Svolgimento dell’attività sportiva come inclusione sociale e benessere psicofisico, in particolar modo nella preparazione e nella formazione di atleti con disabilità visiva all’arrampicata, discipline riguardanti la montagna e il judo. Questo l’obiettivo che si pone il ‘patto di collaborazione’ stipulato tra il Comune di Terni e Vitaliano Scorsolini, papà del campione 19enne della specialità – non vedente – Gabriele Scorsolini: sarà lui il principale protagonista del progetto.
UN MESE FA L’ASSALTO DEI LADRI, GABRIELE LI METTE IN FUGA
Di cosa si tratta
Lo scorso 1° febbraio il papà di Gabriele ha chiesto all’amministrazione di poter stipulare il ‘patto di collaborazione’ per, appunto, preparare atleti con disabilità legati alla vista allo sport. Nessun problema, ci pensa il pluripremiato 19enne: avrà la possibilità di occuparsi della formazione degli scalatori – in ambienti specifici ed idonei – per un massimo di cinque persone. Come da prassi in questi casi sarà creato un laboratorio urbano permanente per la verifica periodica del progetto e delle attività messe in programma: il Comune darà una mano attraverso la promozione e la pubblicizzazione del percorso dei due Scorsolini. Per palazzo Spada – c’è anche un gruppo di lavoro – il responsabile sarà il dirigente Andrea Zaccone.
IL VIDEO PER SENSIBILIZZARE GLI AUTOMOBILISI: «FATE ATTENZIONE»