Gesenu in GreenAsm: «Quale ruolo di Ricci?»

Terni, il comitato ‘No Inceneritori’ chiede chiarimenti sul presidente di Asm e azionista di Italeaf, azienda che controlla il biodigestore di Narni: «Dica quali interessi difende»

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«Gesenu in società con Asm a Narni, quale il ruolo dell’attuale presidente di Asm e azionista di Italeaf?»: a porsi questa domanda è il comitato ‘No Inceneritori’ di Terni, di fronte alla notizia secondo la quale la società che gestisce la raccolta di rifiuti a Perugia sarebbe prossima ad acquistare da Ternienergia il 50% della società GreenAsm, società che gestisce il biodigestore dove oggi viene smaltito l’organico derivante dalla raccolta differenziata, di cui l’altro socio è proprio la municipalizzata ternana. La lente del comitato viene puntata allora su Paolo Ricci.

Doppio ruolo

Secondo ‘No Inceneritori’ dal verbale dell’assemblea della Italeaf (controllante di TerniEnergia) che approvava il bilancio 2017, risulta che il presidente di Asm ne sia azionista. «Non vi è traccia nel documento sulla incompatibilità nel sito istituzionale di Asm – si legge in una nota del comitato -, ma dobbiamo dedurre che probabilmente la normativa prevede la possibilità che non vadano comunicate proprietà di azioni di altre società. Peccato però che in questo caso la TerniEnergia in questione sia in società con l’azienda pubblica di cui lui è il massimo dirigente, pur senza compenso per superati limiti di età. Forse, per opportunità, avrebbe potuto fare uno sforzo maggiore di trasparenza?»

«Servono chiarimenti»

Gli interrogativi di ‘No Inceneritori’ non finiscono qui. «In questa partita che vede al centro non solo l’impianto di biodigestione ma tutta l’area di Nera Montoro, Paolo Ricci quale interesse difende? Quello di Asm e della città di Terni, o quello della società in dissesto finanziario che farebbe cassa con la vendita e quindi ne otterrebbe un vantaggio anche lui in qualità di azionista? Come presidente di Asm si è posto mai il problema di verificare se invece le quote di TerniEnergia non le possa acquistare l’azienda pubblica, che peraltro avrebbe un diritto di prelazione? La giunta attuale ha mai fatto passi in questa direzione?».

La richiesta di un confronto

Domande queste che, sempre secondo il comitato, «hanno a che fare con il futuro della città, della sua capacità di gestire servizi fondamentali su cui altre città stanno investendo in chiave di economia circolare; nuove produzioni sostenibili, nuovi posti di lavoro, la possibilità di una visione autocentrata e non preda degli appetiti di Roma o Perugia. A quando un dibattito pubblico su questi temi?».

Richiesta di istruttoria

«A seguito delle notizie di stampa ho inviato una richiesta di istruttoria all’Asm Terni Spa al fine di verificare presunte cause di incompatibilità del presidente, l’ingegner Paolo Ricci», scrive in una nota il presidente della commissione garanzia e controllo del Comune di Terni, Thomas De Luca. «Nella fattispecie si chiede di verificare se lo stesso abbia comunicato al momento dell’accettazione dell’incarico di essere socio della società Italeaf Spa. Sollecito inoltre il segretario generale del Comune ad esprimersi nel merito ed a chiarire se tale partecipazione costituisca causa di incompatibilità, in virtù del diretto rapporto che l’Asm ha con la Terni Energia Spa, società in rapporto con Italeaf e al 50% proprietaria del biodigestore Green Asm.Come presidente intendo intervenire direttamente ogni qual volta ci sia una richiesta di chiarezza e trasparenza a garanzia del rispetto della legalità e dell’interesse dei cittadini ternani».

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