Gabelletta, dal suolo spuntano altri rifiuti

Terni: proseguono gli scavi dei Carabinieri Forestali, con i Vigili del Fuoco e Arpa. Il reato è ‘attività di gestione rifiuti non autorizzata’

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La conferma, se mai ce ne fosse stato bisogno, che gli spazi verdi circostanti la Coop di Gabelletta, sono ricolmi di rifiuti speciali: cemento armato, calcinacci, cartongesso, residui di lavorazioni edili ricollegabili ai lavori di costruzione del complesso commerciale.

Al lavoro La seconda giornata di ‘scavi’ nell’area già oggetto di sequestro probatorio da parte della procura di Terni, nella persona del pm Raffaele Iannella, ha dato esito positivo. Giovedì mattina i vigili del fuoco – con il coordinamento dei carabinieri forestali di Terni e alla presenza di tecnici Arpa Umbra – hanno ripreso le verifiche sui terreni ‘sospetti’ iniziate la mattina precedente.

Conferme E, analogamente a quanto già accaduto, sono emersi altri rifiuti speciali in quantità consistente. Tale da confermare l’ipotesi degli investigatori, quella cioè che il sottosuolo fra il plesso e Fontana di Polo, sia stato usato per nascondere gran parte dei materiali di risulta derivanti da lavori edili.

Cosa accade Ora la procura potrebbe indagare più soggetti per il reato previsto dall’articolo 256 del Testo unico sull’ambiente: ‘Attività di gestione rifiuti non autorizzata’. E la stessa autorità giudiziaria potrebbe presto ordinare la bonifica ed il ripristino dello stato dei luoghi.

Impatto sull’ambiente e la salute Dalle analisi che verranno eseguite nei prossimi giorni, si potrà comprendere l’eventuale impatto sull’ambiente. Non lontano dal punto in cui i rifiuti sono stati portati alla luce, ci sono i pozzi di Fontana di Polo che riforniscono di acqua potabile una delle zone più popolose della città, quella di Terni Nord. E la vicenda sembra tutto fuorché conclusa.

M5S Intanto, in Comune, il consigliere M5S Thomas De Luca ha presentato un atto – approvato dal consiglio comunale – che impegna il sindaco «ad acquisire le informazioni necessarie da parte della Procura della Repubblica sulla presenza di eventuali rifiuti pericolosi per la salute pubblica, nonché ad emanare conseguentemente e con urgenza le doverose ordinanze. Pretendiamo piena chiarezza sulla vicenda – spiega De Luca – e sulle dinamiche che l’hanno generata. Pretendiamo risposte da parte degli organi di controllo preposti: è una situazione inquietante e che pone enormi interrogativi sul reale stato di contaminazione e pericolosità dei nostri suoli in cui per anni si è proceduto in condotte folli, sotterrando rifiuti in maniera incontrollata».

Il Pd: «Intollerabile» Sull’argomento, nella serata di giovedì, è intervenuto anche il Pd: «Lo smaltimento – la nota della segreteria comunale – illecito di rifiuti speciali nella zona di Gabelletta è un’azione grave e intollerabile, ancora di più perché avviene in una città che ha già subìto per tutto il secolo scorso il peso della presenza di grandi industrie che operavano in assenza di leggi sui rifiuti e a cui oggi si tenta, non senza problematiche, di porre un rimedio. Oggi le leggi ci sono e siamo fiduciosi che la Magistratura riuscirà ad accertare in breve le responsabilità e punire i responsabili, perché paghino per ciò che hanno fatto e ripristinino le condizioni ambientali, con le opportune bonifiche. Chiediamo inoltre alle istituzioni di garantire in futuro procedimenti di verifica e controllo più stringenti su tutti i cantieri, per migliorare la prevenzione verso questi comportamenti criminali. Sollecitiamo infine il Consiglio Comunale – conclude – a discutere dell’azzeramento del consumo di suolo, che nel nostro Comune è già tra i più alti della Regione e della necessità di riutilizzare e riqualificare il patrimonio già esistente come punto cardine per lo sviluppo futuro della nostra città».

 

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