Intervento innovativo a Città di Castello

Per la prima volta nel nosocomio tifernate della Usl Umbria 1 è stato impiantato un defibrillatore sottocutaneo ad un 30enne

Condividi questo articolo su

L’equipe di cardiologia-Utic dell’ospedale di Città di Castello, per la prima volta nella Usl Umbria 1, ha impiantato un defibrillatore sottocutaneo in un paziente di circa 30 anni che è stato dimesso dopo 2 giorni. Il defibrillatore sottocutaneo è un dispositivo che effettua un monitoraggio continuo del ritmo cardiaco, 24 ore al giorno, e se rileva una grave irregolarità del ritmo cardiaco, la corregge inviando una scossa elettrica al cuore; la sua peculiarità è che, contrariamente ai comuni defibrillatori, non necessita di cateteri, i quali vengono fatti passare attraverso le vene e poi ancorati alla parete interna del cuore, per cui l’impianto viene eseguito totalmente sottocute.

Traguardo «L’impianto del defibrillatore sottocutaneo – precisa Adriano Murrone, direttore della struttura di cardiologia-Utic dell’ospedale di Città di Castello – non è una semplice alternativa al defibrillatore tradizionale, ma ha specifiche indicazioni; per esempio, è prioritariamente indicato in pazienti giovani che non hanno bisogno di terapia antibradicardica ed è compatibile con uno stile di vita attivo». In generale il dispositivo consente di praticare una normale attività fisica ma con l’esclusione degli sport da contatto che implicano la possibilità di cadute o traumi. «Un nuovo traguardo dell’Azienda nell’ottica del miglioramento della qualità delle cure», ha commentato con soddisfazione il direttore generale Andrea Casciari, unendosi ai ringraziamenti espressi dal dottor Adriano Murrone, nei confronti del dottor Federico Fedeli, medico con grande esperienza nel campo dell’elettrofisiologia che ha effettuato l’impianto, e di tutto il personale della cardiologia.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli