«Il Comune di Terni bocciato in storia»

In una determina dirigenziale i bombardamenti della seconda guerra mondiale diventano «nazifascisti» e CasaPound insorge: «Una vergogna storica»

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La svista, in effetti, è clamorosa. E CasaPound Italia Terni è pronto a farla notare e non solo, visto che «in seguito alla pubblicazione sul sito internet del Comune della determina dirigenziale numero 3631 della Direzione dei servizi culturali firmata dalla dottoressa Maria Rosaria Moscatelli chiede le sue immediate dimissioni dopo l’imperdonabile svista che vede fantomatici bombardamenti “nazifascisti” distribuire morte e sofferenza nella nostra città durante le terribile giornate negli anni ’43 e ’44».

LA DETERMINA ‘INCRIMINATA’

Un rifugio antiaereo

L’errore La determina è quella relativa al rinnovo del protocollo di intesa tra Arciragazzi, laboratorio di comunicazione Blob lgc, Club Alpino Italiano, Gruppo Grotte Pipistrelli, l’Istituto per la storia dell’Umbria contemporanea e il Comune di Terni e «scopriamo con grande sorpresa – scrive CasaPound – che i 108 bombardamenti che hanno martoriato la nostra città non sono stati commessi dagli “alleati“ inglesi e americani così come riportato da numerose testimonianze storiche, dagli archivi militari e dalle centinaia di pubblicazioni sui bombardamenti a Terni, bensì dai “nazifascisti“».

L’accusa CasaPound dice di non credere «alla ‘svista’ ma piuttosto alla volontà strumentale e revisionista di riscrivere la storia sperperando soldi pubblici secondo i propri canoni di compiacimento e ritorni elettorali, per questo motivo certe affermazioni sono una offesa a tutte le famiglie delle oltre 1018 vittime che hanno trovato tragica morte». Secondo CasaPound si tratta di «racconti scomodi evidentemente questi, racconti che secondo la dottoressa Moscatelli i ternani non devono conoscere. Una vera vergogna storica che sommata al quadro delle indagini e degli arresti che hanno colpito la nostra città rende bene il quadro del clima sotto il quale vengono affidati servizi pubblici. Regaleremo alla dottoressa Moscatelli un libro sui bombardamenti a Terni e staremo in prima fila nelle visite ai rifugi per ascoltare con le nostre orecchie come viene raccontata la storia in città».

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