Fontana Maggiore, Perugia in festa

Sabato mattina l’acqua è tornata a zampillare dal ‘simbolo’ della città. Nuovi interventi in programma sulle altre fontane

Condividi questo articolo su

Finiti gli interventi sull’impianto idraulico e dopo il restauro sabato mattina è tornata a zampillare la fontana ‘simbolo’ di Perugia.

Una cerimonia semplice ma solenne quella a cui ha partecipato sindaco Andrea Romizi assieme all’assessore ai lavori pubblici Francesco Calabrese e a Gabriele De Micheli, che ha gestito i lavori tecnici e a Maria Cristina Timpani che si è occupata del restauro della Fontana Maggiore. In piazza IV Novembre, con il sole alto e la città invasa da giovani aspiranti giornalisti, turisti e semplici cittadini, la fontana è tornata a splendere in tutta la sua bellezza e magnificenza. 

GUARDA LE FOTO

Gli interventi Per ripristinare il funzionamento della fontana, realizzata da Nicola e Giovanni Pisano alla fine del 1200, è stato necessario rifare il sistema idraulico, ormai risalente all’ultimo restauro degli anni Novanta e impermeabilizzare la vasca inferiore. Il problema principale, infatti, erano le perdite di acqua, che in alcuni giorni defluiva copiosamente dalla piazza verso corso Vannucci. Installata anche una tecnologia ‘antialghe’ che dovrebbe prevenire il formarsi di quella antiestetica patina verdastra che spesso si nota nei monumenti con acqua. Durante i lavori idraulici, c’è stato anche il restauro e la ripulitura di tutto il monumento.

GUARDA IL VIDEO

Sei mesi Interventi che hanno richiesto tempi più lunghi rispetto a quelli preventivati perché, come ha spiegato la dottoressa Timpani «i lavori di restauro avevano bisogno di un range di temperatura molto preciso e per quanto riguarda il lavoro di impermeabilizzazione delle vasche abbiamo dovuto aspettare che la temperatura fosse almeno superiore a 16 gradi e che ci fossero due settimane consecutive senza pioggia. Quindi nonostante fossimo sempre sincronizzati con le previsioni meteo ci è voluto più tempo». Da inizio settembre a fine marzo.

Due step I lavori di restauro, eseguiti da una ditta di Spoleto sotto la supervisione dei due restauratori Gianni Frascarelli e Simona Santarelli, sono consistiti in un intervento iniziale di ripulitura delle superfici, nel consolidamento delle statue ormai erose dal tempo e nella pulizia del paramento e del catino bronzeo con le tre grazie, tutto realizzato con metodi meccanici e artigianali. Nella seconda fase si è invece proceduto agli interventi di impermeabilizzazione, interventi sui gradoni esterni e la gradinata che circonda la fontana. Rimosso il vecchio manto impermeabile, quello nuovo è stato realizzato con materiali più elastici e all’avanguardia che assicureranno una tenuta maggiore. Dopo di ché si è proseguito con l’impermeabilizzazione del catino superiore e inferiore, quest’ultimo molto complicata. Anche le colonne, con i capitelli, sono stati restaurati integralmente.

Vecchi lavori «L’acqua che alimenta la Fontana Maggiore – ha invece chiarito l’ingegner De Micheli- proviene da un circuito idraulico chiuso con vasca interrata di accumulo, reintegrato all’occorrenza dalla rete idrica cittadina». Nel 2015 sono stati eseguiti lavori di rifacimento completo dell’impianto idraulico e di trattamento chimico-fisico delle acque della fontana, in conformità alle specifiche richieste per la salvaguardia del paramento murario della fontana dalla Soprintendenza ai beni monumentali di Perugia.

I filtri L’acqua della fontana, dopo aver subito un processo di filtraggio meccanico, viene additivata con prodotti chimici idonei alla disinfezione, al controllo del corretto grado di acidità, di salinità e alla prevenzione della formazione delle alghe e del calcare. Con l’occasione sono stati eseguiti lavori di rifacimento completo dell’impianto elettrico. Il locale tecnico interrato è dotato di un sistema di espulsione dell’acqua in fossa e di un sistema di allarme collegato al corpo di guardia dei Vigili Urbani, in caso di allagamento.

Le statue «Quello di oggi è un momento particolare – ha ammesso il sindaco Andrea Romizi – una giornata di grande valore per tutti noi perugini sotto il profilo identitario» mentre a raccontare la storia dell’opera è stato il consigliere Francesco Vignaroli che, tra le altre cose, ha sottolineato come di 74 delle 75 statue presenti sulla Fontana sia ben conosciuto il significato. Resta un mistero quello della statua più nota, ossia le tre donne poste in cima alla Fontana per le quali si ipotizza la tesi dell’allegoria del buon governo.

Orgoglio cittadino Infine l’assessore Calabrese ha sottolineato come l’emozione manifestata da De Micheli racconti l’amore con cui i protagonisti del recupero hanno seguito i lavori. «Grazie a loro per noi perugini oggi c’è la grande gioia di vedere la fontana, simbolo della città, nella sua forma migliore. È un modo, crediamo, per recuperare lo spirito del tempo in cui fu costruita».

I prossimi interventi Il ‘piano fontane’ dell’amministrazione comunale è stato anticipato a umbriaOn da Gabriele De Micheli, dirigente dei Servizi Tecnologici ed Energetici del Comune di Perugia: «Sono previsti interventi sul altre quattro fontane. In primis, le due di piazza Italia e quella di piazza Vittorio Veneto, davanti alla stazione, dove è in corso anche il rifacimento dell’impianto di illuminazione con dei led particolari che possono illuminare il getto d’acqua con colori diversi, tematizzati, in occasione di eventi particolari. Magari, per fare un esempio, se il Perugia andrà in serie A, la coloreremo di bianco e rosso. In occasione della giornata sull’autismo potremmo colorarla di blu. E così via. Entro aprile saranno terminati i lavori».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli