Falconara vs Ternana, bagarre prosegue

Futsal femminile, il club marchigiano inoltra appello contro la decisione del giudice sportivo per lo 0-1: nel mirino la posizione di Eleonora Cipriani

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Non c’è niente da fare, una sfida tra Falconara e Ternana Femminile del futsal non può andare liscia. Ormai il ricorso – sponda marchigiana che, in questo modo, lo scorso anno ha ottenuto sei punti su sei – è consuetudine: dopo la vittoria rossoverde di misura e il primo tentativo respinto dal giudice sportivo, la squadra di Massimiliano Neri ci riprova e questa volta si spinge anche oltre. C’è l’esposto-denuncia nei confronto del club di via Campania e della Divisione C5.

LA VITTORIA DI FALCONARA

L’appello e l’attacco: «Diverse violazioni Ternana»

Si va al II° grado. Il team marchigiano lo annuncia con un lungo comunicato apparso sul profilo ufficiale facebook: «Il Città di Falconara comunica di aver inoltrato appello, tramite il proprio legale Michele Cozzone, presso la corte sportiva d’appello avverso la decisione del Giudice Sportivo di convalidare lo 0-1 maturato in Città di Falconara-Ternana Calcio Femminile.  Comunica inoltre di aver inoltrato un esposto-denuncia alla Procura Federale della Figc, alla Procura Generale del Coni, all’ufficio legale della Figc e alla Lega Nazionale Dilettanti, in merito alle diverse violazioni regolamentari e disciplinari perpetrate dalla S.S.D. A.R.L. Ternana Femminile in occasione di alcune gare del campionato nazionale serie A femminile di calcio a 5 2018/2019, nonché con riguardo alla anomala e sospetta situazione venutasi a determinare nell’ambito della pratica di riconoscimento, presso la Divisione calcio a cinque, della condizione di ‘formata in Italia’ della calciatrice del club umbro Eleonora Cipriani».Il tutto corredato da un paio di immagini riguardanti il sistema per l’invio dei dati.

IL GIUDICE SPORTIVO RESPINGE IL RICORSO MARCHIGIANO

Eleonora Cipriani

Bramucci in tackle

Durissimo il numero uno del Falconara, Marco Bramucci: «La vicenda in cui ci siamo imbattuti è di una gravità assoluta e non può e non deve passare inosservata. Il nostro reclamo – spiega – in primo grado, preannunciato il 4 febbraio e notificato alle parti mercoledì 6, era in realtà un ricorso molto semplice: la Ternana si era presentata in campo il 3 febbraio con solo 5 formate in Italia, contravvenendo il regolamento che obbliga le squadre in serie A femminile a schierarne almeno 6. In data 12 febbraio (!) abbiamo ricevuto le controdeduzioni del club umbro che dichiaravano di aver provveduto in data 1 febbraio a depositare a mano presso la sede di Roma della Divisione nazionale il certificato storico di residenza della calciatrice Eleonora Cipriani, stante il mancato funzionamento del portale della Lnd da cui si dovrebbe spedire on line questo tipo di documentazione. Pertanto la calciatrice Cipriani, attraverso la consegna di questo documento, sarebbe stata da ritenersi ‘formata in Italia’ da quella precisa data e quindi la società umbra sarebbe stata in regola avendo schierato così 6 ‘formate in Italia’ nella gara del 3 febbraio. La Ternana Calcio Femminile si sarebbe accorta intorno a giovedì 31 gennaio che la propria calciatrice Eleonora Cipriani non sarebbe ancora ‘formata in Italia’.  Prodotto il certificato storico di residenza della propria tesserata in data 1 febbraio presso l’anagrafe di Terni, avrebbe cercato di spedirlo tramite l’area on line riservata alle società; ma il malfunzionamento del portale le avrebbe impedito di completare questa operazione. Questo malfunzionamento è una bugia, dal momento che venerdì 1 febbraio 2019 il portale della Lnd ha funzionato sempre correttamente. La società umbra avrebbe deciso di mandare il proprio presidente Bruno Bevilacqua a Roma a consegnare a mano questo certificato storico di residenza direttamente presso gli uffici della Divisione. Perché la Ternana si è accorta solo il 1 febbraio del fatto che Eleonora Cipriani non fosse ‘formata’, rischiando di perdere a tavolino le gare con il Montesilvano (12° giornata, conclusa 3-3), con il Futsal Femminile Cagliari (14° giornata, vinta 5-2), con il Futsal Breganze (15° giornata, vinta 5-1) avendo schierato in tutte queste gare solo 5 formate più la stessa Cipriani? Perché tutta questa fretta tanto da correre addirittura a Roma per ‘formare in Italia’ una calciatrice che, a detta del proprio allenatore, era il quarto portiere e pure infortunato, avendo già nella propria rosa tante altre calciatrici “formate in Italia, alcune mandate in tribuna il giorno stesso della gara contro il Città di Falconara? A queste domande non vogliamo risposta perché ovviamente la Ternana risponde a se stessa. Ci interessa analizzare invece il comportamento della Divisione nazionale calcio a 5. O meglio di qualcuno di essa, dal momento che non ci è dato ancora di sapere con chi la società umbra abbia interagito. Affidiamo alle indagini della Procura Federale Figc e a quella Generale del Coni il compito di fugare i nostri dubbi, di rispondere alle nostre domande. Sperando che sia un’indagine veloce, seria e al contempo accurata. Non è più solo una questione di tre punti. Il calcio a 5 tricolore merita di sapere se il campionato femminile di serie A è un campionato regolare. Il futsal italiano deve conoscere come opera qualcuno all’interno della Divisione nazionale». Parola – lecito attendersela – alla Ternana e a chi dovrà giudicare.

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