Integrativo Ast, trattativa in salita

Terni, l’azienda sarebbe disposta a concedere poco più del premio di maggio. Sindacati: «Basta annunci, i lavoratori vogliono risposte»

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Le posizioni sono distanti. Da una parte l’azienda, disposta a mettere sul piatto una cifra leggermente superiore a quella concessa nell’accordo di maggio sul premio di produzione (circa un milione e 300 mila euro), dall’altra i sindacati, che invece continuano a chiedere uno sforzo economico, e non solo, maggiore. Trattativa dunque in salita, all’Ast, in merito alla piattaforma di secondo livello.

L’incontro

Luca Villa e Massimiliano Burelli, capo del personale e ad di Ast

La riunione plenaria – presenti sia le segreterie dei metalmeccanici che le rsu, mentre dall’altro lato la delegazione era capeggiata dal capo del personale, Luca Villa – si è svolta martedì, dopo le varie e specifiche sessioni di approfondimento che si sono tenute a dicembre. L’esito dell’incontro, stando ad una nota diffusa da Fim, Fiom, Uilm, Fismic, Ugl e Usb, non lascia spazio all’ottimismo, per ora. «Ad oggi dopo la sessione in plenaria – si legge -, siamo costretti ad esprimere un giudizio che non è positivo e che non va nella direzione da noi auspicata in merito all’idea che l’azienda ha esplicitato. Le risposte che abbiamo ricevuto, pur apprezzandone lo sforzo, sono state sui vari temi contraddittorie e non sufficienti per poter oggi iniziare ed approfondire una vera trattativa sui vari punti».

Le condizioni

Per questo è stato chiesto all’azienda «di rivedere la propria posizione e di aggiornare il tavolo, in tempi rapidi, nella logica di non disattendere gli impegni presi in questi ultimi mesi dove tutti abbiamo condiviso che il 2019 doveva essere l’anno di rilancio per quanto riguarda la contrattazione di secondo livello». Rilancio che per i sindacati equivale ad un contratto che non solo deve essere applicato in tutto il sito, ma che comprenda «sia la parte normativa, sia la parte salariale per dare risposte alle attese dei lavoratori e per rispondere in maniera coerente ai sacrifici fatti in questi anni». «Gli aumenti salariali, il miglioramento delle condizioni di lavoro, ambiente e sicurezza, formazione, gli sviluppi professionali, l’estensione dei diritti collettivi e individuali – continua la nota – sono le questioni che principalmente abbiamo presentato nella nostra piattaforma rivendicativa».

La parola ai lavoratori

Ora l’esito di questo incontro, così come le altre questioni che rimangono aperte in azienda, sarà al centro delle assemblee in programma in fabbrica tra martedì e giovedì sera. «Saranno il momento – concludono sindacati – per approfondire insieme ai lavoratori i temi fino ad oggi discussi sia inerenti alla contrattazione di secondo livello sia le tematiche inerenti al piano industriale che ribadiamo debba essere di consolidamento e sviluppo e non di ridimensionamento come l’azienda ha intenzione di fare».

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