Freccia Perugia-Milano «Evento storico»

L’Alta velocità arriva in Umbria da inizio febbraio: andata e ritorno tutti i giorni con fermate intermedie a Firenze e Bologna

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Due corse al giorno, andata e ritorno. L’Alta velocità arriva in Umbria da inizio febbraio, con un treno che partirà da Perugia la mattina alle 5 e arriverà a Milano alle 8.30. Il ritorno partirà dal capoluogo lombardo alle 18.45 con arrivo a Perugia poco dopo le 22.

Metropolitana d’Italia Anche in Umbria, dunque, arrivano i treni Alta velocità di Trenitalia che viaggeranno tra Perugia, Firenze, Bologna e Milano fino a Torino e che si vanno ad aggiungere all’offerta costituita da quattro corse intermodali treno e bus Freccialink con cambio a Firenze, due corse dirette Intercity e le soluzioni Regionali + Frecce con cambio a Firenze. L’annuncio, tanto atteso, l’ha dato la presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini nel corso di una conferenza stampa organizzata assieme a Trenitalia, all’assessore regionale ai trasporti Giuseppe Chianella e al sindaco di Perugia Andrea Romizi, che si è tenuta mercoledì mattina, a palazzo Donini, per illustrare i dettagli della sperimentazione dell’Alta velocità che durerà un anno.

REGIONE E TRENITALIA – LE INTERVISTE

Bella occasione «Una rivoluzione, piccola o grande questo lo vedremo, rispetto ai nostri stili di vita e alle abitudini delle nostre aziende. Ci abitueremo a questi orari e sarà una bella occasione», ha commentato il sindaco Romizi. «Su questi temi non possono esserci differenze di vedute e anche nel consiglio comunale c’è stata unanimità. Ringrazio la presidente Marini perché ha tenuto la barra dritta anche di fronte a certe polemiche che nemmeno io ho ben capito».

Trenitalia Grazie a questo nuovo servizio, ha spiegato la presidente Marini, verrà quindi ulteriormente esteso il network Frecciarossa in modo da migliorare la mobilità del territorio umbro, assicurando copertura a bacini di traffico oggi non pienamente presidiati ed assecondando anche la domanda di leisure. «La nostra azienda è al servizio del paese – ha detto Orazio Iacono, ad di Trenitalia oggi a Perugia – sta lavorando per migliorare la qualità degli spostamenti dei cittadini e, insieme, la loro qualità di vita. Ampliare i benefici dell’Alta velocità a territori non toccati direttamente dall’infrastruttura veloce è uno dei nostri obiettivi, che perseguiamo convinti di poter attrarre una significativa domanda e, contemporaneamente, rendere un servizio utile e apprezzato dalla clientela che potrà trarre significativi benefici nella propria esperienza di viaggio».

I prezzi dei biglietti saranno di poco superiori al costo attuale della tratta Arezzo-Milano che, attualmente, si aggira intorno ai 39,90 euro. «Non è che stiamo facendo il trenino di Città della Domenica – ha sottolineato la presidente Marini – facciamo una cosa che pensiamo duri e noi come istituzioni faremo in modo di pubblicizzare il servizio». E il collegamento su Roma? «Stiamo lavorando per integrare Fcu e treno veloce Perugia-Terni-Roma in modo da accorciare i tempi di percorrenza verso la capitale». In media il servizio riguarderà fra i 30 e i 50 passeggeri in media ogni giorno. Sono dati che arrivano dall’analisi dei passeggeri che utilizzano Freccialink e Tacito. «Ovviamente – puntualizza Iacona – puntiamo ad aumentare queste cifre contando sul fatto che ora che il servizio c’è ci saranno più persone che sceglieranno il treno anziché l’auto».

Polemiche «Vedere un Frecciarossa in partenza dalla stazione di Perugia significa fare un salto di scala rispetto all’attuale situazione» ha spiegato la presidente Marini da mesi alle prese col ‘nodo’ trasporti in Umbria. Dopo il passaggio di ex Fcu a Rfi, infatti, con la linea che dovrebbe essere pronta nel 2018, ora la conferma dell’Alta velocità in Umbria o, almeno, a Perugia. Le polemiche, probabilmente, sono dietro l’angolo ma come ha spiegato Romizi «Un capoluogo forte è un aiuto per tutta la regione. Questa cosa non può essere considerata in competizione con altre città del territorio. Un bel regalo natalizio che io unisco idealmente al nostro progetto di banda larga che supera distanze virtuali così come il Frecciarossa supera distanze fisiche».

Frecciabianca a Spoleto «Questa cosa non era né scontata né semplice, – ha aggiunto l’assessore regionale ai trasporti Chianella – sia dal punto di vista tecnico che da quello amministrativo. Ora tocca a noi gestirla e saremo in grado di farlo. La stavamo ipotizzando fin dalla scorsa primavera, quando nel periodo pasquale c’erano grosse polemiche sul tema trasporti». Ora l’Alta velocità apre il fronte anche su altri temi caldi. A partire dalla fermata del treno Frecciabianca a Spoleto. «Era uno dei pallini del sindaco Cardarelli e capirete la mia emozione nel sottolineare questo aspetto», spiega la Marini. «Stiamo studiando iniziative anche per Terni».

Carla Casciari «L’ufficializzazione dell’accordo tra Regione Umbria e Trenitalia per il Frecciarossa che parte da Perugia è una grande opportunità per tutta l’Umbria che si collega così alla ‘metropolitana d’Italia dell’alta velocità», commenta il consigliere regionale Carla Casciari (PD), ricordando di essere stata uno dei firmatari della mozione sul Frecciarossa presentata lo scorso maggio in Aula. «La partenza da Perugia nella primissima mattina consentirà di raggiungere non solo Milano alle 8.30, ma ci connetterà a Bologna, Firenze e Torino ritornando in giornata. Una soluzione subito operativa, un tassello ulteriore per essere una regione ancora più ‘collegata’ dopo il completamento dei tratti di superstrada Foligno-Civitanova e Perugia-Ancona, i lavori sulla Ferrovia Centrale Umbra per l’adeguamento agli standard nazionali, l’attivazione del biglietto unico ‘UmbriaGO’ per muoversi sulla rete regionale dei trasporti, la consegna dei lavori per il raddoppio della ferrovia Ponte San Giovanni-Sant’Anna di Perugia». Le numerose prese di posizione contro il Frecciarossa da Perugia, aggiunge, «sono segnali di forte miopia o, ancora più grave, di mero cabotaggio politico elettorale. Dal punto di vista tecnico arretrare ulteriormente il treno in binari locali aumenterebbe i tempi di percorrenza verso la linea ad alta velocità agganciata a Terontola, rendendo i tempi non competitivi. Perugia, che in questa fase storico-politica soffre di un pericoloso immobilismo e della mancanza di una visione strategica, è comunque sede del principale nosocomio dell’Italia centrale tra Firenze e Roma e di un eccellente polo di alta formazione».

Marco Squarta «La connessione di Perugia e dell’Umbria alla ‘metropolitana d’Italia’ è il risultato di battaglie importanti mirate a consentire ai nostri territori un rilancio turistico ed economico che, attraverso l’alta velocità ferroviaria, conduca la regione fuori dalla crisi e dagli effetti nefasti del sisma», è il commento del consigliere regionale Marco Squarta (FdI). «Le due corse giornaliere del convoglio ad alta velocità rappresentano un primo incremento del sistema regionale dei trasporti e permetteranno all’Umbria di fare un balzo in avanti, avviandosi ad uscire dal decennale isolamento. Questa è una data storica, un obiettivo che credo di aver contribuito a raggiungere attraverso interrogazioni e mozioni, ipotizzando anche iniziative eclatanti sui binari se non ci fossero stati segnali precisi. Siamo solo all’inizio, questo è solo il primo passo per dotare la regione di collegamenti viari e ferroviari rapidi, confortevoli e sicuri».

Giacomo Leonelli «L’arretramento del Frecciarossa da Arezzo a Perugia è un primo grande passo per agganciare la nostra regione all’Alta velocità. Una giornata di svolta per l’Umbria, frutto di un importante lavoro portato avanti dalla Giunta con il sostegno del gruppo del Partito Democratico a palazzo Cesaroni. Quando a maggio io ed altri colleghi del PD presentammo la mozione, poi votata a luglio, per chiedere l’impegno verso questo risultato ci risposero che si trattava del libro dei sogni, oggi invece dimostriamo che la serietà e l’impegno producono risultati concreti», sottolinea il consigliere e segretario regionale del Partito Democratico Giacomo Leonelli. «Da domani occorrerà lavorare con le fondazioni bancarie, gli operatori economici, gli ordini professionali e le categorie produttive per sostenere questo servizio, perché rappresenta un aiuto importante per l’economia dell’Umbria visto che permette di arrivare a Milano prima delle 9, consentendo ad una clientela business, soprattutto dal capoluogo, ma anche da un territorio più vasto, di raggiungere Milano e Torino in orari compatibili con la propria attività professionale e tornare in giornata. Ed inoltre occorrerà continuare a lavorare sul fronte politico, perché questa buona notizia non rappresenta un traguardo finale, ma un punto di partenza, e non preclude la possibilità di concretizzare le altre ipotesi in campo».

Claudio Ricci «Il Frecciarossa, da febbraio, partirà da Perugia per Milano, ore 5.13, con rientro alle ore 18.45. Fermate ad Arezzo, Firenze e Bologna. Tempo di percorrenza circa 3.15 ore. Nel contempo è stata annunciata la fermata del treno Frecciabianca a Spoleto», così il consigliere regionale Claudio Ricci (Ricci presidente). «Prendiamo atto, con piacere, dell’attivazione di un servizio strategico per lo sviluppo del territorio. È stato un lavoro sostenuto, seppur con diversità di prospettive, dall’Assemblea legislativa in forma unanime. Nel giugno 2015, all’inizio della X legislatura, cominciai a presentare le prime mozioni sullo sviluppo del sistema ferroviario alta velocità in Umbria e la richiesta della fermata del Freccia Bianca a Spoleto. Ora mi auguro, dopo questo primo passo, e in linea con quanto integrato ieri nel Documento di economia finanza Regionale (Defr), che i servizi Frecciarossa si possano sviluppare anche a Terni e toccando le stazioni di Spoleto, Foligno, Assisi e Perugia (connessione con l’Aeroporto e centro città)».

Il Movimento 5 Stelle «Avevamo per primi desiderato che un ‘Freccia’ arrivasse in Umbria, sollevando il tema in Aula e sulla stampa. E avevamo soprattutto chiesto che l’anelato Freccia servisse le principali comunità: la Regione eviti di fare figli e figliastri, non si limiti all’elemosina ferroviaria di un miserrimo arretramento, ma colleghi davvero l’Umbria intera, senza deprivare molti territori di una chance qualificante, costringendo tanti ad arrancare, oltre le già cogenti crisi morali e materiali», è quanto dichiarano i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle, Andrea Liberati e Maria Grazia Carbonari. «Oggi è il giorno in cui, ancora una volta, tacciono i sindaci di Terni e Foligno, nel loro consueto stile di piccoli funzionari di partito. Anche grazie alla loro connivente omertà, al loro assordante silenzio, al loro non reclamare alcunché, Catiuscia Marini può lasciare definitivamente fuori Terni, Foligno e il resto dell’Umbria da una decisa possibilità di rilancio. Fatto che abbiamo contestato e contesteremo ancora, perché altre Regioni hanno invece collegato col ‘Freccia’ le loro più importanti città». Oggi, per i 5 Stelle «è pure il giorno in cui molti consiglieri regionali diventano consiglieri comunali, dimenticando di rappresentare tutti i territori, a partire dalle aree rimaste indietro in tutte le statistiche. Aree che dovevano essere unite da un treno che, invece, separa, anche per via dell’orario assurdo in cui è prevista la partenza da Perugia, città non raggiungibile alle 5 del mattino tramite altri convogli, se non prendendo la macchina e recandosi direttamente a Fontivegge». Inifne per Liberati e Carbonari, «grottesco è stanziare ulteriori risorse per il Gruppo FS, quando Trenitalia già riceve da tempo ben 37 milioni di euro all’anno, senza la minima concorrenza e senza mai mettere in discussione Contratto di servizio, puntualità e materiale rotabile. Soprattutto senza investimenti sull’infrastruttura, con una Foligno-Perugia-Terontola e una Orte-Falconara ferme alla prima metà del ‘900. Episodi che complessivamente tradiscono l’impoverimento anzitutto culturale del personale politico in Umbria, con la conseguente mancanza di un orizzonte strategico e integrato per l’intera regione: e gli esiti sono sotto gli occhi di tutti».

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