Incidente mortale: «Pronto a dimettermi»

Duro atto di accusa del sindaco di Città della Pieve, Fausto Scricciolo, contro Regione e Usl 1: «Ambulanza non utilizzata, ignorate le nostre richieste»

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Il tragico incidente stradale di giovedì – sulla strada tra Monteleone d’Orvieto e Città della Pieve e nel quale hanno perso la vita due persone, rischia di provocare anche un terremoto istituzionale. Il sindaco di Città dellaPieve, Fausto Scricciolo, ha infatti scritto una dura lettera alla presidente della Regione, Catiuscia Marini; all’assessore Luca Barberini; al direttore generale della sanità regionale, Walter Orlandi e al direttore generale della Usl 1,Andrea Casciari. Ma non solo, perché l’ha pure messa su Facebook. E in quella lettera lancia accuse pesanti e minaccia di dimettersi, insieme all’intera giunta ed al suo gruppo consiliare.

Fausto Scricciolo

La ricostruzione «Da prime sommarie informazioni – ha scritto il sindaco – risulta che sia giunto sul luogo dell’incidente un solo mezzo proveniente da Castiglione del Lago, in quanto l’unità di 118 presente a Città della Pieve era impegnata in un trasferimento. La seconda ambulanza parcheggiata a Città della Pieve, pur disponendo di autista, non veniva attivata. L’episodio giunge dopo le reiterate richieste di questa Amministrazione di ripristinare un Pronto Soccorso efficiente presso la struttura sanitaria esistente. Richieste contenute nella Delibera di Giunta Comunale n. 161/16 del 1/9/16, alla nota del 20/4/2017, nella mozione unanime del Consiglio Comunale adottata il 29/4/2017, tutti atti trasmessi a codesti uffici».

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La moto distrutta

La richiesta Fausto Scricciolo, poi, prosegue scrivendo che «sempre questa Amministrazione aveva richiesto in data 24/3/2017 che l’unica ambulanza presente fosse integrata da altro mezzo, proprio per garantire un servizio adeguato in una zona estesa e lontana dai principali plessi ospedalieri. Solo dopo ripetuti solleciti veniva ripristinata presso la struttura sanitaria di Città della Pieve una seconda ambulanza, in passato impiegata in interventi di emergenza in caso di necessità. Nell’occasione il mezzo è rimasto in sosta nel piazzale dell’ospedale nonostante la presenza di un’autista e di personale all’interno del Punto di Prima Assistenza».

La promessa Solo che, recrimina il primo cittadino, «dopo numerosi incontri e colloqui con le Direzioni Regionali ed Aziendali si riceveva l’assenso ad una previsione di riorganizzazione della struttura di Prima Assistenza per integrarla in modo efficace con l’unità di 118 esistente. Tali adeguamenti sarebbero dovuti avvenire già a partire dal 1/9/17. In questi giorni il sottoscritto ha più volte sollecitato e richiesto che gli impegni venissero rapidamente concretizzati ricevendo giornalieri rinvii in attesa di non meglio specificati provvedimenti che si sarebbero dovuti nel frattempo adottare. Permane, a distanza di 6 mesi, l’assenza di risposte concrete alla richiesta di un servizio di Pronto Soccorso che rimane priorità imprescindibile per questo comune e questa area».

«Mi dimetto» Fausto Scricciolo, alla fine della lettera-sfogo, lancia un messaggio chiaro: «Si informa pertanto che, in assenza di provvedimenti immediati e risolutivi, è intenzione del sottoscritto, di questa Giunta e dell’intero gruppo consiliare di maggioranza rassegnare, senza ulteriore indugio, le proprie dimissioni dagli incarichi, venendo meno uno dei cardini del programma e della istanza più importante rivolta sin dal primo giorno alla stessa Presidente».

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