Frecciarossa per Milano polemiche sui cambiamenti

Slittamento orario in partenza e cambio di arrivo (Rogoredo). Modifiche anche al ritorno (che parte da Porta Garibaldi). Ma dall’azienda dicono che non c’è nulla di definitivo

Condividi questo articolo su

Trenitalia non dà spiegazioni e nemmeno conferma la notizia – anticipata dai alcuni giornali nella mattinata di giovedì – sul cambiamento di orario e di destinazione del Frecciarossa Perugia-Milano, su cui tanti proclami sono stati fatti nell’ultimo anno.

Cosa cambia (forse)

Ci sarà un lieve slittamento di orario (partirà dal capolugo un quarto d’ora dopo) e questo non è detto sia un male, visto che in tanti si lamentavano per la levataccia. Ma quel che più preoccupa è il cambio di arrivo; non più Milano Centrale ma Milano Rogoredo, fuori mano rispetto al centro cittadino e quindi più scomoda per molti dei pendolari con il capoluogo lombardo, che saranno costretti quindi a prendere un nuovo mezzo, pagando di più e mettendoci più tempo. La fonte – al momento – è il sito di Trenitalia. E per verificare basta provare a comprare un biglietto dal sito. Cambia anche il ritorno non più da Milano Centrale ma da Milano Porta Garibaldi, con arrivo a Perugia alle 22,25.

Ferrovie non commenta

I rappresentanti umbri delle Ferrovie preferiscono non commentare la notizia e non la confermano, lasciando intendere che nei prossimi due mesi potrebbero cambiare delle cose rispetto a quanto lascia intendere il sito. E magari non è escluso che, con la nuova giunta regionale, si studieranno correttivi urgenti.

La politica: «Frecciarossa? Tutto bene, anzi no…»

All’inizio, nella fase dell’eccitazione collettiva, da destra a sinistra in tanti puntavano ad intestarsene la paternità: il primo viaggio era il festival della trasversalità politica con esponenti di Regione, Provincia, Comune e parlamentari di tutti gli schieramenti. Solo che poi – negli ultimi tempi – in vista delle regionali, in tanti lo hanno snobbato un po’ e negli ultimi giorni qualcuno – Salvini in primis – lo ha palesemente criticato in diverse uscite pubbliche, parlando di ‘orario assurdo’ e di necessità di ripensare il sistema di trasporti da e verso l’Umbria.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli