Il folignate Guidi con i maestri Rava e Stanko

Perugia, sul palco del Santa Giuliana altra serata di grande jazz con un po’ di Umbria sul palco

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Il giovane pianista Giovanni Guidi ha portato un po’ di orgoglio umbro sul palco dell’Arena Santa Giuliana, dove ha suonato con due mostri sacri come Enrico Rava e Tomasz Stanko, le cui trombe hanno smosso le coscienze del pubblico presente. Il quintetto era completato dal Reuben Rogers (basso) e Gerald Cleaver (batteria). Nella seconda parte della serata Fabrizio Bosso e l’orchestra di Paolo Silveri con un omaggio a Dizzy Gillespie – «The champ to Dizzy» – nel centesimo anniversario della nascita.

Jazz europeo Le leggende europee della tromba – Rava e Stanko – non hanno deluso le aspettative. I due trombettisti appartengono alla generazione che ha contribuito alla completa e definitiva maturità del jazz nel vecchio continente, favorendone la emancipazione dai fino allora egemoni modelli americani. Rava ed il trombettista polacco hanno in comune anche l’aver inciso numerose volte per la Ecm di Manfred Eicher e di aver fatto parte negli anni 70 della famosa Globe Unity Orchestra fondata da Alexander von Schlipplenbach, sigla che metteva insieme i migliori talenti europei per liberarne la creatività e superare i consueti schemi delle orchestre jazz. Rava ha voluto che il pianista fosse Giovanni Guidi, e Stanko ha portato con sé la sezione ritmica del suo quartetto americano, Reuben Rogers e Gerald Cleaver.

Guidi, una storia straordinaria «Quando intuisco le doti di un giovane – ha detto Rava a proposito di Guidi – lo coopto subito. Ma non è altruismo, mi diverto molto a suonarci. Vivendo in divenire ho bisogno di essere sorpreso e Giovanni Guidi è come Stefano Bollani e Gianluca Petrella: mi stupisce ogni volta. Ogni tanto il Jazz ci regala una splendida sorpresa: Giovanni Guidi è la sorpresa più recente. Non per me, però, poiché lo conosco da quando era bambino e ho visto crescere in lui giorno per giorno questa passione prepotente e irresistibile. Oggi Giovanni Guidi, malgrado sia ancora giovanissimo, è sicuramente uno dei pianisti italiani più interessanti e originali. E io che lo conosco bene ed ho il piacere di suonare con lui con una certa frequenza, posso affermare con certezza assoluta che non è che l’inizio di una storia che prevedo straordinaria».

Da Duke a Dizzy Dopo il bellissimo omaggio a Duke Ellington, il nuovo progetto di Fabrizio Bosso celebra un’altra icona della storia del jazz, Dizzy Gillespie, il più grande trombettista dell’era del bebop ed uno dei più importanti in assoluto, ospite a Umbria Jazz nelle prime edizioni. Per il suo omaggio a Dizzy, in scena in prima assoluta a Umbria Jazz, Bosso ha scelto la dimensione orchestrale piuttosto che quella delle piccole formazioni. Nella sua carriera, infatti, Gillespie militò in molte orchestre che scrissero la storia del jazz: Cab Calloway, Lionel Hampton, Earl Hines, Billy Eckstine, più le numerose big band a suo nome.

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