Italianità Ternana: «Troppa importanza»

Stefano Bandecchi decide di intervenire sul ‘blocco’ degli stranieri, parlando già di Unicusano Ternana: «Terni può essere città leader nel calcio». ‘Esodo’ da Fondi in arrivo

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di S.F.

«Fondi come l’Athletic Bilbao». Parole di un mese fa di Stefano Bandecchi, quando esisteva – in realtà c’è ancora in diversi canali, come ad esempio nel portale ufficiale della società in attesa dei vari passaggi e cambiamenti – l’Unicusano Fondi: calciatori esclusivamente di nazionalità italiana «in difesa del calcio nostrano e non per razzismo», ha tenuto a sottolineare il futuro presidente di via Aleardi Stefano Ranucci durante la presentazione di giovedì. Paletto posto, per la piazza e per il mercato: in tal senso è già pronto il l’esodo’ di giocatori protagonisti nel club laziale nella stagione appena conclusa, italiani ovviamente. Per il centrocampo pronto a unirsi alla causa rossoverde Andrea Paolucci, proveniente dal Cittadella. In dirittura d’arrivo la scelta del preparatore dei portieri, un ex rossoverde. L’imprenditore livornese decide di intervenire per chiarire la questione relativa a una squadra tutta italica, con tanto di ironia sui perugini.

Stefano Bandecchi

RANUCCI E IL PROGETTO UNICUSANO: «CALCIO COME VEICOLO DI PROMOZIONE PER L’UNIVERSITA’ E LA RICERCA»

La puntualizzazione e la battuta sui perugini A proposito dell’aspetto legato alla Ternana tricolore, nel pomeriggio di venerdì è intervenuto a Radio Cusano Campus Stefano Bandecchi: «Abbiamo un settore giovanile – spicca su tutti Gabriel Sandu -, che fa giocare ragazzi di origine straniera, che vivono a Terni, pensano e parlano ternano. Se dimostreranno semplicemente di essere dei bravi calciatori indosseranno la maglia rossoverde: ora però basta con questa storia a cui si sta dando anche troppa importanza. La voglio chiudere con una battuta, e sottolineo quattro volte che è solo una battuta: dopo una attenta analisi sull’uso della parola stranieri a Terni, ho deciso di inserire tra gli stranieri anche i perugini». Un Bandecchi che, giusto per ribadire il concetto sul cambio denominazione, in premessa parla da ‘patron’ di Unicusano Ternana.

I tifosi della ‘Est-Viciani’

La tifoseria e Terni Parole anche per i supporter: «Noi siamo – ha commentato – una delle massime espressioni dal punto di vista accademico in Italia, insieme a Terni possiamo fare grandi cose. Terni può diventare una città leader nel calcio in Italia, ne sono ancora più convinto dopo essere rimasto favorevolmnte colpito dal grande affetto e dalla passione della tifoseria espressa nel giorno della presentazione ufficiale. Una tifoseria, quella delle Fere, che soprattutto nei momenti decisivi ha affollato il Liberati anche con 11 mila presenze, questo significa che almeno altri 30 mila erano in fibrillazione a casa. Terni è la 41° città per densità di popolazione in Italia. Siamo in tanti e tutti legati da obiettivi importanti; come ho detto a tutti i miei collaboratori d’ora in avanti non avremo alcun motivo per abbondonare Terni, se lo faremo significherà che abbandoneremo il mondo del calcio»

Martin Valjent (foto Mirimao)

Cessione Valjent, posizione scomoda Nato a Dubnica nad Váhom, Slovacchia. E dunque il 21enne – giovedì 3-0 alla Svezia (Valjent in panchina) e secondo posto definitivo nel gruppo dietro l’Inghilterra, buone possibilità di concludere come migliore seconda con qualificazione in semifinale nell’europeo in corso di svolgimento in Polonia – centrale difensivo entra giocoforza in lista d’uscita: non ci sono in essere contatti concreti e decisi, anche perché la Ternana a questo punto è in una posizione scomoda. Al di là della perdita a livello calcistico, via Aleardi sarà costretta a piazzare un giocatore in scadenza e con gli acquirenti ben consapevoli della politica societaria tutta tricolore: farci un buon ‘gruzzolo’ sarà abbastanza complicato. Lavoro per il ds Luca Evangelisti, in rientro da Milano dopo la trasferta lombarda per verificare alcune situazioni di mercato. Tra le quali c’è il classe ’98 Simone Franchini, di proprietà del Sassuolo.

CESSIONE QUOTE TERNANA, RIVENDICAZIONI POLITICHE

Stefano Ranucci

Il ‘travaso dal Fondi’, poker in arrivo. C’è Paolucci Altra giornata tour per Ranucci per conoscere più a fondo il ‘Liberati’ e l’ambiente rossoverde. Il manager romano ha confermato che più giocatori dell’Unicusano Fondi 2016-2017 saranno protagonisti a Terni in serie B: «Giusto che sia così dopo il buon lavoro dello scorso anno», ha spiegato. Sfumato Elia Calderini, neo attaccante del Foggia, Sandro Pochesci ritroverà – salvo complicazioni dell’ultimo momento – almeno cinque giocatori che ha allenato in terra laziale: Filippo Tiscione, Ivan Varone, Andrea Signorini, Luca Giannone e Diego Albadoro. Tutti ‘over’ destinati a restare in pianta stabile, poi alcuni giovani che – più che probabile – saranno girati altrove. L’obiettivo immediato è partire per Norcia con un numero non esiguo di giocatori, evitando di ripetere gli scenari degli anni scorsi (alcuni tifosi lo hanno ricordato a Ranucci durante la conferenza di giovedì). Nel frattempo Simone Palombi è stato controriscattato dalla Lazio, come l’entourage del giocatore aveva anticipato: la punta di Tivoli andrà in ritiro con i biancocelesti, per la Ternana una sorta di ‘premio di valorizzazione’. Per il centrocampo invece – riporta gianlucadimarzio.com – è in via di perfezionamento l’acquisto del mediano classe ’86 Andrea Paolucci, oltre 100 presenze ufficiali nel Cittadella dal 2012: per lui un’offerta di contratto triennale.

Ex ‘Fera’ in arrivo Staff tecnico pronto, dirigenza idem. Ma mancano ancora diverse pedine nello scacchiere rossoverde di Unicusano: un direttore generale – Ranucci ha annunciato che sarà il presidente una volta risolti i tecnicismi del caso -, il preparatore dei portieri e, tra le figure di rilievo, il responsabile del settore giovanile e il tecnico della ‘Primavera’. In dirittura d’arrivo la trattativa per colui che allenerà gli estremi difensori delle ‘Fere’: a prendere il posto di Marco Bonaiuti dovrebbe essere un romano con esperienza pregressa in Ternana. Paolo Pochesci resta in pole per guidare la nuova ‘academy’ di via Aleardi, più incerte le restanti posizioni.

«Ternana? No contatti diretti» A tal proposito Gianni Lovato, ex direttore generale dell’Ascoli, smentisce di aver parlato con Unicusano per far parte della dirigenza: «Contatti diretti non ne ho avuti, ma un intermediario mi ha avvicinato dicendomi che ci sarebbe questa eventualità. Al momento – chiarisce – non è una cosa concreta, mi è stata solo prospettata questa chance». Capitolo Lorenzo Di Livio, ormai ex Ternana colpito dall’atto di deferimento della Procura nazionale antidoping lo scorso 13 giugno: udienza per il procedimento disciplinare – prima sezione del Tna – fissata per lunedì 17 luglio.

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