Infortuni sul lavoro: piaga sempre aperta

Grave un operaio ad Umbertide dopo un incidente. Altro episodio alla ThyssenKrupp Ast di Terni. I sindacati accusano: «Avvertiti in ritardo»

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Ennesimo, gravissimo, incidente sul lavoro in Umbria. Un operaio di 31 anni di origine peruviana è stato schiacciato dal macchinario nel quale stava lavorando in un salumificio di Montecastelli, ad Umbertide.

Grave L’uomo ha  riportato gravi lesioni all’addome e al bacino. Soccorso dal 118, è stato trasportato al Santa Maria della Misericordia di Perugia, dove è stato ricoverato in prognosi riservata. Sul posto, carabinieri e personale Usl.

Terni Ad un mese esatto dal gravissimo infortunio occorso a Gianluca Menichino, che il 10 luglio era rimasto schiacciato da un rotolo di acciaio da oltre 20 tonnellate e che è ancora in pericolo di vita, i sindacati ternani denunciano un altro infortunio avvenuto all’interno delle acciaierie ternane. Ma la denuncia non si limita a questo. Perché il lavoratore, di una ditta esterna, sarebbe stato vittima di un incidente che si è verificato qualche giorno fa (la notizia è arrivata con ritardo anche ai sindacati) al reparto Lac e avrebbe riportato traumi giudicati guaribili in 20 giorni.

Protestano i sindacati «All’inizio del programma di manutenzioni estive – dicono i rappresentanti sindacali per la sicurezza di Ast – nonostante i buoni propositi annunciati dalla committente Acciai Speciali Terni nella riunione annuale svolta il 31 luglio 2017, siamo purtroppo ad evidenziare nostro malgrado il verificarsi di incidenti lavorativi nel corso delle prime attività svolte.
Riteniamo che per quanto possa essere importante la sensibilizzazione e i buoni propositi occorra da parte della committente e dei fornitori un atteggiamento diverso, orientato ad una programmazione più attenta delle attività, all’eliminazione delle interferenze e alla chiarezza dei ruoli, delle funzioni e delle responsabilità. Inoltre pensiamo che non sia sufficiente l’ormai rituale stanco della sensibilizzazione ad inizio fermata ma occorre un impegno costante nel corso di tutto l’anno con formazione adeguata accompagnata da corrette ed aggiornate pratiche operative».

Avvertiti in ritardo In questo contesto, insistono i sindacalisti, «dobbiamo mettere in evidenza come sia fondamentale anche la stabilità e la durata degli appalti che sicuramente permettono ai fornitori possibilità di investimenti anche sul le maestranze consentendo alle stesse acquisizione di competenze e professionalità utili ad una esperienza lavorativa che potrebbe ridurre al minimo gli incidenti. A fronte di quanto sopra detto rimaniamo , ancora una volta stupiti, dalle disattenzioni in primo luogo della committente, ma anche dei fornitori, che anche in questa occasione ha informato gli RLS in modo tardivo e superficiale con ancora oggi notizie non certe sull’accaduto. Dal nostro punto di vista questo è sintomo di disorganizzazione e di non controllo del processo lavorativo. E’ evidente che se non fosse questo la cosa sarebbe ancora più grave in quanto saremmo davanti ad una non informazione voluta che tende a non evidenziare le criticità presenti nel sito. Continuiamo ad auspicare un nuovo e diverso atteggiamento che faccia della trasparenza, della repentinità informativa e del confronto continuo con gli RLS il vero valore aggiunto su questi temi».

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