Terni, precarie Sec: nuovo sos insegnanti

Audizione per le cinque a rischio: «Se graduatoria non prorogata siamo fuori». La Bertocco: «Valutiamo vostra proposta, scontiamo lentezza macchina comunale»

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di S.F.

Un nuovo tête-à-tête con l’assessore al personale Sonia Bertocco per cercare di evitare quei problemi «di vita, dignità e diritti» legati alla possibile, mancata stabilizzazione nel ruolo ai nidi d’infanzia. Al quale si aggiunge la battaglia per i concorsi riguardanti le supplenze, sul quale è stata annunciato il «ricorso al Tar in settimana, c’è tempo fino a giovedì per presentarlo»: tempo di ulteriore chiarimento a palazzo Spada per le cinque insegnanti precarie dei servizi educativi comunali che, a gran voce, hanno richiesto alla giunta di muoversi e anche velocemente a causa dell’imminente scadenza della graduatoria per l’assunzione.

«NOI DA QUATTORDICI ANNI ATTIVE CON I SERVIZI COMUNALI, SIAMO A RISCHIO»

«Ci siamo fidate». Poi la doccia gelata: «Situazione precipitata»

Le cinque insegnanti

Le insegnanti – Barbara Sabatini, Paola Raggi, Valentina Angelici, Maricla Milli e Sandra Cascioli, è quest’ultima ad aver esposto lo scenario – avevano già consegnato lunedì scorso una lettera ai rappresentanti dei gruppi consiliari per denunciare la situazione. «Chiediamo la nostra stabilizzazione perché sono quattordici anni – le parole nella commissione congiunta, II° e III° – che lavoriamo per i servizi comunali. La situazione è precipitata rispetto all’incontro di due settimane fa con la Bertocco: ci aveva chiesto di attendere marzo per l’approvazione del bilancio riequilibrato da parte del ministero, poi tre giorni dopo abbiamo appreso che l’Interno non ha intenzione di prorogare la graduatoria che ci riguarda, ‘scade’ il 31 dicembre. Non è un problema solo nostro visto che martedì a Roma ci sarà una manifestazione che coinvolge 140 mila precari». Il pericolo? «Se entro questa data non si fa qualcosa perderemo la possibilità di essere stabilizzate a tempo indeterminato. Per noi è un lavoro e quindi un problema di vita, dignità e diritto. Ci siamo fidate dell’assessore».

SERVIZI EDUCATIVI: «RITIRATE QUEI BANDI»

Il piano: «Sostituzione graduale». Il bando

Bordoni, Bertocco e Masselli pre commissione congiunta

Le insegnanti – tramite il proprio legale, ci sono già stati contatti con il sindaco Leonardo Latini e l’assessore alla scuola Valeria Alessandrini – hanno già in mente la soluzione, ma senza l’assenso della giunta poco si fa: «Qualcuno si deve assumere le proprie responsabilità. Per noi ci sarebbe la possibilità di andare a sostituire gradualmente chi andrà in pensione e inoltre, al momento, ci sono due posti vacanti: sappiamo che c’è il dissesto finanziario e vari problemi, non vogliamo crearne altri. Ma ribadiamo che dal 1° gennaio ci saranno due pensionamenti, altrettanti nel periodo compreso tra giugno-settembre e un altro in conclusione di 2019. E non parliamo del 2020. Anche assumendo noi la questione non si risolverebbe, c’è un problema legato al personale». In supporto della Cascioli – il presidente della II° commissione consiliare Orlando Masselli chiede maggiore chiarezza sulle normative, verrà accontentato  – arriva la Sabatini: «Noi siamo idonee per aver fatto il concorso, ma se la graduatoria non viene prorogata siamo fuori. Tra l’altro siamo state escluse dalla nuova – si parla anche delle supplenze – ed è stato bypassato il patto sindacale. Da gennaio non potrò più lavorare nei nidi d’infanzia e per ora non ho nemmeno la disoccupazione. La situazione è questa. C’è una normativa – decreto legge 75 del 2017 – chiara: con diploma conseguito tra 2001 e 2002 non c’è necessità della laurea per l’insegnamento. Se si è idonei».

La ‘minaccia’ Tar: «Arriva in settimana». L’atto richiesto

Restando in tema bandi e supplenze, le insegnanti fanno ben presente che la strategia per far riconoscere i propri diritti è già delineata: «Avete in protocollo la diffida del nostro avvocato e in settimana arriverà il ricorso al Tar per bloccarli. Ci teniamo a sottolineare però che siamo qui per far finire le precarietà del personale, altrimenti l’alternativa non può che essere la chiusura dei nidi vista la situazione». La proposta per la Bertocco è già nota e viene messa ancora in evidenza: «Serve una delibera di giunta per dire, in sostanza, che saranno assunte cinque persone nel triennio 2019-2021. Poi ci sarà un bando per noi cinque e a quel punto, gradualmente, entreremo in sostituzione di chi va in pensione; è solo un espressione d’intenzione legata alle assunzioni, tutto qua. Sono anni – la replica al capogruppo della Lega Cristiano Ceccotti in merito alle azioni passate – che chiediamo ciò e avevamo parlato con l’ex assessore Piacenti D’Ubaldi: ci garantì la stabilizzazione, poi sappiamo tutti come è andata».

La Bertocco  in tackle sulla macchina comunale: «Scontiamo loro lentezza»

Sonia Bertocco

L’assessore al personale ascolta, prende appunti – si è vista in diverse circostanze con le cinque insegnanti – e risponde punto per punto: «La pianta organica – la premessa – è una difficile problematica che riguarda anche altre aree. Condivido le vostre osservazioni nel merito e nello spirito, noi ci siamo spinti fino a dove potevamo con il piano assunzioni e abbiamo bloccato le mobilità per un problema di competenze: tutto ciò per dire che non sono contro il personale, ma serve maggior efficacia». Si passa al tema specifico: «L’analisi non è stata completata e la domanda è una: questo personale è davvero necessario? Sto ancora attendendo la risposta dai tecnici, nel comtempo stiamo valutando la fattibilità della vostra proposta. Necessito del documento del dirigente. Purtroppo – sulle troppe settimane per avere un ‘sì’ o un ‘no’ – oggettivamente al momento non c’è capacità, la macchina del Comune non è efficiente. Appena avrò il nulla osta la porterò in giunta. Scontiamo la lentezza della macchina amministrativa, abbiamo cinque dirigenti su dodici, non riusciamo ad elaborare bene. E comunque la pianta organica si può modificare post approvazione del bilancio riequilibrato, non è un problema politico». Chiusura sui bandi per le supplenze: «La struttura tecnica afferma che i nuovi devono essere così». Al 31 dicembre mancano venti giorni.

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