda sono Michele Rossi (Terni Civica) e soprattutto il già citato Fiorelli, visto che è medico della terapia intensiva (dirigente cardioanestesia) post-operatoria al ‘Santa Maria’ e dunque ben ‘dentro’ alla problematica rispetto ad altri consiglieri.

EX MILIZIA, ASSOLUZIONE PER CINQUE

Cozza e Fiorelli del M5S

«Ci crediamo o no? Allora investiamo»

L’esponente pentastellato vuole risposte: «Il Comune ci crede veramente? Il discorso partì molti anni fa con progetti ambiziosi e investimenti, ma i laboratori li vedo abbandonati e lo stesso Angelo Vescovi (direttore scientifico della cell factory laboratorio cellule staminali) è stato costretto ad andarsene perché non c’era alcuna prospettiva. Le difficoltà in parte le abbiamo create noi e la cosa al momento è morente. Ben vengano i nuovi investitori, ma cosa vogliamo fare da grandi? Se ci si crede occorre investire perché le staminali sono il futuro. Almeno non si parla di Terni solo per l’inquinamento ma anche per un qualcosa di più elevato. I soldi per il palaTerni li abbiamo trovati, penso si possa fare lo stesso per una questione di maggior rilievo». Il presidente della fondazione è il professore Alessandro Sanguinetti.

CELLULE STAMINALI, AFFANNO PERSISTENTE

Angelo Vescovi

«Vescovi viene regolarmente e i programmi ci sono»

Giocoforza Giuli è costretto a riprendere la parola: «L’amministrazione – la risposta all’input di Fiorelli – ci crede nel progetto. Nel contempo però non c’è stata inattività: Vescovi viene con cadenza precisa a Terni alla cell cactory e alla Biobanca, guida l’equipe esistente . Ho constatato personalmente che non fa mancare il suo apporto nonostante le indubbie difficoltà: i programmi tecnico-scientifici ci sono, abbiamo ricevuto una relazione in merito: lungo il percorso decideremo se saremo nelle condizioni di poter contribuire a livello economico». Il dissesto finanziario torna in auge. «L’ex milizia? Non paghiamo alcun affitto – accanto a lui c’è il funzionario Corrado Mazzoli – ma non sono al corrente della situazione attuale».

I PROBLEMI DEL 2016

La palazzina ex ‘Milizia’

La cattedrale nel deserto

Il focus ormai si è spostato sulla palazzina (di proprietà Ater, investimento da circa 7 milioni se considerato l’apporto della Regione Umbria). Fiorelli si rifà sotto: «Ricordo che fino a poco tempo fa era inutilizzata e all’interno fu strutturata per l’inserimento di specifici laboratori. Mi sembra sia tutto in alto mare anche per l’utilizzo da parte dell’ospedale, può essere considerata una cattedrale nel deserto. La banca delle staminali? Pensavo non l’avessimo più, un paio di anni fa andai a controllare e tutta la strumentazione nuova era ancora imballata, magari mi sbaglio. Va bene il voto odierno sullo statuto, ma non lasciamo cadere la cosa perché siamo noi a dover essere protagonisti: restiamo sempre, gli altri vanno e vengono. Iniziamo a crederci e svilupparla. Ribadisco, il progetto può darci lustro a livello nazionale ed internazionale».

Il passato rievocato

In conclusione – il voto sara unanime per il sì, ma è in arrivo una commissione congiunta per parlare dell’ex Milizia e degli scenari futuri – si espone anche Paolo Cicchini della Lega che, in un primo momento, aveva fatto presente che «è meglio non parli su questo tema». Poi ci ripensa: «Concordo con Fiorelli, andiamoci con i piedi di piombo su questa storia. Chi è che può essere contrario a ricerche del genere? Nessuno, ma servono progetti». Spazio flashback: «Mi intesserebbe sapere se l’ex vescovo della Diocesi Vincenzo Paglia potrebbe darci qualche spiegazione in più sul tema e sulla nascita di tutto ciò. Perché tutto si è fermato?». Suggerimento di Rossi: «Anche Luigi Agarini». Appuntamento a stretto giro per un discorso più ampio e, magari, la presenza a palazzo Spada dei diretti interessati.

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