Fontana piazza Tacito: Gizzi si ‘arrende’

Terni: la Soprintendenza fa marcia indietro e dà l’ok al distacco del mosaico. Prima però si dovrà effettuare un test

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Dopo mesi di attesa, si sblocca la situazione della fontana di piazza Tacito. Il soprintendente per i beni architettonici e paesaggistici dell’Umbria, l’architetto Stefano Gizzi, ha dato infatti il via libera al distacco dei mosaici dello zodiaco, dopo aver sostenuto a lungo la necessità di procedere ad un restauro dell’opera in situ. Ora – su indicazione dell’Istituto superiore del restauro – si procederà ad un ‘test’ delle tecniche di distacco. Se l’esito dell’indagine sarà positivo, si potrà andare avanti con la rimozione e il restauro dell’opera.

Prove tecniche Dopo l’ok del soprintendente – a lungo invocato e ‘sollecitato’ da fondazione Carit e istituzioni, non senza momenti di tensione – la palla è passata al direttore dell’Istituto superiore del restauro (Iscr) che ha fornito tutte le ‘istruzioni’ per effettuare una prova di distacco delle tessere che interesserà circa due metri quadrati dell’opera del Cagli. Lo stesso Istituto ha anche fornito al responsabile unico del procedimento i riferimenti di tutte le imprese che possono eseguire l’intervento: obiettivo è quello di procedere al ‘test’ entro i primissimi giorni del 2016. In base ai risultati, il restauro dell’opera potrà finalmente ripartire.

Il restauro L’operazione di rimozione conservativa dei mosaici dovrebbe durare circa due mesi. «In primavera – spiegano dal Comune – inizieranno le procedure per la ricostruzione del nuovo mosaico seguendo i disegni originali di Corrado Cagli, utilizzando però tecniche di realizzazione adeguate alla conservazione e all’azione dell’acqua che verrà trattata con un impianto tecnico all’avanguardia realizzato da Asm, per renderla meno ‘aggressiva’ verso il rinnovato mosaico». L’obiettivo è concludere l’intervento in un anno. «Siamo da sempre pronti a proseguire nei lavori di recupero e valorizzazione della fontana – spiega l’assessore ai lavori pubblici Stefano Bucari -. Come assessorato e come uffici comunali, questo intervento rientra tra le priorità assolute. L’apporto di una progettazione di qualità, che si sta avvalendo anche della consulenza dell’istituto superiore del restauro di Roma, è un elemento di grande garanzia».

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