La Basilica rinascerà dove è sempre stata

Norcia, luogo e aspetto originari, materiali e tecniche all’avanguardia per preservarla da altre scosse. Ma per le macerie ci vorranno almeno otto mesi

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Non si sa quando, ma almeno si sa dove e come sarà ricostruita la Basilica di San Benedetto a Norcia, distrutta dalla scossa del 30 ottobre 2016: resterà lì dove è sempre stata e sarà come tutti la ricordano, ma i materiali e le tecniche di costruzione saranno all’avanguardia, per preservarla da futuri terremoti. A stabilirlo le linee di indirizzo individuate dalla commissione ministeriale presieduta dal professor Antonio Paolucci.

Concorso internazionale

Non solo le immagini e gli studi, ma anche le migliaia di reperti che sono stati recuperati e gli altri che saranno recuperati nei prossimi mesi (la rimozione dei detriti andrà avanti almeno fino all’estate del 2019) serviranno appunto a comporre la traccia sulla quale si dovrà procedere per la ricostruzione della Basilica, che sarà effettuata a seguito di un concorso internazionale le cui linee guida però sono state già rese note. E il punto decisivo, su cui c’era stata anche una raccolta firme nei mesi scorsi da parte dei comitati locali, è appunto la continuità rispetto al passato: a lavori ultimati, la piazza principale di Norcia avrà lo stesso aspetto che aveva prima dello sciame sismico. 

Volto antico, anima nuova

«La Basilica avrà un volto antico e un anima nuova. Quello che abbiamo chiesto e auspicato sin dall’inizio, è stato confermato. Riavremo la nostra piazza di rinomata e apprezzata bellezza in tutto il mondo», ha dichiarato il sindaco di Norcia Nicola Alemanno. Mentre la soprintendente alle Belle arti dell’Umbria Marica Mercalli ha spiegato: «La Basilica di Norcia verrà ricostruita sulla fisionomia originaria e quindi l’aspetto sarà esattamente così come era prima del terremoto, ci sarà invece molta modernità per quanto riguarda le tecniche di costruzione e consolidamento delle strutture, in modo da garantire la massima stabilità dell’edificio».

Incontro a Foligno

Nei giorni scorsi a Foligno si è svolta una riunione a cui hanno preso parte il sindaco Nicola Alemanno, gli assessori Giuseppina Perla e Giuliano Boccanera, insieme a funzionari del Comune di Norcia con l’architetto Filippo Battoni, dirigente del servizio opere pubbliche e beni culturali dell’ufficio speciale ricostruzione, il dirigente del dipartimento Borislav Vujovic, la sovrintendente Marica Mercalli e il sovrintendente speciale alle aree colpite dal sisma nominato dal Mibac, Paolo Iannelli. Si è parlato di San Benedetto ma anche di Santa Rita, per cui è stato definito un piano di completamento della messa in sicurezza dando seguito al progetto che il Comune aveva presentato per la rimozione delle macerie dell’edificio.

Le macerie

Saranno inoltre rimosse le macerie sul retro della chiesa di Santa Scolastica (canonica interna al cimitero) così come quelle della ex stazione ferroviaria, di proprietà del demanio. Si procederà poi alla completa demolizione del fabbricato in via Circonvallazione a tutela degli importanti resti di un criptoportico romano. La semplificazione e la ricostruzione sono al centro di ogni tematica. A tal fine comune, soprintendenza e ufficio speciale per la ricostruzione, hanno avviato la predisposizione di un vademecum per i tecnici, ricompreso nel nuovo regolamento per l’arredo urbano della città che verrà consegnato al Comune entro fine anno. 

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