Il mistero dell’origine al Festival di Spoleto

Il Diario del Festival racconta la mostra della Fondazione Carla Fendi dedicata alla scienza intesa come ricerca, intuizione e arte

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Spoleto, lunedì 2 luglio 2018

La calma dopo la tempesta: è questa l’atmosfera che si vive questa mattina passeggiando per Spoleto. Dopo il clamore del weekend inaugurale, la città si risveglia silenziosa, in attesa degli spettacoli serali.

Foto Festival Spoleto – Kim Mariani

Passeggiando per piazza Duomo, in questo lunedì di festival, vi portiamo virtualmente a scoprire le mostre a cura della Fondazione Carla Fendi che quest’anno, per la prima volta, si apre alla scienza. Scienza intesa come ricerca, intuizione e come arte. A fianco del duomo, entrando nel battistero della Manna d’Oro, si resta a bocca aperta davanti all’installazione – a cura di Lucas Federica Grigoletto – dedicata all’origine del cosmo, dal ‘big bang’ ai giorni nostri: avvolti dalle immagini dell’universo, proiettate direttamente sulle pareti del battistero, col naso all’insù si possono ammirare galassie, stelle, pianeti, immagini ad alta spettacolarità che si susseguono l’una dopo l’altra. Come afferma Fernando Ferroni, presidente dell’Infn – Istituto nazionale di fisica nucleare, «arte e scienza non sono universi separati. Concetti e risultati della scienza hanno influenzato la produzione di artisti. E anche i percorsi dell’arte hanno ispirato idee della scienza. Arte e scienza sono entrambi protagonisti della cultura e quindi della nostra società».

Foto Festival Spoleto – Kim Mariani

‘Miti e trasfigurazioni’ Oltre a questa installazione, davvero suggestiva, la Fondazione Carla Fendi ha allestito, presso i locali dell’ex museo civico, la mostra ‘Miti e trasfigurazioni’. Entrando, ci lasciamo alle spalle il sole mattutino e ci troviamo immersi nell’oscurità di una caverna atemporale ‘metafora suggestiva della conoscenza umana’. Ad attenderci, preziosi reperti d’epoca greco-romana e antichi scisti orientali. Il punto focale della mostra: raccontare quanto oriente e occidente incontrandosi, circa un millennio di anni fa, abbiano saputo creare e costruire attorno all’aspirazione spiritualista e alla conoscenza.

Foto Festival Spoleto – Kim Mariani

Cosa c’è Tornati all’aperto, alla luce del sole, proseguiamo la nostra passeggiata sfogliando il programma del festival di lunedì 2 luglio: oltre alle numerose mostre in programma, proseguono gli spettacoli del Progetto accademia Silvio d’Amico e la rassegna cinematografica di Cinéma in Sala Pegasus per Spoleto61. Questa sera, al teatro romano, la Banda dell’Aeronautica Militare terrà un concerto con musiche di D. Sciostakovic, M. Ellerby, M. Markovsky e G. Rossini.

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