di Giovanni Ceccotti
Coordinamento ‘Terni Civica’
Gli ultimi episodi di vandalismo avvenuti nel centro cittadino rendono urgente la necessità di utilizzare la meglio tutte le forze di polizia, anche e soprattutto la polizia Locale. È fondamentale garantire la sicurezza urbana e per questo è necessario riconoscere a tutti gli addetti le giuste indennità. Ciò non deve però divenire ‘moneta di scambio’ da parte di tutti gli altri dipendenti comunali.
Infatti coloro che sono impegnati nel controllo del territorio, a volte anche nell’arco delle 24 ore, devono essere giustamente retribuiti; eventuali indennizzi non devono però essere merce di scambio per tutti gli impiegati comunali. Pertanto ben venga, nell’esecuzione di quanto previsto dalla vigente normativa contrattuale, l’istituto dell’indennità di servizio esterno per dare una risposta al personale del corpo di polizia Locale che quotidianamente (compresi domeniche e festivi) viene impiegato in servizi finalizzati ad assicurare un adeguato livello di sicurezza urbana.
È ovvio che l’indennità di servizio esterno è un istituto da applicare obbligatoriamente ed esclusivamente con riferimento al personale della polizia Locale proprio in considerazione della tipologia e della qualità dei servizi istituzionali di specifica competenza del corpo. È assurdo che taluni vogliano estendere tale indennità ad altri dipendenti comunali impiegati solo in mansioni di ufficio.
Riteniamo pertanto al limite della legalità e al di fuori di ogni logica quanto alcuni sindacati stanno cercando di fare, solo al fine di mettere uno contro l’altro i dipendenti comunali. Pensiamo invece sia opportuno e producente ragionare di progressioni verticali per dare soddisfazione alle legittime aspirazioni dei lavoratori e progressioni orizzontali per stabilizzare il salario anche in vista di possibili pensionamenti.
