‘Giornate Fai’ Umbria, programma ricco

Il 25 e 26 marzo XXV° edizione: nel programma – ricchissimo – una serie di iniziative alla riscoperta del ‘luoghi del cuore’

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Il programma delle ‘Giornate Fai’ in Umbria sarà particolarmente ricco di eventi, convegni, visite guidate e aperture straordinarie dei cosiddetti ‘luoghi del cuore’.

IL PROGRAMMA COMPLETO

Le opere ‘salvate’ dal terremoto Appuntamento più significativo senza dubbio a Spoleto, dove sarà possibile visitare il Deposito di Santo Chiodo: ideato dopo il sisma del ’97, vi sono ospitate molte delle opere d’arte salvate dal terremoto: circa 5mila reperti. Occasione per apprezzare non solo il patrimonio culturale dell’Umbria ma anche l’importante lavoro svolto da Ministero dei Beni Culturali, forze dell’ordine, Vigili del Fuoco e Protezione civile.

A Perugia sarà possibile visitare Palazzo Cesaroni, splendido edificio neoclassico che prima di diventare sede del Consiglio Regionale è stato albergo di lusso, sede delle Poste e di una compagnia di assicurazioni. Dall’altro lato di corso Vannucci previste visite guidate alla fontana Maggiore con approfondimento (per i soli iscritti al Fai) tenuto dal Prof. Franco Ivan Nucciarelli..

La villa sul fiume Sempre nel capoluogo, c’è Villa Monticelli: situata su uno sperone roccioso, si affaccia sulla valle del fiume Rio godendo di un’ottima vista sull’acropoli perugina. Da visitare la corte e i giardini ricchi di specie botaniche pregiate e statue di marmo bianche. Il sito su cui sorge la villa è ricco di storia e lo stesso complesso ha conosciuto numerose fasi costruttive. Uno dei suoi ultimi proprietari fu Annibale Angelini, pittore perugino, che la affrescò.

Alla scoperta dei luoghi del cuore

Ad Assisi da visitare la Chiesa di San Paolo delle Abbadesse e la ‘Cittadella’ – Pro Civitate Christiana – fondata da don Giovanni Rossi nel 1939: una comunità di laici centro di importanti convegni che ospita una importante fonoteca, una ricca biblioteca e una galleria d’arte.

Il Bosco e il Concerto Non poteva mancare il Bosco di San Francesco, gestito proprio dal Fai, una selva millenaria dove natura, storia e spiritualità si fondono in un percorso che conduce alla scoperta di una Assisi inedita, in cui rievocare il messaggio di San Francesco. Sabato 25, alle ore 17, nel Complesso benedettino di Santa Croce, si terrà un concerto lirico vocale con brani d’opera di Mozart, Rossini e Donizetti.

Visita con il sindaco Cicerone particolare nella visita guidata all’Acquedotto del Sanguinone: a guidare i turisti e gli appassionati ci sarà il primo cittadino di Assisi, Stefania Proietti. La passeggiata, della durata di 45 minuti circa, percorrerà in superficie parte del tracciato dell’antico acquedotto.

A Corciano, delizioso borgo alle porte di Perugia, nella chiesa gotica di San Francesco, c’è la mostra Terr’amata: esposizione corale sull’evento sismico che ha colpito il centro Italia e che si svilupperà in un percorso caratterizzato da installazioni materiche, visive e sonore.

Sul Lago tanti appuntamenti a Magione, dove si potranno visitare la Sala del Consiglio, il Palazzo Comunale, il Castello dei Cavalieri di Malta e ovviamente Torre dei Lambardi. La Torre fu edificata tra il XII e XIII dai Cavalieri Gerosolimitani, attuali Cavalieri del Sovrano Militare Ordine di Malta, in posizione strategica per il controllo delle derrate alimentari e sopratutto del pescato verso Perugia.

A Foligno numerosi appuntamenti organizzati dalla locale sede Fai, che rende disponibili al pubblico diversi siti: Palazzo Vitelleschi, Palazzo Monaldi Barnabò, Palazzo Andreozzi (sede della Biblioteca Jacobili), i mosaici della villa romana a Porta Sant’Anna e l’Arca del Mediterraneo, dove sarà ospitata una mostra interattiva sui terremoti che si sono succeduti a Foligno dal 1832 ad oggi. Previsti anche laboratorio di scienze sperimentali.

A Umbertide sono visitabili Palazzo Porrozzi, con la sua suggestiva vista sul Tevere dalle terrazze, e
Palazzo Burelli, con i suoi affreschi che raffigurano le quattro stagioni e le storie di Apollo. Visitabile anche la Casa padronale Santini Savelli, uno dei poderi dove resistono al tempo affreschi dei primi del Novecento. A Todi visitabile Palazzo Atti Pensi.

A Città di Castello possibile la visita all’abbazia benedettina Badia Petroia e a Pieve di Canoscio. L’edificio è stato recentemente ripristinato nelle sue forme originarie e restaurato completamente. Gli affreschi appartengono a varie epoche dal XIV al XX secolo e mostrano affinità con altre opere presenti nel territorio. Si potrà visitare l’oratorio di San Crescentino (costruito nel 1420 e successivamente ampliato nel 1507, che custodisce al suo interno un interessante ciclo di affreschi attribuiti al pittore cortonese Luca Signorelli) e l’Eremo di Buonriposo, ispirato a San Francesco, noto nell’Ottocento per le proprietà benefiche delle sue sorgenti di acqua acidula che qui sgorgavano.

Gubbio, Abbazia di Vallinge

A Gubbio si potrà entrare nell’Abbazia e nel Castello di Vallingegno. Il complesso attuale dell’Abbazia è costituito da un monastero, un campanile a vela, posto sulla muratura della torre, e da una chiesa abbaziale. All’imponente struttura sono legati numerosi fatti della vita S Francesco. Più sotto sorge il castello, che domina la valle del fiume Chiascio e risale a data antecedente al 1308.

A Gualdo Tadino c’è l’Abbazia di San Pietro, immersa in una tenuta di circa 550 ettari di estensione, tra colline, corsi d’acqua, vallate e zone boschive. A sorvegliare il territorio venne eretto il Castello di Frecco, mentre a guardia del borgo svetta la Torre del XV secolo. Sono presenti ben due chiese, quella di San Pietro e quella di S. Anna, scrigni d’arte e storia; in particolare in San Pietro è presente un’opera di uno dei più importanti manieristi umbri: il maestro Simeone Ciburri.

Terni Papigno, villa Mattioni-Giubilei, palazzo Mariani e la ‘dimora’ della Camera di commercio a Terni, palazzo Cansacchi ad Amelia. Questi i siti che saranno teatro della XXV° edizione delle ‘Giornate Fai di Primavera’, in programma sabato 25 e domenica 26 marzo nel territorio ternano nell’ambito dell’evento a firma Fondo Ambiente Italiano per la riscoperta del patrimonio nazionale. Focus – e non poteva essere altrimenti – su Leonardo Da Vinci e la recente scoperta dello storico Luca Tomìo. Oltre cento i giovanissimi ‘ciceroni’ delle scuole impegnati.

Papigno

‘La porta della Valnerina’: Papigno e Leonardo Sarà proprio Tomìo – sabato ore 18 e domenica ore 11 con ‘Leonardo Da Vinci a Papigno nell’agosto del 1473’ – ad offrire spunti e spiegare dell’importanza del borgo ternano nell’ambito della scoperta relativa al disegno ‘Paesaggio con fiume’ e alla cascata delle Marmore: i luoghi leonardeschi saranno illustrati da villa Graziani-Luzzi. Nella due giorni (dalle 16 alle 18) spazio inoltre alle testimonianze della storia e della vita del borgo con Simonetta Neri, Andreina Cresta e Maria Cristina Garofalo. La visita proporrà una rilettura in chiave di riscoperta e ricontestualizzazione nella ‘liaison’ con il pittore toscano: punto d’incontro in piazzale Corot e ‘porte aperte’ dalle 14 alle 17 il sabato e dalle 10 alle 17 la domenica. Coinvolti gli studenti del liceo Angeloni e della Manassei; la visita prevede la proiezione del film ‘I plenaristi nella Valle del Nera – La valle incantata’ di Franco Passalacqua e l’esposizione di ‘Scorci di Papigno’, mostra di grafiche di Maurizio Folletti a cura di Tomìo.

L’istituto musicale Briccialdi

Villa Mattioni-Giubilei A far scoprire le bellezze della ‘Villa dell’amicizia’ – per le vicende di Lodovico Fongoli e Giovanni Mattioni, sindaci di Papigno e Terni cavallo tra fine ‘800 e inizio ‘900 – saranno ancora i ragazzi della  Manassei (istituto comprensivo Oberdan) e dell’Angeloni. La villa, che si trova in via Campomicciolo 100, è caratterizzata da decorazioni pittoriche – a realizzarle Antonino Calcagnadoro – di inizi del ‘900.

Affreschi, musica e simboli per le visite a palazzo – in via del Tribunale, coinvolti gli studenti delle scuole secondarie di I° grado Vinci-Nucula – Mariani (fu dei Giocosi), in programma sabato dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 17 e la domenica dalle 10 alle 17. Il sito è noto per ospitare l’istituto musicale ‘Briccialdi’: l’obiettivo è di richiamare l’attenzione su un «importante elemento della cultura cittadina». Durante la visita gli allievi dell’istituto eseguiranno dei ‘fraseggi’ musicali.

La presentazione (foto Mirimao)

Largo Don Minzoni Per quel che concerne la Camera di commercio – costruzione del ventenio – saranno aperti ai curiosi gli spazi più ‘esclusivi’: passo monumentale arricchito da una selezione di opere d’arte figurative e di materiali librari ed archivistici. A fare da ‘ciceroni’ – visite dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 17 del sabato, 10-17 domenica – gli studenti del liceo classico ‘Tacito’ e dell’artistico ‘Metelli’.

L’atto finale ad Amelia Il punto di arrivo delle ‘Giornate Fai’ sarà il centro storico del comune ternano, con visita dei saloni affrescati di palazzo Cansacchi, costruito su un basamento di mura romane e altomedievali, caratterizato da stilemi del XV e XVI secolo (proprietari dal 2001 Federico Bona Galvagno, i Conti di Bubbio e Cassinasco) e da pregevoli fregi, affreschi (attribuiti al pittore forlivese Livio Agresti e al suo allievo amerino Litardo Piccioli) e soffitti lignei: via libera dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 17 per entrambe le giornate. Al momento il palazzo sta ‘vivendo’ una fase di restauro: tra gli interventi più recenti c’è l’integrale ristrutturazione della cappella privata interna. In questo caso gli studenti impegnati sono quelli dell’istituto omnicomprensivo – scuola secondaria di I° grado – Augusto Vera.

La Camera di commercio sarà aperta (foto Mirimao)

Il concerto Ad Amelia inoltre andrà in atto il concerto del quartetto lieber arco con Haruma Ota e Pierpaolo Cichiu al violino, Tiziana Barbierato alla viola e Stephene Laye al contrabbasso: appuntamento fissato per entrambe le giornate alle 17.30 nella sala delle udienze. Le ‘Giornate Fai’ si terranno – andando più lontano nel territorio provinciale – anche Orvieto, Baschi e Ficulle.

‘L’apertura’ della Camera di Commercio La conferenza di presentazione è stata aperta dal capo delegazione Fai di Terni, Silvia Giani, che ha voluto ricordare come «questa sia la decima edizione che ci coinvolge e in questo tempo siamo stati in grado di creare una bella squadra; i ‘ciceroni’ coinvolti nell’iniziativa saranno 115». Palla poi al padrone di casa, il presidente della Camera di commercio Giuseppe Flamini: «Prima volta che apriamo la ‘casa dell’impresa. Qui c’è la vera storia del mondo dell’impresa e queste mura possono raccontare qualcosa: ci tenevamo a far conoscere – Flamini, durante il discorso, ha ricordato il fatto che Terni diventerà sede ‘secondaria’ in seguito alla riforma in atto – la nostra storia». Sullo stesso piano Giuliana Piandoro, segretario generale dell’ente: «Con la visita si possono trovare delle ‘chicche’, come ad esempio il primo registro delle imprese di Terni».

Pernazza, De Angelis e Flamini (foto Mirimao)

La cultura, la riscoperta e i ‘ciceroni’ Per il Comune presente l’assessore Tiziana De Angelis, che ha sottolineato come «il programma articolato consenta di riscoprire le bellezze di Terni e della sua memoria e su Papigno c’è stato l’importante stimolo di Tomìo. Terni sta crescendo a livello culturale e la città sta riscoprendo la sua identità». In merito –  Tomìo e il magistrato Bona Galvagno – c’è stato chi ha voluto dire la loro in maniera decisa e ‘scomoda’. Parola poi al sindaco di Amelia, Laura Pernazza: «Le ‘Giornate Fai’ sono anche un modo per rilanciarci sul panorama nazionale e voglio soprattutto sottolineare rappresentino una bella esperienza per i ‘ciceroni’ coinvolti nel programma».

Luigi Carlini e SIlvia Giani (foto Mirimao)

L’annuncio di Carlini sui plenaristi Prima della spiegazione del programma da parte di Michele Giorgini, vice capo delegazione Fai Terni, ha parlato il presidente della fondazione Carit Luigi Carlini: «Le Giornate Fai’ ci danno lo spunto per possibili interventi da parte nostra e, in riferimento ai plenaristi, annuncio che abbiamo deciso di istituzionalizzare l’attività di studio. Oltre a questo stiamo cercando di acquisire alcuni dipinti sul mercato, seppur sia un compito non facile». Le ‘Giornate Fai’ prevedono complessivamente l’apertura straordinaria di oltre mille siti in quattrocento località italiane.

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