Gualdo Tadino, passi avanti per la Tagina

Question time in Regione: «Si sta cercando di stringere i tempi per la ripartenza». Giovedì un incontro con i possibili acquirenti

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«Le acque si stanno muovendo e stiamo stringendo per vedere se ci sono concrete disponibilità di voler rilanciare la Tagina». Fabio Paparelli, vicepresidente della Regione e assessore allo Sviluppo economico, rassicura sul futuro dell’azienda di ceramica di Gualdo Tadino: così ha infatti risposto ad un’interrogazione a risposta immediata presentata dal consigliere regionale Andrea Smacchi e discussa martedì mattina dall’assemblea legislativa.

La richiesta Il consigliere del Pd, in particolare, aveva chiesto lumi su «tempi e azioni che si intendono definire nel breve periodo per sostenere il rilancio di una importante azienda della nostra regione», ricordando che al momento solo il buonsenso dei lavoratori, che ancora devono percepire gli stipendi di novembre, dicembre e così via, continuaa garantire la produzione. Mentre, dopo la consegna del concordato in bianco, ancora non si conosce il nome del commissario che dovrebbe gestire la vertenza.

Le rassicurazioni Paparelli, dal canto suo, dopo aver ripercorso tutte la vicenda, a partire dalle prime difficoltà emerse nel 2010 fino all’attivazione della Cig straordinaria di dicembre, ha sottolineato che «diversi soggetti risultano interessati all’azienda». «Ai primi di febbraio – ha continuato – risale la richiesta di concordato in continuità, che entro 100 giorni porterà a un nuovo piano o alla ristrutturazione dei debiti. Quindi l’azienda è protetta dalle rivendicazioni dei creditori ma ora devono intervenire fattori utili alla ripartenza degli impianti».

Il ruolo di palazzo Donini La Regione sta svolgendo un ruolo di verifica e giovedì pomeriggio ci sarà un altro incontro con i soggetti interessati. «Metteremo a disposizione dei potenziali acquirenti – ha continuato l’assessore – tutta la strumentazione regionale disponibile per lo sviluppo e la riqualificazione e la tutela dei lavoratori». Paparelli ha poi spiegato che ci sono «informazioni di carattere riservato» che non posso essere rese note in consiglio, ma è apparso fiducioso sul lavoro di rilancio dell’azienda.

Obiettivo ripresa «Mi sembra che ci sia un impegno costante sul tema – ha replicato Smacchi – ma vorrei sottolineare che ci dobbiamo dare un tempo: se nel giro di qualche settimana non ci fossero novità, sarà necessario il riconoscimento dello stato di crisi, ma non è questo l’obiettivo primario, che è invece la ripresa delle attività».

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