Gesenu in GreenAsm, sindaco «disorientato»

Narni, De Rebotti: «Istituzioni all’oscuro, strategie poco chiare». La proposta di un consiglio comunale congiunto con Terni

Condividi questo articolo su

«Disorientamento e disallineamento»: usa questi due termini chiari il sindaco di Narni, Francesco De Rebotti, nel commentare la notizia della presunta volontà della Gesenu – che, sottolinea, è «ufficiosa perché mai partecipata ai soggetti istituzionali» -, di acquisire la quota di TerniEnergia in Green Asm, soggetto proprietario e gestore del biodigestore di Nera Montoro, che tratta la frazione organica dei rifiuti. Una reazione, quella del primo cittadino narnese, dettata dal fatto che a sua parere si continuano a «registrare notizie di interessi, strategie aziendali non comprensibili e chiare, protagonismi slegati da qualsiasi volontà di programmazione comune che, sempre più insistentemente, tirano in ballo ipotesi che riguardano il nostro territorio».

GESENU IN GREENASM, M5S SULLE BARRICATE

Gli interrogativi

Ecco che allora De Rebotti pone alcune questioni. «Quali sono – si chiede – i reali interessi di Gesenu sul sito di Nera Montoro? Qual è il suo progetto? A quali finalità e obiettivi risponde? Qual è il ruolo e, anche qui, il progetto di sviluppo di Asm nell’impianto GreenAsm e più in generale nella filiera della gestione dei rifiuti? Dopo aver assistito all’ingresso nel settore idrico, quale ruolo intende assumere e di quale progetto è portatrice Acea di cui si è ventilato, anche per essa, un interessamento all’area di Nera Montoro? Come tutto ciò potrebbe e dovrebbe trovare coerenza progettuale nello sforzo programmatorio e decisorio che spetta alle istituzioni?».

GESENU IN GREENASM: «QUAL È IL RUOLO DI RICCI?»

Nodo investimenti

A corollario di tutto ciò, sempre a detta del sindaco, «c’è l’imprescindibile necessità, per quanto riguarda l’impianto GreenAsm di Nera Montoro e prima di qualsiasi valutazione in ordine alla sua funzione ampliata o di gestione diversa, di renderlo oggetto di un investimento indirizzato a renderlo aggiornato tecnologicamente e strutturalmente onde evitare i problemi di impatto, in particolare odorigeno, sulla comunità locale. È ora di produrre certezze e chiarezza – continua il sindaco – attraverso un confronto che parta anche dalle domande che ho umilmente posto. Un dibattito che non può che essere territoriale e che chiedo sia promosso dal Comune di Terni, anche in qualità di soggetto di riferimento di Asm, e coinvolgente i soggetti industriali presenti, a varia natura, sul territorio».

Il confronto con palazzo Spada

A questo scopo De Rebotti annuncia che chiederà ufficialmente al sindaco di Terni ed ai presidenti di consiglio comunale di Narni e Terni la possibilità di tenere un consiglio comunale congiunto per tracciare il percorso che si intende intraprendere, con la presenza dei sindaci del territorio della provincia. «Ciò in coerenza con la volontà espressa dal Comune di Terni di dar vita, a breve – sottolinea -, ad una pianificazione strategica rinnovata che, dal mio punto di vista, non può che essere territoriale, integrata ed aperta ai vari temi che ci vedono indissolubilmente legati (infrastrutture, mobilità, produzione manifatturiera, turismo, servizi sanitari, formazione, cultura per citarne alcuni) a partire, come sottolineato, da quello ambientale e della gestione del ciclo dei rifiuti».

Obiettivo sviluppo sostenibile

«Solo agendo in questa direzione – conclude De Rebotti -, con questo metodo ed in questa prospettiva sarà possibile ristabilire la giusta autorevolezza che spetta a questa parte di territorio regionale e rispondere all’ambizione che ci accomuna di aprire una fase di sviluppo integrato, sostenibile, originale e vantaggioso per i nostri cittadini e, non da ultimo, corrispondente alle attese ed alle sollecitazioni delle rappresentanze categoriali, dei sindacati e del mondo associativo.Un interesse dettato principalmente dall’attenzione che abbiamo sempre posto sul progetto di riconversione dell’area industriale ex-chimica di Nera Montoro a produzioni sostenibili, a basso impatto e indirizzate soprattutto al ciclo di recupero, riuso e riutilizzo della materia».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli