Fuga da Viterbo a Terni «Non è imputabile»

Non è capace di intendere né di volere il 28enne protagonista lo scorso giugno di una folle corsa stoppata dalla polizia

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Non è capace di intedere né di volere e per questo non è imputabile. Si chiudono così le vicende processuali del 28enne di Viterbo, protagonista lo scorso giugno di una folle fuga in auto dal capoluogo della Tuscia fino a Terni, ‘stoppato’ dalla polizia lungo la strada Marattana.

«Non può stare in giudizio» Il dato è emerso nei giorni scorsi, nel contesto dei procedimenti penali che lo vedevano imputato di fronte al tribunle di Terni, fra cui quello per l’inseguimento che si era concluso con un bilancio ‘modesto’ – a fronte degli enormi rischi corsi – di due agenti della polizia di Stato feriti in maniera non grave. In quell’occasione per fermare il 28enne erano stati sparati anche dei colpi di pistola. Le conclusione del perito incaricato dal tribunale, chiamato a valutare le condizioni psichiatriche del giovane, sono state fatte proprie dai giudici Barbara Di Giovannantonio e Massimo Zanetti che, in base all’articolo 85 del codice penale, ne hanno sancito l’incapacità di stare in giudizio.

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