Il Perugia ora conta sulla spinta del ‘Curi’

«Martedì voglio ventimila persone – tuona il presidente Santopadre – non voglio che l’ambiente si faccia condizionare dal risultato di Benevento»

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Bucchi non parlerà alla vigilia di Perugia-Benevento. Lo fa Massimiliano Santopadre, in un’inedita conferenza domenicale. Dopo la sconfitta di sabato sera c’è da (ri)caricare l’ambiente in vista del ritorno. L’appello è ai tifosi: a due giorni dalla sfida venduti 12426 tagliandi. «Ne voglio 20mila», dice il presidente.

LE PAROLE DI SANTOPADRE – IL VIDEO

Eddy Gnahoré nel derby del 12 febbraio

Gnahorè resta con noi Da capitano della nave, Massimiliano Santopadre mette il petto davanti ai proiettili della critica e difende Eddy Gnahorè, che a Benevento aveva in pratica regalato il gol ai Sanniti (in compartecipazione con Brignoli, occorre specificarlo). «Eddy non deve preoccuparsi, ma ricominciare a giocare come sa. Anzi, vi dico di più, posso annunciarvi che il ragazzo resterà con noi anche l’anno prossimo, a prescindere dalla categoria. Se non ce la facciamo, sarà con noi per riprovarci. Se ce la facciamo, giocherà con noi in A. Sia io che il direttore Goretti siamo convinti che sia fortissimo. Poi è una persona speciale, con grande attaccamento alla maglia: voglio ricordare che qualche partita fa nonostante fosse infortunato non voleva uscire».

I due capitani

A Benevento abbiamo fatto bene «È stata una partita giocata benissimo dai ragazzi – dice il presidente tornando sulla sfida di Benevento – interpretata nel modo giusto. Siamo partiti forte, poi c’è stato un ritorno del Benevento, con quella azione di Ceravolo, dopodiché la partita comunque si era incanalata nell emani del Perugia. Malgrado questa sconfitta, che fa male, dobbiamo essere fiduciosi perché ho visto una squadra che ha voglia di vincere e andare in serie A».

ANDATA PLAYOFF: BENEVENTO-PERUGIA 1-0

La spinta del ‘Curi’ «Martedì al ‘Curi’ voglio ventimila persone – tuona il presidente – non voglio che l’ambiente si faccia condizionare dal risultato di Benevento. Le cose che succedono alla fine del campionato magari fanno dimenticare quello che è successo prima. Ma voglio ribadire che la squadra al ‘Vigorito’ ha fatto il suo. Ci sono stati solo degli errori che, ovviamente, non si devono ripetere. Errare è umano, certo, ma perseverare…».

Perché proprio oggi «Ho un allenatore diverso quest’anno – spiega Santopadre – il mister ha carisma, ha carattere, sa gestire il gruppo. La mia presenza c’è solo quando è davvero necessario. Oggi ho voluto farlo perché ci tenevo a far sentire la mia vicinanza alla squadra. Voglio esternare ciò che io ho dentro. Chi mi stima voglio che prenda qualcosa da questa conferenza stampa. Poi, se dovessimo piangere martedì sera, piangeremo tutti insieme».

In ricordo di Nevry Per Fabio Ercolanoni non ci sarà minuto di silenzio martedì, ma qualcosa si farà: «Stiamo pensando ad un momento di ricordo con i tifosi, con i suoi amici della Curva Nord, qualcosa che piaccia anche alla famiglia. Sapete quanto ero legato al ragazzo. La mia disponibilità è totale da questo punto di vista E un po’ mi è dispiaciuto anche per lui che non sia andata bene la partita di sabato sera».

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