Inefficienza offensiva, Ternana in stallo

Nelle ultime tre gare 40 tentativi e appena 2 reti, gli avversari ringraziano e puniscono alla prima occasione: «La vittoria ci manca, forse c’è da rivedere qualcosa». Pochesci ‘sbarca’ in Svezia

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di S.F.

Mirko Carretta

Martin Valjent da Dubnica nad Váhom, Slovacchia, proprio lui. Lo straniero della Ternana 2017-2018 che salva i rossoverdi dalla quinta sconfitta stagionale proprio nel weekend ‘acceso’ dalle dichiarazioni – un pallino della società da sempre, esposto fin dalla conferenza d’esordio del presidente Stefano Ranucci – di Sandro Pochesci sul sistema calcio tricolore e sulla necessità di dare un taglio all’importazione di calciatori esteri: c’è anche questa coincidenza nella più che particolare settimana rossoverde conclusa con l’ennesimo pareggio casalingo che sa di beffa. Forse più di altre volte, perché gli azzurri di Corini – niente esagerazione questa volta, la Lnpb certifica – hanno segnato nell’unico tiro tra i pali del match mentre alle ‘Fere’ non sono bastati quindici tentativi e sedici calci d’angolo a disposizione. L’apice dell’inefficienza offensiva. Situazione capovolta o quasi rispetto alle gare iniziali. Pochesci ben individua il problema, noto dagli albori: la qualità.

L’ANALISI DI SANDRO POCHESCI: «AI MIEI NON POSSO DIRE NULLA»

Luca Tremolada

Il leitmotiv del match era chiaro fin dalla vigilia e Corini, proveniente dal clamoroso ko interno nel derby piemontese, ha badato in primis a non prenderle con il consueto schieramento della difesa composta da cinque elementi. Il ‘disegno’ dell’ex nazionale alla fine ha portato i suoi frutti, ma più per demeriti rossoverdi che per l’efficace funzionamento del pacchetto arretrato guidato da Mantovani: le combinazioni tra Montalto e Carretta hanno da subito messo in crisi il Novara, salvato dalla mancanza di lucidità – l’ex Matera su tutti – delle ‘Fere’ in area avversaria. A ciò si aggiungono quelle pecche tecniche ‘denunciate’ sin dall’estate. Sì, vanno bene le sedute specifiche sulle conclusioni, ma resta il fatto che questo aspetto è difficilmente migliorabile rispetto agli altri e nel lungo periodo ecco il conto.

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La chance iniziale di Montalto

La differenza con i rivali Succede – il cambio d’impostazione rossoverde è evidente al confronto con i primi due mesi, meno foga offensiva – allora che nelle ultime tre giornate (Carpi, Cittadella, Novara) la Ternana segni appena due reti come gli avversari, ma con numeri ben diversi. La squadra di Pochesci ha tirato in 40 circostanze complessive contro le 26 dei rivali, centrando lo specchio della porta nel 25% dei casi (10): una volta in più (9) delle avversarie. Ci sono partite e partite, chiaro (leggasi Salerno, dove l’incisività fu ben diversa), ma non è la prima volta che i rossoverdi mostrano una certa difficoltà nel concretizzare la mole di gioco prodotta. I diversi cambi di modulo adottati a gara in corso non possono garantire un progresso sotto questo aspetto.

LE DICHIARAZIONI SU SVEZIA-ITALIA

Sandro Pochesci

I tacchi di Tremolada e gli angoli Prestazione deludente per il milanese. Perché parlando di tecnica è innegabile che il suo mancino non abbia eguali – uno tra i migliori della cadetteria – in squadra, va però utilizzato nel modo giusto e non cercando in più circostanze dei tocchi di fino pressoché inutili alla manovra. Altra questione (niente di nuovo anche in questo caso) sono i calci d’angolo a favore: 16, 6 dei quali nei primi minuti della ripresa. Pericoli creati? Non più di un paio, con facile gestione piemontese. Si può migliorare in linea di massima, ecco. In definitiva una ‘bella’ Ternana – a tratti – che però non vince, discreto fardello.

RISCHIO DEFERIMENTO PER SANDRO POCHESCI?

Martin Valjent

«Forse c’è da rivedere qualcosa» Martin Valjent è il 10° rossoverde – l’ultima marcatura risaliva agli europei in Polonia di quest’estate, nel 2-1 ai padroni di casa – ad andare a segno. Timing e mancino perfetto per lui: «Abbiamo fatto – le parole dello slovacco – una buona gara come molte in precedenza. Creiamo occasioni e giochiamo, ma non riusciamo a portare a casa i tre punti. Ci mancano, forse bisogna rivedere qualcosa e dare qualcosa in più: il gol è arrivato un po’ per caso avendo tirato dopo una respinta. Di solito dedico a mio nonno, ma questa volta – ha concluso – è per Simone Sinico e la sua famiglia».

LE SCUSE A GIAN PIERO VENTURA

«Almeno dieci palle gol. Strada giusta» Signorini, suo malgrado, è stato uno dei giocatori coinvolti nella serie di sbavature che ha concesso a Da Cruz di battere Bleve. Il centrale ligure, nel mettere in evidenza la buona produzione d’attacco, esagera un po’: «Ora portiamo – ha spiegato – meno uomini in fase offensiva rispetto a prima e non facciamo tre-quattro gol come all’inizio, serve trovare equilibrio. Certo che questo gruppo lavorerà duro per uscire da questa classifica, è questione di allenamento. Una grandissima partita, create almeno dieci palle gol. Purtroppo è un momento nel quale subiamo un tiro e prendiamo gol su errori nostri, dobbiamo essere più cattivi davanti: non può finire 1-1 un match giocato così bene. Sulla rete del Novara c’è stata una catena di errori: dalla palla persa a centrocampo a quello mio in marcatura. La strada – ha terminato – però è giusta». Ora c’è la trasferta di Foggia, teatro della miglior gara della carriera ‘pro’ del tecnico romano. Chissà.

PARLANO MARTIN VALJENT E ANDREA SIGNORINI, VIDEO

Pochesci su AftonBladet (foto aftonbladet.se)

Pochesci ‘mondiale’, eccolo in Svezia Tra accuse, rischio deferimento e scuse, l’attacco del trainer rossoverde post l’1-0 di Svezia-Italia ha varcato i confini italici. Non solo Spagna (Mundo Deportivo), lunedì mattina AftonBladet – tra i principali quotidiani scandinavi – ha dedicato ampio spazIo alle parole di Pochesci. D’altronde di mezzo ci era finita anche la selezione del ct Jan Olof Andersson, paragonata a una squadra di serie C: se il tecnico voleva far passare il messaggio, di certo non si può dire che non ci sia riuscito. Resta il fatto che per la società e per la piazza non è che possa essere un motivo di vanto. «Avevi paura che dicessi qualche cazzata è?», la domanda scherzosa rivolta da Pochesci a Gianluca Fabi, responsabile comunicazione Unicusano, mentre usciva dalla zona mista domenica pomeriggio. Parentesi chiusa, testa ai ‘satanelli’ di Giovanni Stroppa. QUI le info per la prevendita, biglietti per i tifosi rossoverdi a 17.60 euro.

L’EX MINISTRO CÉCILE KYENGE IN TACKLE SU POCHESCI: «SALVATO DA VALJENT, UNICO STRANIERO IN SQUADRA»

Mauro Balata e Paolo Bedin (foto Lega B)

Mercoledì si inaugura sede, ‘brindisi’ closing Passando all’extracampo, c’è da segnalare che Ranucci inaugurerà mercoledì pomeriggio la nuova sede e, nella stessa circostanza, ‘ufficializzerà’ – in realtà lo ha già fatto la scorsa settimana in Comune nel post incontro con l’assessore Emilio Giacchetti – la definizione dell’acquisizione del pacchetto azionario totale dalla famiglia Longarini.

LNPB, IL 23 NOVEMBRE SI PROVA AD ELEGGERE IL PRESIDENTE, IL VICE E IL CONSIGLIO

La Lega ci prova, assemblea elettiva Giovedì 23 novembre ore 13, Milano. Ufficiale la data della prossima assemblea elettiva per tentare – c’è chi spinge per l’attuale commissario straordinario, Mauro Balata – di eleggere il successore di Andrea Abodi, il vice e il nuovo consiglio direttivo. Occhio a Ranucci.

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