di Gaia Nicchi
Il fascino dell’Umbria rurale non tramonta e l’estate ha portato una ventata di entusiasmo tra gli operatori del settore agrituristico: dopo una parentesi negativa negli anni passati, il turismo sembra in ripresa e i visitatori hanno acquisito nuova fiducia in un territorio ricco di arte, storia e tradizioni.
Il turismo ‘esperenziale’
C’è stata una buona richiesta negli agriturismi del nostro territorio, bene anche il turismo ‘esperienziale’, come conferma Elena Tortoioli, presidente di ‘Terranostra Umbria’, l’associazione agrituristica di Campagna Amica: «Quest’anno c’è stata una grande affermazione del turismo esperienziale, una nuova tendenza che sta raccogliendo sempre maggiori consensi, rispondendo alle richieste di quanti in campagna cercano esperienze autentiche dalle quali poter imparare. Molti visitatori hanno partecipato alla caccia al tartufo, alla degustazione di formaggi, alla visita nelle nostre cantine con degustazione di vino, alle attività nelle fattorie didattiche. Nella mia struttura, abbiamo proposto corsi per fare le tagliatelle con grani antichi e gli ospiti erano entusiasti».
Un’estate divisa fra italiani e stranieri
Il periodo estivo ha dato, dunque, ottime performance, con due tempi: una prima fase in cui sono stati protagonisti gli stranieri; e una seconda, con gli italiani. «Nelle due settimane a cavallo del Ferragosto abbiamo registrato un boom di presenze di italiani, alcuni dei quali provenienti dal nord. C’è chi ha soggiornato nella nostra regione per spezzare il viaggio verso il meridione; mentre da maggio a luglio abbiamo avuto un bel turismo di stranieri che si sono fermati anche per settimane, soprattutto dal nord Europa, ma non sono mancati americani e inglesi. La permanenza si è ridotta rispetto a qualche anno fa, passando da una media di 4 a 2 notti ». Tra le richieste più frequenti degli ospiti «il pranzo o la cena con prodotti a chilometri zero e molte attività per bambini nelle fattorie didattiche». Già lo scorso giugno Coldiretti Umbria aveva stimato un +3% nelle prenotazioni delle strutture associate a Campagna Amica.
Le testimonianze dirette
All’agriturismo ‘Le vigne di Matteo’, a Ficulle, nel ternano, gli ospiti non sono mancati: «Abbiamo avuto – racconta Valentina Persichetti – turisti interni, provenienti da Lazio, Toscana, Emilia e Lombardia, ma anche dall’estero, in particolare Francia, Olanda e Germania. Quest’ultimi chiedono i servizi, a partire dal wi-fi, la piscina e il ristorante, e scelgono una permanenza molto prolungata, di alcune settimane, in media dieci notti. Alcuni di loro visitano i dintorni anche in un raggio di 100 chilometri. Gli ospiti, in generale, sono soprattutto coppie e famiglie». Anche all’agriturismo ‘La Rocca di Rosso Porpora’, a Mantignana, a Perugia, il trend è stato positivo, come afferma la coordinatrice di struttura, Serena Filipponi: «Nelle nostre strutture c’è stato un discreto movimento, fino a metà agosto proveniente dall’estero (Belgio, Olanda, Inghilterra, ndR), poi tutto italiano, con particolare riferimento al Lazio, Emilia e Lombardia. Nei b&b la situazione è stata meno dinamica, gli italiani hanno scelto altre mete, come Croazia o Albania. Per gli stranieri, i servizi sono prioritari, quindi piscina e wi-fi. È tuttavia, un turismo più rurale ed economico e composto da famiglie con bambini».
I dati di Coldiretti sugli agriturismi in Umbria
L’agriturismo conta in Umbria, secondo elaborazioni Coldiretti su dati Istat, 1.373 strutture con 414 dedite alla ristorazione, 237 alla degustazione e 1.175 ad altre attività. Tra le province, continua a guidare Perugia con 1.156 agriturismi, seguita da Terni con 217. Un agriturismo su sei (229) si trova in montagna, mentre il 46% è gestito da donne. I posti letto sono 23.498, mentre quelli a tavola sono 13.516.
